X

Borsa, Amplifon delude ma Telecom Italia corre

Imagoeconomica

Piatte le Borse europee dopo le statistiche economiche della mattinata. Piazza Affari +0,07% a 20.732 punti. Ribassi di poco superiori a Francoforte e Parigi, entrambe -0,2% e Madrid -0,4%. Solo Londra è in terreno positiv+0,1%. Anche i future americani sono piatti, facendo prevedere una seduta poco movimentata a Wall Street

Sul fronte macro, a due giorni dal direttorio della Bce, si segnala:

  • L’Istat ha rivisto lievemente il dato sulla crescita congiunturale del Pil nel quarto trimestre 2018 a -0,1% (contro la prima stima a -0,1%) confermando che l’Italia è in recessione tecnica dopo il -0,1% segnato nel trimestre precedente. Ma il dato è migliore del previsto “La nuova lieve flessione dell’attività – spiega la nota dell’istituto – dopo quella del terzo trimestre, avviene in presenza di una dinamica positiva molto moderata di consumi e investimenti, nonché di un andamento favorevole delle esportazioni nette, a cui si è contrapposto l’effetto negativo della contrazione delle scorte”.
  • Il Pmi servizi dell’Eurozona è salito a 52,8 da 52,3 della stima flash. Il dato finale composito IHS Markit della zona euro, che tiene conto di manifattura e servizi, si è così portato a 51,9 da 51 di gennaio. I nuovi ordini rimangono deboli, offrendo pochi spunti per sperare in un miglioramento nei prossimi mesi.
  • Le vendite al dettaglio nella zona euro a gennaio sono cresciute del 2,2%, anno su anno, le stime erano più basse a +2,1%.

Il Btp a 10 anni tratta sui livelli di ieri a 2,7%. Spread a 252 punti base (-6 punti base). Dollaro piatto contro Euro a 1,132. Petrolio Brent a 65,1 dollari il barile, in calo dello 0,7%. Saipem +1,48%, Eni +0,50%.

A Piazza Affari svetta Telecom, che segna un rialzo del 2,8%: Cassa depositi e prestiti, ormai vicina al tetto del 10%, dovrebbe appoggiare, in occasione dell’assemblea del 29 marzo, il piano industriale dell’ad Luigi Gubitosi, a fianco del fondo Elliott.

Pesante tonfo invece per Campari -6% dopo una partenza positiva. La società ha diffuso i conti del 2018, ma i dati hanno deluso il consensus  Stabile rispetto all’esercizio 2017 il dividendo proposto, pari a 0,05 euro per azione (yield 0,60%).

In calo anche l’altra beniamina del mercato: Moncler -2,4%. Stamattina Berenberg ha deciso di abbassare il giudizio a Hold da Buy, ma ha ritoccato al rialzo il target price a 37 euro da 36 euro.

Stabili i bancari (+0,1%), leggermente meglio dello stoxx di settore europeo. -0,3% Unicredit, giù Banco Bpm -1,4%. Positive Bper +0,3% e Intesa +0,2%. Italia e UE hanno raggiunto un accordo per il rinnovo delle GACS.

Debutto per Illimity, la banca controllata da Corrado Passera nata dalla integrazione di Spaxs nella controllata Banca Interprovinciale, viaggia a quota 7,341 euro in calo sulla partenza a 7,6 euro.

Brembo +0,8%, nonostante la reazione negativa degli analisti ai risultati. Stamattina Kepler ha abbassato il target price a 10,80 euro da 11,0 euro. Giudizio Hold confermato. Più radicale la bocciatura da parte di Equita che ha abbassato la raccomandazione da Buy a Hold.

Titoli minori:

  • LVenture +18%, l’operatore leader nel Venture Capital ha comunicato un balzo del risultato netto, in positivo rispetto al negativo (671mila) del 2017.
  • BancaSistema +0,5%, l’istituto specializzato nel factoring relativo ai crediti con la pubblica amministrazione ha proposto un dividendo 2019, relativo all’anno 2018, pari a 0,087 euro per azione, e quindi in aumento rispetto ai 0,086 euro del 2017.
  • Ovs -3%,
  • Cattolica  -1,3%. Secondo Il Sole24Ore, alcuni soci starebbero elaborando una lista alternativa per il vertice della compagnia, in opposizione a quella che sarà presentata dall’attuale consiglio di amministrazione.
  • Enav +0,2%, ha sottoscritto un’intesa finalizzata all’acquisizione del 100% della divisione Air Navigation di IDS – Ingegneria dei Sistemi Spa a una valutazione di 7.0 volte l’EBITDA 2018.
  • Fincantieri  -0,2%. Lega e Movimento 5 stelle hanno raggiunto l’intesa sulla riconferma degli attuali vertici, l’amministratore delegato Giuseppe Bono e il presidente Giampiero Massolo.
Related Post
Categories: Finanza e Mercati