Condividi

Borsa, banche tedesche e Brexit sostengono gli acquisti

I colloqui per la fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank spinge i listini che guardano anche alle mosse di Londra – A Milano brilla Unicredit, in rialzo anche Intesa e Ubi – Bene Ferragamo – Tonfo di Cerved e Banca Ifis

Borsa, banche tedesche e Brexit sostengono gli acquisti

Frena la produzione industriale tedesca (-0,8% a gennaio), ma i nuovi segnali di crisi non impediscono una partenza positiva dei listini europei. Piazza Affari avanza dello 0,3% sotto quota 20.600.  Incrementi analoghi a Francoforte e Parigi, Madrid +0,10%.

In sensibile rialzo Londra +0,60%, avanti in avvio di un punto percentuale in attesa di giorni cruciali per la Brexit, un incremento inversamente proporzionale al calo della sterlina, scivolato sotto la barriera di 1,30 sul dollaro nell’ottavo giorno consecutivo di ribasso, la serie negativa più lunga degli ultimi dieci mesi.  Il primo ministro britannico Theresa May cambierà probabilmente lo status del voto parlamentare previsto domani, ha appena rivelato l’editor del Sun Tom Newton in un tweet: “Il primo ministro – si legge – si sta incontrando con i suoi a Downing Street per trovare una via di uscita”. Secondo un report di Unicredit, se May dovesse riportare una sconfitta contenuta, per esempio di una sessantina di voti, “questo scenario accrescerà le probabilità di una Brexit ordinata”.

Lieve calo del Btp alla vigilia delle aste: il rendimento del decennale sale a 2,55% da 2,51% di venerdì. Lo spread si attesta a 248 punti contro 244.

Il petrolio Brent è scambiato a 66,4 dollari il barile, in rialzo dello 0,9%. Vivace Saipem +1,6% in attesa dei conti.

Da segnalare nel listino di Parigi Airbus +0,5% a fronte del calo nel preborsa di Boeing -9% sul mercato Usa dopo il disastro aereo in Etiopia. Il future del Dow Jones perde lo 0,5%, mentre il future del Nasdaq guadagna lo 0,3%.

Poco mossa Stm: -0,03%; Nvidia ha annunciato l’acquisizione in contante di Mellanox Technologies per 6,9 miliardi di dollari, pari a 125 dollari per azioni, il 14% sopra il prezzo di chiusura di venerdì.

Nelle Borse europee tiene però banco soprattutto la fusione tra Commerzbank e Deutsche Bank che appare ormai più che possibile: le due società hanno giò avviato il negoziato sull’integrazione che dovrebbe comportare, secondo gli analisti, il taglio di 30 mila posti. L’indice EuroStoxx del settore guadagna l’1,2%: Deutsche Bank +3%, Commerzbank + 4%.

A Piazza Affari trae beneficio dal possibile merger Unicredit +2,1% a 11,44 euro su forti volumi. In terreno positivo anche Intesa Sanpaolo (+0,9%) e Ubi (+1,5%).

Tim-0,2%. Poco mossa dopo la comunicazione alla Sec di Cassa Depositi e Prestiti che segnala l’aumento della quota all’ l’8,7% del capitale. Stamattina il fondo Elliott, socio con poco meno del 10% del capitale, invita gli azionisti a sostenerlo nella prossima assemblea del 29 marzo.

Alla vigilia del cda sui conti avanza Leonardo +0,3%, che ha comunicato di aver ricevuto alcuni ordini per l’acquisto di elicotteri in Giappone, Messico e in Ecuador per un totale di 150 milioni di euro. Nei giorni scorsi la società, ad Atlanta (Usa), ha partecipato a Heli-Expo, il più grande salone elicotteristico al mondo, un segmento che è stato colpito da un profit warning due anni fa ma che ora è in fase di rilancio.

Brillante Salvatore Ferragamo +1,5%%, frena Atlantia -1,4%.

In forte ribasso fuori dal paniere principale:

Cerved -12,3%. Il fondo Advent, fattosi avanti nei giorni scorsi in vista della presentazione di un’offerta, ha rinunciato al progetto: il titolo è troppo caro.


Banca Ifis 
-13,5%.  L’azionista di controllo, la holding La Scogliera, ha tolto la fiducia all’amministratore delegato Giovanni Bossi, il suo nome non sarà nella lista dei candidati al nuovo consiglio di amministrazione. Il nome del nuovo amministratore delegato dovrebbe essere comunicato stasera. La Scogliera ha detto di non avere intenzione di fondersi con la società.

Commenta