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Borsa: A2A, Telecom e Generali sotto pressione

Listini europei in frenata a metà giornata – Attesa per l’intervento di Mario Draghi nel pomeriggio e per il dibattito elettorale in Tv la sera in Francia – In risalita lo spread Btp-Bund – A Piazza Affari sotto tiro anche Saipem, deboli Fca e l’auto in Europa – Banche incerte

Dopo un timido rialzo iniziale, Piazza Affari ha imboccato la strada del ribasso, seppur frenato. L’indice Ftse Mib perde ora lo 0,4% attorno a 20,100 punti. In calo frazionale, sotto lo 0,1%, Parigi, Francoforte e Madrid. Sale solo Londra (+0,2%).

I mercati attendono i due appuntamenti di giornata. Alle 15,30 interverrà Mario Draghi in occasione della presentazione della nuova banconota da 50 euro. In serata, alle 20,40, ci sarà invece il secondo dibattito tra i candidati alla presidenza francese: si parlerà di occupazione.

Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento del Btp a 10 anni scende a 2,3% da 2,31% di ieri. Il rendimento del Bund scende a 0,26% da 0,27%. Spread in aumento a 204 punti base (+1,2 punti base). 

Il dollaro si rafforza leggermente nei confronti dell’euro, che scende a 1,065e, da 1,067 della chiusura di ieri. Il petrolio è invariato a 53 dollari al barile e il Wti a 50,2 dollari.

Fra i titoli petroliferi di Piazza Affari flette Eni (-0,2%), mentre sale Tenaris (+0,8%). Scende Saipem (-2,2%), influenzata dal crollo della norvegese Seadrill, in caduta del 37% dopo avere annunciato che azionisti e possessori di bond potranno subire delle perdite in seguito all’accordo di ristrutturazione del debito che la società delle perforazioni petrolifere sta negoziando con le banche.

Pesano sul listino milanese i cali di Telecom Italia (-2,3%) e di Generali (-1,8%). Sulla società di tlc, peggior titolo europeo del settore, pesa l’anticipazione di Reuters riporta che Iliad si prepara ad entrare in modo aggressivo in Italia: la compagnia francese punta a prendere un quarto della sua quota di mercato nel medio lungo periodo. L’operatore fondato e guidato da Xavier Niel dovrebbe sbarcare in Italia entro la fine dell’anno, o al massimo nella prima parte del 2018.

Sulla compagnia di assicurazione si fa invece sentire la nuova raccomandazione Sell di Goldman Sachs. Il broker ha iniziato la copertura con un rating sell e un target price a 13,80 euro. La posizione di solvibilità sotto la media, i bassi livelli di liquidità e la limitata capacità di leva finanziaria significano che la certezza sul dividendo di medio termine è inferiore rispetto ai competitor.

Il comparto più debole è quello automotive, dopo i dati negativi delle vendire sul mercato Usa. L’indice di settore scivola dell’1,3%. Ancora giù Fiat Chrysler -1%, dopo la caduta ieri del 5%. A Francoforte Daimler arretra dell’1,9%, Volkswagen -1,3%, Bmw -1,9%.

Exor cala del 2,4%. La holding pensa di investire in quote di minoranza di aziende italiane di più piccola taglia, senza escludere le start-up. Lo ha dichiarato il ceo John Elkann, in un’intervista al Financial Times. Una scommessa a lungo termine nella creatività italiana.

Deboli anche gli altri titoli industriali con l’eccezione di Prysmian +0,4% sostenuta dal giudizio fi Goldman Sachs che ha alzato il target price a 27 euro da 26 euro (raccomandazione Neutral). Leonardo scende dello 0,6%, Stm -0,8%, Brembo -0,53%, Buzzi -1%. 

Nel settore utility spicca il ribasso di A2A (-3,2%), che ieri ha annunciato buoni risultati del 2016, ma obiettivi deludenti per il 2017. Mediobanca ha abbassato la raccomandazione a Neutral da Outperform. Arretrano Piaggio (-3,7%) e Astaldi (-1,8%).

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