L’effetto Draghi e la prospettiva di una chiusura a breve dell’accordo sulla bad bank sostengono i rialzi di oggi e il Ftse Mib chiude con un progresso dell’1,63%. L’indice però ha frenato nel pomeriggio chiudendo ben sotto i massimi di seduta (sopra il 3%). Lo spread Btp-bund ha chiuso a quota 109 punti e rendimento all’1,58%, sopra i livelli toccati in giornata. “Il governo ha già introdotto misure che stanno facilitando la soluzione del problema dei crediti deteriorati e nella prossima settimana introdurremo altre misure per accelerare tale soluzione”, ha detto il ministro Pier Carlo Padoan, facendo riferimento alla ‘bad bank’.
Positive anche le altre Borse europee sulla scia anche di una buona intonazione delle piazze asiatiche: Parigi +3,10%, Francoforte +1,99%, Londra +2,19%.
SALE IL PETROLIO
Sulla performance delle Borse incide anche il forte recupero del petrolio con il Wti che corre del 6,64% a 31,49 dollari e il Brent del 6,8% a 31,24%. Da notare il rally alla Borsa di Mosca dell’indice Rts che vola del 9,38% e il recupero del rublo che: ora per un dollaro occorrono infatti ora 78,02 rubli contro gli 82,63 di ieri sera mentre per un euro ne servono 84,47 contro 89,99 ieri. Ad Oslo la Borsa è balzata del 4,14% smepre in scia al rimbalzo del greggio. A Wall Street gli indici dopo uno slancio iniziale che ha portato l’S%P500 a quota 1.900 punti, hanno perso vigore condizionando anche la chiusura europea. Il Dow Jones sale comunque dello 0,88% e l’S&P500 dell’1,43%.
NEL 2016 BRUCIATI 8MILA MILIARDI
Nonostante i rialzi delle ultime due sedute, la banca d’investimento Bofa fa notare che i mercati azionari globali finora nel 2016 hanno complessivamente bruciato valore per quasi 8.000 miliardi di dollari, per la precisione 7.800 miliardi al 21 gennaio. Per Bank of America Merrill Lynch le probabilità di ritorno alla recessione entro un anno sono salite dal 15 al 20%. Tuttavia, gli analisti della banca spiegano che ipotizzare una crisi come quella del 2008-2009 “sarebbe esagerato” e che anche la probabilità di una recessione normale è bassa, appunto uno su cinque.
I dati macroeconomici diffusi oggi negli Usa si sono rivelati nel complesso buoni. Le vendite di case esistenti sono salite del 14,7% a 5,46 milioni a dicembre e sono risultate sopra le attese, il superindice dell’economia Conference Board è salito dello 0,2% a dicembre, anche qui meglio delle previsioni. Il cambio euro dollaro flette dello 0,56% a 1,0813.
CROLLA SAIPEM
Gli acquisti sul Ftse Mib premiano Anima +6,68%, Banca Mediolanum +6,53%, Mediaset +4,74%, Buzzi Unicem +4,56% e Tod’s +3,7% dopo la sorpresa positiva delle vendite del quarto trimestre. A Piazza Affari precipita Saipem che crolla del 20,57% in seguito alla diffusione dei dettagli tecnici dell’aumento di capitale iperdiluitivo con uno sconto del 37%. La Consob ha comunicato che vigilerà sull’aumento di capitale di Saipem e monitorerà con molta attenzione l’andamento delle azioni sul mercato in virtù delle caratteristiche iperdiluitive della ricapitalizzazione che determina “il rischio che durante il periodo di offerta in opzione delle nuove azioni si verifichino anomalie di prezzo, consistenti in una sopravvalutazione del prezzo di mercato delle azioni rispetto al loro valore teorico”. In aggiunta, Borsa Italiana ha deciso di sospendere la facoltà di esercizio anticipata dei contratti di opzione, negoziati sul mercato Idem, aventi come sottostante le azioni Saipem allo scopo di evitare che le anomalie di prezzo che si potrebbero verificare sullo Mta influenzino il mercato dei derivati e viceversa.
Nel frattempo è diventato esecutivo il contratto di cessione da parte di Eni del 12,5% delle azioni Saipem al Fondo Strategico Italiano, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive previste. Sul Ftse Mib le vendite colpiscono anche le banche con Banco Popolare -5,01%, Ubi Banca -4,71%, Bper -1,12%. Unicredit -0,15%. In controtendenza nel comparto Intesa +1,8%, Bmps +2,74% e Bpm +2,25%. Dagli aggiornamenti Consob risulta che Blackrock ha incrementato la propria quota in Bpm al 5,288% del capitale.