Dopo i buoni dati Usa, i mercati in Asia riprendono a salire – oro ancora debole
A Shanghai la borsa cinese si avvia al sesto guadagno settimanale, la serie più lunga dal 2012. Tokyo, malgrado la conferma di uno yen debole a 103,8 contro dollaro e malgrado una risalita dell’indice PMI, perde leggermente. L’ennesimo record storico dello S&P500, che vede ormai nel mirino quota 2mila, incoraggia la tenuta dei mercati asiatici: l’indice regionale MSCI Asia Pacific sta salendo a metà giornata dello 0,2%, assicurando una seconda settimana di progressi.
I dati Usa ieri sono stati uniformemente positivi: sia l’indice PMI Markit che l’indice di Philadelphia sono saliti, le vendite di case esistenti sono balzate in alto a luglio e nello stesso mese l’indice anticipatore del Conference Board è salito dello 0,9%, facendo presagire un rafforzamento della crescita.
In campo valutario, oltre alla tenuta dello yen su bassi livelli, è da registrare un leggero rafforzamento dell’euro, salito a 1,329 contro dollaro. Forte regresso del petrolio: il WTI scende a 93,7 $/b; il Brent rimane sui 102,5 e il differenziale si allarga di molto. Ulteriore sgretolamento dell’oro, che quota 1279 $/oncia. Di poco positivi i futures su Londra e new York.
http://www.bloomberg.com/news/2014-08-22/asian-stocks-advance-extending-weekly-gain-on-u-s-data.html
http://www.bloomberg.com/news/2014-08-22/china-stock-futures-rise-as-shanghai-index-heads-for-weekly-gain.html