In una Piazza Affari debole, con il Ftse Mib che ha aperto appena sotto la parità (-0,1%), spicca il rialzo delle banche popolari, fra i migliori titoli: Banca Pop Emilia Romagna (+2,8%, a 8,265 euro), Banca Pop Milano (+2,09%, a 0,979 euro) e Banco Popolare (+1,6%, a 14,72 euro) sono in avvio di seduta i tre titoli migliori del principale listino italiano. Bene anche Ubi Banca (+0,9, a 7,27 euro) e la Banca popolare di Sondrio (+0,4%, a 4,272 euro).
Gli acquisti arrivano all’indomani della conversione in legge del decreto sulle banche, che contiene la rivoluzione delle popolari. Il Governo aveva posto la fiducia sul provvedimento, approvato dal Senato con 155 voti favorevoli, 92 contrari e nessun astenuto.
Il testo stabilisce che gli istituti di credito con attivi superiori a 8 miliardi di euro dovranno diventare società per azioni e rinunciare al voto capitario (il principio “una testa, un voto”, a prescindere dalla rilevanza delle quote nel capitale). L’articolo 1 prevede che la trasformazione in spa debba avvenire entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni attuative di Bankitalia, ancora da definire.
Il testo uscito da Montecitorio prevede un regime transitorio: le assemblee chiamate a deliberare la trasformazione in spa potranno introdurre, con una maggioranza inferiore a quella ora prevista dal codice civile, un tetto al 5% dei diritti di voto per al massimo 24 mesi.
Le banche coinvolte sono Ubi, Banco Popolare, Popolare Milano, Popolare dell’Emilia Romagna, Popolare Vicenza, Veneto Banca, Popolare Etruria, Credito Valtellinese, Popolare di Sondrio e Popolare di Bari.