Borse europee sotto la parità in attesa della pubblicazione, prevista per le 17 e 30 (ora italiana), delle 86 pagine della “fase uno” dell’accordo tra Cina e Usa. Il segretario del Tesoro americano Steven Mnuchin ha detto che gli Stati Uniti manterranno le tariffe sulle merci cinesi fino al completamento della seconda fase dell’accordo commerciale Usa-Cina. A partire da novembre, gli Stati Uniti e la Cina si incontreranno per valutare eventuali, parziali, riduzioni delle tariffe sulle merci cinesi.
Le Borse, in parte deluse, procedono in rosso. Piazza Affari, la più debole, perde lo 0,38% davanti a Madrid -0,44%. Assai più limitate le perdite di Parigi -0,07% e Francoforte -0,11%. Londra sale dello 0,11% sotto la pressione del calo della sterlina a 0,856 sull’euro, anche per effetto dei dati sull’inflazione in Gran Bretagna. In dicembre, i prezzi al consumo sono saliti dell’1,4% anno su anno, dal +1,7% di novembre, contro il +1,7% atteso dagli economisti. Il mese scorso, l’inflazione base nel Regno Unito tocca i minimi degli ultimi tre anni.
Sul fronte macro un’altra notizia frena oggi la corsa dei mercati: la Germania è cresciuta dello 0,6% nel 2019, il livello più basso dal 2013. Nel 2018 l’aumento era stato pari all’1,5%. Risposta boom del mercato al nuovo Btp a 30 anni. Gli ordini hanno superato alle 12 i 44 miliardi. La guidance del rendimento è stata rivista in area 7 punti base dal precedente 9 punti sul Btp settembre 2049. L’operazione è stata affidata a Barclays, Bnp Paribas, Citigroup, Crédit Agricole e Mps Capital Services.
Il decennale tratta a 1,37%, lo spread è a 161,5 punti. L’emissione va ad aggiungersi a una ricca serie di operazioni “via sindacato” che hanno visto protagonisti nei primi giorni dell’anno una serie di Paesi europei che hanno approfittato di condizioni giudicate favorevoli dagli emittenti: Irlanda, Portogallo, Spagna, Cipro. Il decennale spagnolo ha ricevuto ordini monstre superiori ai 53 miliardi di euro. Oggi è la volta del Belgio, sempre sul segmento a 10 anni, con indicazioni di ordini oltre i 23 miliardi.
A provocare la discesa di Milano è soprattutto la nuova battuta d’arresto di Atlantia -3,7%. La Stampa scrive che il governo, prima della fine della settimana, procederà con la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Il fondo F2I, un soggetto attivo negli investimenti in infrastrutture, potrebbe entrare nel capitale, ne parla il presidente della holding, Gianni Mion. Secondo Reuters la società si è resa disponibile a riaprire le trattative con il governo per discutere una eventuale riduzione dei pedaggi autostradali,
In attesa dei dettagli dell’accordo tra Usa e Cina il rapporto euro/dollaro è fermo a 1,112. L’oro è in rialzo dello 0,4% a 1.553 dollari l’oncia. Tornando a Piazza Affari da notare l’allungo di Moncler +3,4% spinta dalla promozione del target da parte di Deutsche Bank. In sofferenza Salvatore Ferragamo -2,2%.
Nel credito Ubi Banca -1,3%. L’azienda ha siglato un accordo con i sindacati riguardante l’uscita volontaria di circa 300 dipendenti. Sono previsti oneri per 70 milioni di euro lordi (50 milioni netti) contabilizzati nel quarto trimestre 2019. Sono stimate sinergie di costo in oltre 20 milioni nel 2020 e in oltre 25 milioni annui a regime dal 2021. L’accordo è un’ulteriore fase del processo di razionalizzazione degli organici del gruppo in linea con l’obiettivo previsto di 19.500 risorse circa nel 2020.
Intesa Sanpaolo -0,8%. L’amministratore delegato Carlo Messina esclude che nel 2020 ci possano essere grandi operazioni straordinarie. Azimut +0,8%. Unipol -1%. Banca Ifis +2%, il mercato continua a premiare le indicazioni sul nuovo piano industriale presentato ieri. Banca Generali +2%. In dicembre la raccolta è stata pari a 614 milioni di euro, di cui 388 milioni in prodotti di gestione. Avanza Nexi +0,5%. Barclays alza il target price a 14 euro, da 10,7 euro.
Da segnalare Txt e.Solutions -5%. Il socio Alvise Braga Illa colloca 1,2 milioni di azioni, pari al 9,23% del capitale, al prezzo di 9 euro ciascuna: controvalore 10,8 milioni di euro. Braga Illa resta azionista con il 4,79%.