Piazza Affari perde l‘1,64%, chiudendo a 22.821 punti, peggior listino europeo, con molti titoli in rosso. Le vendite sono tornate copiose su Leonardo, ma hanno colpito pesantemente anche la galassia Agnelli. Cali consistenti per banche e petroliferi.
La seduta negativa s’inserisce in un contesto europeo molto debole (Londra -1,46%; Parigi -1,48%; Madrid -1,44%; Francoforte -0,76%) e anche Wall Street, dopo il bagno di umiltà di venerdì, prosegue in calo, anche se al momento più contenuto. Fra i titoli rimbalza Apple; invece Qualcomm è negativo, benché Broadcom abbia migliorato la sua offerta. La Casa Bianca oggi si è detta preoccupata per le vendite in Borsa, ma fiduciosa nell’economia. D’altra parte è stato proprio il dato positivo sul lavoro, con il balzo dei salari a gennaio a innescare, la scorsa settimana, i timori di un rialzo dei tassi più rapido del previsto, a seguito dell’inflazione potenzialmente più vicina al 2% e a influire sul rialzo di rendimento dei Bond. Oggi i Treasury sembrano prendere fiato e sarà Jerome Powell, che in giornata ha giurato diventando ufficialmente il nuovo governatore della Federal Reserve, a risolvere questo rebus nei prossimi mesi.
Sul fronte europeo Mario Draghi sostiene d’altra parte che, nella zona euro, non siamo ancora a segno sull’inflazione inflazione e “la Bce manterrà i tassi bassi a lungo” e “ben oltre l’orizzonte degli acquisti di asset”. In un’anticipazione del Bollettino economico della banca centrale, che verrà diffuso giovedì, si muovono invece critiche alla riforma americana delle tasse, che “rischia di intensificare la competizione fiscale a livello globale, comportando una possibile erosione delle basi imponibili nei Paesi dell’Ue”. In questo clima resta poco mosso il cambio euro dollaro, con il biglietto verde in leggera ripresa e il cambio attorno a 1,24.
Sul secondario il rendimento del Btp 10 anni ritocca appena al 2,04%, ma si amplia lo spread con il decennale tedesco a 128.90 punti base, +2,55%.
Debole il petrolio, anche se in recupero dai minimi di seduta. Brent 68,25 dollari al barile (-0,48%). Ben intonato l’oro, oltre 1334 dollari l’oncia.
In Piazza Affari la blue chip colpita dai maggiori ribassi è Leonardo, -4,56%, condizionato negativamente anche dal downgrade di Ubs (da buy a neutral) e dal taglio del target price di Barclays (da 12 a 10 euro). Male Fca -3,63%, su cui pesa l’incertezza della multa negli Stati Uniti per il caso sulle presunte violazioni delle emissioni diesel. Giù Cnh -3,61% ed Exor -3,28%. Fra le banche la peggiore è Banco Bpm, -3,56%.
Fuori dal Ftse Mib brilla Creval +5,04%, con i risultati migliori delle attese nel quarto trimestre 2017.
Modesto il lato acquisti, guidato da Stm, +0,7%, che beneficia di un certo fermento nel settore, dopo la notizia che Broadcom ha elevato la propria offerta per acquisire Qualcomm a circa 121 miliardi di dollari. Positive Poste +0,2%, Unipolsai +0,49%; Brembo +0,39%; Azimut +0,36%.