Si risolleva Piazza Affari che dopo essere scivolata sotto la parità è riuscita a chiudere in territorio positivo per quanto all’insegna della cautela. Il FtseMib registra un + 0,38% sostenuto da Autogrill e Telecom. Lo spread si riporta a 234 punti. Confermano il segno più le altre Borse Europee: Parigi +1,09%, Francoforte +0,60%, Londra +0,71%. L’euro viaggia a quota 1,3690 dopo aver superato brevemente la soglia 1,37 sui massimi da otto mesi sul dollaro In rialzo il prezzo del petrolio a 101,43 dollari al barile (+0,46%) e l’oro ritraccia (-0,5%) a 1315 dollari l’oncia.
I listini sono stati incoraggiati dai dati sul pil cinese del terzo trimestre che hanno mostrato una ripresa di vigore della crescita. Hanno aiutato, in un clima rasserenato dallo scampato pericolo del default Usa, le trimestrali positive arrivate dagli Usa. A Wall Street il Nasdaq guadagna l’1,10% mentre il Dow Jones si muove invece attorno alla parità. Indice S&P +0,3%, indice Nasdaq +1%. Google balza del 13%a oltre 1.000 dollari per azione e General Electric sale del 3%.
A Piazza Affari, che archivia una settimana positiva (+1,9%), ancora sugli scudi Autogrill +3,91% sui massimi dal settembre 2007 (+10% nella settimana) in scia alle concessioni in Gran Bretagna. In forte rialzo anche World Duty Free (+1,19%). Le novità sul fronte Telecom galvanizzano il titolo con il mercato che, riaperti i giochi spagnoli, premia la maggiore contendibilità del titolo. Ieri il Senato ha votato sulle soglie d’Opa e l’azionista Marco Fossati ( 5% tramite Findim) ha chiesto la convocazione dell’assemblea per il rinnovo del Cda. “Su Telecom Italia vediamo cosa succede, mi pare una situazione che aveva avuto una risposta e una soluzione, ovviamente condizionata a tante cose, che corrisponde agli interessi delle banche socie, Intesa e Mediobanca, e di Generali, che dei partner italiani era di gran lunga il più importante”, ha commentato Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Ha poi aggiunto: “Stiamo attenti però perché se le banche dimostrano qualche attenzione agli interessi del Paese sono accusate di essere ancillari alla politica e se perdono i soldi di avere perso i soldi”, “l’attuale soluzione permette di non dover fare altri ammortamenti per non perdere rispetto alle svalutazioni già fatte ma ci vede accusati di non seguire gli interessi del Paese”.
In fondo al Ftse Mib Mps che, sospesa al ribasso, chiude in calo del 3,93%. Il titolo paga i timori che la Fondazione possa cedere la sua quota (o una parte) sul mercato. Ha recuperato dai minimi di giornata Terna (-0,34%) che aveva sofferto inizialmente dopo le parole del presidente del Consiglio Letta sulla vendita di una quota della società. Il Governo ha anche detto che sulle privatizzazioni deciderà entro l’anno. Mediolanum -0,94%, Cnh -0,72% mentre Fiat conferma i guadagni +1,42%.