Continua il recupero dei listini sotto la spinta dei segnali di intesa sul fronte dei dazi tra Cina e gli Usa. Un portavoce cinese ha preannunciato una dichiarazione per il pomeriggio: non c’è ancora un accordo globale, ma si spera in progressi su agricoltura e proprietà intellettuale A Piazza Affari l’indice sale dell’1,3% circa attorno a quota 19.250 punti davanti a Parigi +1,15% e Francoforte su di un punto percentuale. Poco mossa Madrid +0,1%. Londra sale dello 0,8% circa.
Sotto i riflettori Fiat Chrysler +3,73% a 13,8 euro. Due le ragioni dei un boom: s’avvicina, innanzitutto, l’accordo con il Dipartimento di Giustizia Usa, il soggetto che accusa la società di aver utilizzato un software illegale per consentire a 104.000 veicoli diesel di superare i limiti sulle emissioni di ossidi di azoto. La transazione sarebbe nell’ordine dei 700 milioni di euro, cioè la cifra che il gruppo ha accantonato per coprire questa eventuale uscita.
Inoltre, la Cina ha anticipato che intende agevolare e sostenere l’acquisto dell’automobile privata nel Paese, lo ha detto il vicepresidente della Commissione Nazionale della Commissione per le Riforme, Zhang Yong, in una dichiarazione alla televisione di Stato, CCTV. Salgono Pirelli +2,5%. Brembo +4,6%. Avanzano anche Cnh Industrial +1,3% e Ferrari +3,7%. Tra gli industriali in evidenza anche Leonardo +2,5%.
Rallenta il rendimento del Btp decennale al 2,97% di rendimento, da 2,96% di ieri. Bund a 0,28%. Lo spread si allarga a 268 punti base. Venerdì a Borsa chiusa ci sarà l’aggiornamento sul rating sovrano italiano da parte dell’agenzia canadese Dbrs. La valutazione precedente risale al 18 luglio, quando l’agenzia ha confermato il proprio giudizio BBB (high) sul lungo termine, outlook stabile.
L’agenzia di rating Fitch è rimasta positivamente sorpresa dai recenti sviluppi in Italia. A dirlo è il responsabile globale dei rating sovrani James McCormack. Fitch a fine agosto aveva pubblicato un warning su un possibile downgrade. Ma “le cose negli ultimi mesi si sono sviluppate un po’ meglio di come ci aspettavamo”, ha spiegato l’analista McCormack.
La stessa Fitch ricorda che, in caso di taglio del rating sovrano dell’Italia, arriverebbe poi a cascata il declassamento dei singoli istituti. In salita stamane Intesa +0,15%, Mediobanca +0,4%, Ubi Banca +0,12%. Unicredit +1,3%, su quest’ultima, Morgan Stanley taglia il target price a 15,70 euro.
Tra i finanziari spicca il rialzo di DoBank +6%: Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a Buy da Hold. Il target price è stato portato a 12,3 euro da 11 euro.
Anima Holding +5,1% all’indomani dell’annuncio dell’avvio, oggi, del programma di acquisto di azioni proprie al servizio di piani di incentivazione e di eventuali operazioni straordinarie. Il petrolio Brent è arrivato ieri al settimo giorno consecutivo di rialzo, stamattina sale ancora dell’1,5% a 59,5 dollari. Eni +1%. Berenberg alza il giudizio a Buy dal precedente Hold. Saipem +2,5%.
Debole Telecom Italia -1,86% che soffre le condizioni del bond non preferred senior lanciato ieri. Banca Imi sottolinea che lo spread implicito è più alto rispetto ai 226 punti base dell’emissione di giugno 2018, a riflettere un contesto di tassi di interesse in aumento e il rischio paese.
Sotto pressione Fincantieri -3% dopo che si è complicato l’iter autorizzativo per l’acquisizione di Stx France. La Commissione europea ha infatti accolto la domanda presentata da Francia e Germania alla luce del regolamento sulle concentrazioni. La società ha siglato un contratto con Norwegian Cruise Line per la costruzione di due navi a marchio Oceania Cruises.
Vola Astaldi +7,6% che ha ufficializzato il via libera del tribunale di Roma ad un finanziamento da 75 milioni di euro da parte di Fortress. In rally anche Safilo +6% che festeggia un nuovo accordo di licenza con Levi’s.