L’anno bisestile non ha portato fortuna al mese di febbraio in Borsa: nel mese più corto dell’anno, che nel 2016 è però da 29 giorni, l’indice Ftse Mib, il paniere principale di Piazza Affari, è sceso dai quasi 19.000 punti dell’1 febbraio ai 17.500 scarsi di oggi. Considerando il periodo che comprende i primi due mesi dell’anno, l’indice ha perso ancora di più: partiva dai quasi 21.000 punti registrati nella prima settimana di gennaio.
Ma quali sono stati, a febbraio, i migliori e i peggiori di tutta Piazza Affari? Nella consueta top-10 pubblicata sul sito di Borsa Italiana, emerge che il re di questo mese segnato dalla volatilità è Banca Intermobiliare, che arriva oggi a sfiorare i 2 euro per azione dopo aver guadagnato il 38,31% nelle ultime settimane. Al secondo posto si piazza Immsi, la finanziaria presieduta da Roberto Colaninno che segna il +22,13% a 0,42. Sul terzo gradino del podio Acotel Group: una società con sede a Roma, che opera nei mercati delle telecomunicazioni mobili e che nelle ultime settimane è stata in grado di registrare una performance analoga a quella di Immsi (+22,09% a 8,60 euro per azione).
Completano la classifica delle migliori dieci Olidata, Conafi Prestito, Bolzoni, Gruppo Be, Alerion Cleanpower, Aeroporto Guglielmo Marconi Di Bologna, Engineering, tutte con un rialzo in doppia cifra, compreso tra il 20 e il 12%.
Nel gruppo delle peggiori ci sono invece anche società del Ftse Mib, note alle cronache finanziarie per i loro recenti ribassi: spiccano il terzo posto di Saipem (-32,62% a 0,3827 euro per azione) e il settimo di Banca Mps (-26,1% a 0,4906 euro). Le peggiori sono comunque Cti Biopharma e Prelios: -49 e -44% per loro. Le altre cenerentole sono: Gruppo Waste Italia, Banca Carige, Brioschi, Fullsix, Isagro e Credito Valtellinese, con perdite comprese tra il 31 e il 22%.