X

Borsa ancora in rialzo, Ftse Mib a un passo da quota 22 mila

Imagoeconomica

L’aria di accordo tra Pechino e Washington ha accresciuto anche l’ottimismo dei mercati europei ben intonati in avvio di settimana. Gli operatori guardano ai risultati di Goldman Sachs e di Citi che usciranno nel pomeriggio.

A Milano l’indice Ftse Mib guadagna cica poco meno di mezzo punto attorno quota 21.940 punti, dopo aver superato per poco la barriera dei 22 mila punti (22.004) a livelli visti l’ultima volta in agosto. Le Borse di Francoforte e di Parigi salgono dello 0,1% circa. L’Ibex di Madrid +0,2%.

Prosegue il calo dello spread. Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi si attesta a quota 247 punti con un rendimento del 2,54% invariato rispetto a venerdì. Bund a 0,04%.

A gennaio il controvalore del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuto da soggetti esteri è salito a 702,813 miliardi di euro da 681,892 miliardi di dicembre. E’ aumentato a 10 miliardi a febbraio il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche in Italia e il debito pubblico sale a 2.363,7 miliardi.

L’euro si apprezza leggermente a 1,131 su dollaro.

Petrolio Brent in lieve calo a 71 dollari il barile, -0,6%. In calo Eni -1,3% e Saipem -1,1%.

La buona performance della Borsa italiana è legata al buon andamento dei bancari spinti dalle ipotesi di M&A. Salgono i Big: Unicredit +1,7%. Intesa San Paolo +1,3%. In grande evidenza Bper Banca e Finecobank, entrambi a +3%, Banco Bpm +2,3%.

Mediaset sale dell’1,1%, nonostante la smentita alle trattative con ProSiebensat. Mediobanca Securities è neutral sul titolo, vede in positivo l’ipotesi di fusione e ritiene che un rallentamento della pubblicità potrebbe accelerare il processo anche se restano questioni di governance da risolvere.

Telecom Italia +1,1%, dopo le nuove indicazioni sull’ipotesi di integrazione con Open Fiber.

Tra gli industriali Brembo +2,4% tocca nuovi massimi dell’anno dopo che Alberto Bombassei è tornato a parlare di m&a con l’obiettivo di raddoppiare le dimensioni del gruppo.

Poco mossa Fiat Chrysler a 14,20 euro. 

Nel resto del listino Safe Bag +0,5%: il consiglio di amministrazione ha dato mandato all’a.d. di occuparsi della quotazione al Nasdaq. 

Related Post
Categories: Finanza e Mercati