Piazza Affari in caduta libera e spread in impennata dopo l’esplosione in Italia del Coronavirus. Il listino milanese ha aperto le contrattazioni in ribasso del 3,5% e col passare dei minuti ha ampliato le perdite. Alle 10.30 il rosso è del 4,3% a 23.701 punti, dopo aver toccato un minimo intraday di 23.676.
L’effetto contagio si espande anche alle altre Borse. Tutti gli indici europei viaggiano in netto ribasso: Parigi (-3,13%), Francoforte (-2,93%), Madrid (-2,82%), Londra (-2,32%). Hanno chiuso la seduta in negativo le borse asiatiche, penalizzate dalla diffusione dei contagi in Corea del Sud (oltre 600) e dai nuovi casi in Israele, Iran e Italia. Non a caso a soffrire è stata soprattutto Seul, che ha ceduto il 3,9%.
La caporetto dei mercati si trasmette anche ai bond: il differenziale tra Btp e Bund sale del 9,10% a 148 punti dai 134 di venerdì, mentre il rendimento sul decennale italiano tocca quota 0,995%, in rialzo di oltre 10 punti percentuali. Tensioni anche sugli altri mercati: il petrolio cede quasi il 3%, l’oro passa all’incasso, guadagnando oltre l’1% a 1.660 dollari l’oncia, prezzo più alto degli ultimi sette anni.
Tornando a Piazza Affari, non c’è un titolo del Ftse Mib che sia riuscito a salvarsi dall’effetto Coronavirus. In fondo al listino c’è la Juventus, che segna -8,8%, seguita da Azimut (-7,24%), Saipem (-6,68%) e Cnh (-6,46%). In profondo rosso anche il lusso che dopo aver dovuto fare i conti con il Sars-Cov-2 in Cina viene chiamato ad affrontare gli effetti che il virus sta avendo in Italia: Ferragamo (-7,5%), Tod’s (-6%), Moncler (-5,8%), Cucinelli (-3,2%).
Malissimo le banche, con l’indice di settore che supera le perdite del Ftse Mib e cede il 4,5%. In rosso le big: -4,64% per Intesa Sanpaolo, -5% per Banco Bpm, -3,6% per Unicredit che stamattina ha blindato l’ad Jean Pierre Mustier, dopo le voci su un suo possibile passaggio a HSBC. Giù l’auto: oltre a Cnh, il ribasso colpisce Pirelli (-6,16%) e Fca (-4,34%).
Secondo Equita Sim, la diffusione del Sars-Cov-2 in Nord Italia avrà un impatto sul Pil Italiano. Gli analisti vedono sotto pressione i bancari, ma i titoli più a rischio sono considerati quelli più esposti verso il settore turistico e quelli delle aziende con attività più concentrate nel Nord Italia.
In un’intervista rilasciata a Bloomberg al margine del G20 di Riad, il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, conferma le preoccupazioni dei broker: l’impatto del coronavirus sul Pil dell’Italia, ha detto, potrebbe essere superiore allo 0,2%. Il pericolo recessione sembra dunque dietro l’angolo.
Novità importanti arrivano anche da Bruxelles: la Commissione Ue ha stanziato 230 milioni di euro per aiutare gli Stati Ue ed extra Ue a combattere la diffusione del coronavirus. Lo hanno annunciato i commissari europei alla salute e alla gestione delle crisi, Stella Kyriakides e Janez Lenarcic. Questi soldi si aggiungeranno alle misure di contrasto messe in atto dai singoli Paesi e ai finanziamenti da destinare alla ricerca e all’acquisto di materiale che favorisca la prevenzione.
Si muove anche l’Oms: domani, 25 febbraio, arriverà in Italia, “in accordo con le autorità italiane”, una missione congiunta dell’Ecdc e dell’Oms.