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Borsa, battaglia per Oslo: il Nasdaq supera l’offerta Euronext

Il gruppo americano ha lanciato un’Opa amichevole, mettendo sul piatto in tutto 770 milioni di dollari per aggiudicarsi la Borsa norvegese – Superata di una cinquantina di milioni l’offerta della società che gestisce le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona

Borsa, battaglia per Oslo: il Nasdaq supera l’offerta Euronext

Fra le battaglie finanziarie in corso sul pianeta, ce n’è una transatlantica che riguarda la Norvegia. È quella per la Borsa di Oslo, contesa fra Stati Uniti ed Europa: da una parte il Nasdaq americano, dall’altra Euronext, il gruppo che gestisce le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona.

Mercoledì l’asta si è infiammata con un nuovo rialzo arrivato dagli Usa. Il Nasdaq ha lanciato infatti un’Opa amichevole, mettendo sul piatto in tutto 770 milioni di dollari, pari a 673 milioni di euro. In questo modo, gli americani hanno superato la proposta europea di circa 50 milioni.

“L’offerta pubblica del Nasdaq – riferisce una nota del colosso finanziario Usa – ha già ricevuto il sì irrevocabile del 35,11% degli azionisti della Borsa di Oslo, nonché il via libera unanime del Cda del listino norvegese”.

Lo stesso Consiglio d’amministrazione della Borsa di Oslo ha fatto sapere di considerare l’offerta Nasdaq “la migliore alternativa per tutte le parti interessate (…) e quindi all’unanimità raccomanda che gli azionisti di Oslo Bors VPS accettino l’offerta e non accettino l’offerta di acquistare le azioni di Oslo Bors VPS realizzato da Euronext”.

A dicembre, Euronext aveva lanciato un’offerta pubblica di 625 milioni di euro, aggiungendo che se l’accordo fosse andato a buon fine, la posizione leader di Oslo nei derivati del pesce, nei servizi petroliferi e nel trasporto marittimo avrebbe rafforzato “la posizione di Euronext quale principale infrastruttura di mercato per il finanziamento dell’economia reale in Europa”. Euronext aveva inoltre dichiarato di aver ricevuto adesioni da oltre il 50 per cento degli azionisti per la sua offerta.

In ogni caso, qualsiasi acquisizione di oltre il 10 percento della borsa di Oslo richiede l’approvazione delle autorità norvegesi.

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