L’effetto stress test fa bene a Piazza Affari, che inizia la settimana arrivando a guadagnare l’1,6% in apertura, sostenuta dai titoli bancari, molti dei quali hanno faticato a fare prezzo. Nei minuti successivi, tuttavia, la corsa ha perso slancio e a metà mattina il Ftse Mib ha ridotto i guadagni allo 0,5%.
Sotto i riflettori ci sono in particolare Mps e Unicredit. Malgrado la bocciatura agli esami Eba, il mercato dimostra di apprezzare il piano di rilancio varato nel fine settimana dalla Banca senese, che stamane in Borsa è arrivata a guadagnare il 9%, per poi ritracciare a +6% dopo un passaggio in asta di volatilità. Il titolo Montepaschi resta comunque il più comprato sul listino milanese.
Di tutt’altro segno la seduta di Unicredit, che, dopo un avvio positivo, ha invertito bruscamente la rotta, arrivando a perdere il 5% (anche in questo caso passando per una sospensione, ma di segno opposto rispetto a quella di Mps).
Positiva invece la risposta ottenuta dagli altri istituti nella prima seduta dopo gli stress test. Gli acquisti si concentrano in particolare sulle popolari (Banco Pop +4%, secondo miglior titolo del listino, Bpm +1,9%, Ubi +0,9%) e su Intesa, che con il suo +1% fa meglio del Ftse Mib. Bene anche Mediobanca (+1,7%).