Accelera la caduta della Borsa di Atene, che a metà pomeriggio arriva a lasciare sul terreno oltre cinque punti percentuali. Le vendite si sono intensificate dopo l’ufficializzazione della nomina di Yanis Varoufakis a ministro delle Finanze nel nuovo governo greco guidato da Alexis Tsipras. Economista e fiero oppositore “dell’odioso debito”, Varoufakis si è fatto portavoce negli ultimi mesi del fronte anti-austerità. Adesso toccherà a lui negoziare la revisione degli accordi con la Troika, costituita da Commissione europea, Bce e Fondo monetario internazionale.
“Distruggeremo le basi su cui hanno costruito, decennio dopo decennio, un sistema che succhia l’energia e il potere economico da ogni altro membro della società”, ha detto il neo-ministro in una recente intervista a una tv britannica.
Secondo Varoufakis, le politiche di austerità varate fin qui dall’Eurozona sono “waterboarding fiscale” che rischia di trasformare l’Europa in “un riformatorio vittoriano”. Tuttavia, pur ritenendo un errore l’ingresso di Atene nell’euro, Varoufakis non ritiene che oggi la Grecia debba uscire dall’unione monetaria, ma sostiene che l’Europa debba cambiare radicalmente il suo approccio alla crisi.
“Come ministro delle Finanze – ha detto oggi –, posso assicurarvi che non andrò all’Eurogruppo cercando una soluzione che sia buona solo per il contribuente greco e cattiva per l’irlandese, lo slovacco, il tedesco, il francese e l’italiano”.
Varoufakis è stato consigliere di George Papandreou e oggi insegna Economia alla Lyndon Johnson University di Austin, in Texas. E’ autore di volumi sulla crisi finanziaria e sulla teoria dei giochi.