L’indice regionale Msci Asia Pacific è poco variato in chiusura dei mercati asiatici. É risalito dopo essere sceso dello 0,6%, nella convinzione che la correzione di ieri sia stata sufficiente. I mercati hanno bisogno di digerire gli alti livelli raggiunti con il rally delle settimane scorse. Intanto si avvicina il momento della nomina del nuovo governatore della Banca del Giappone, ed emerge il ruolo di un ‘gruppo di cervelli’, un ‘brain trust’ di professori “reflazionisti” che fanno da consiglieri al primo ministro Shinzo Abe nel suo audace teantativo di stroncare le deflazione che da anni attanaglia l’economia giapponese.
In campo valutario lo yen è poco variato (93,3) e l’euro è ulteriormente sceso (1,321) a fronte di un dollaro generalmente più forte. I futures dei mercati azionari a Wall Street e a Londra segnalano un rimbalzo (+0,3 – +0,5%) mentre il petrolio si è ancora indebolito: il WTI è a 93,1 e il Brent sotto i 114 $/b. L’oro si è leggemente ripreso dopo le forti cadute dei gioni scorsi e quota 1586 $/oncia.