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Borsa 8 luglio: listini in rialzo e spread in ribasso dopo le elezioni francesi. A Milano si riaccende il risiko bancario

I mercati preferiscono un parlamento diviso a un assemblea nazionale guidata da Le Pen. Parigi in lieve rialzo ma gli analisti guardano alla prossima legge di Bilancio. Le Borse salgono, con Milano sugli scudi trainata dalla corsa delle banche. In basso i prezzi del petrolio

Borsa 8 luglio: listini in rialzo e spread in ribasso dopo le elezioni francesi. A Milano si riaccende il risiko bancario

Meglio l’ingovernabilità che la maggioranza assoluta a Le Pen. Che fosse questa l’opinione dei mercati si era già capito all’indomani del primo turno delle elezioni francesi. Ma il mood viene confermato oggi con le Borse europee tutte in rialzo dopo l’esito del ballottaggio che, a sorpresa, ha consegnato la vittoria al Nuovo Fronte Popolare, relegando il Rassemblement National al terzo posto, dopo Ensemble di Emmanuel Macron.

Sull’azionario, a fare la parte del leone però non è Parigi, ma Milano, che registra la miglior performance del vecchio continente trainato dalle banche, sempre più brillanti a causa delle continue speculazioni sul risiko bancario. 

Borsa 8 luglio: Parigi in rialzo dopo le elezioni, timori sulla prossima legge di Bilancio

Riflettori puntati su Parigi, in rialzo dello 0,4% nonostante l’esito elettorale che ha consegnato al Paese un parlamento diviso e la prospettiva di faticosi negoziati per formare un governo. “Non è ancora chiaro quale governo potrebbe emergere e quanto sarebbe stabile. La principale conclusione è che il Parlamento è profondamente diviso, il che introdurrà incertezza sulla situazione politica nel breve termine”, è il commento degli esperti di Equita, che parla come tutti di “un risultato a sorpresa” con “gli elettori francesi” che “svoltano a sinistra”. I mercati, infatti, avevano previsto un parlamento “sospeso” con il Rassemblement National in vantaggio, non il Nouveau Front Populaire (Nfp): “Sono stati evitati esiti estremi e, dal punto di vista europeo, questo risultato è probabilmente il più vicino possibile a mantenere la situazione attuale, ma le prospettive restano, a nostro avviso, complesse”. Qualsiasi governo – è il ragionamento – “sarà vincolato finanziariamente dall’attuale bilancio (deficit 5,5%) e l’alleanza di sinistra non può governare senza il supporto dei deputati di centro”. Di certo, “un passo indietro sulla riforma delle pensioni sarebbe un segnale negativo per i mercati”. E con un governo “sospeso” guidato dalla sinistra, “i mercati potrebbero assistere a un aumento dell’incertezza politica”, conclude Equita. A livello generale, gli analisti dei diversi istituti sono rimasti sorpresi dal risultato elettorale francese che ha visto prevalere la sinistra del Nuovo fronte Popolare, ma non temono l’arrivo di una coalizione “arcobaleno”, quanto piuttosto vedono alcuni rischi futuri che potrebbero manifestarsi alla presentazione della prossima legge di bilancio in autunno. “Rimaniamo lievemente positivi nel breve periodo. Crediamo che i problemi maggiori per la Francia (e per l’Europa) possano arrivare in autunno quando l’Assemblea dovra’ approvare la legge di bilancio”, commenta Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

Borsa 8 luglio: listini in verde, Milano corre con le banche

Dopo il +2,5% messo a segno la scorsa settimana, a metà seduta il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 34.258 trainato dalla performance del sistema bancario, con il sottoindice del comparto che segna +1,83%. 

Più staccati gli altri listini. Sale dello 0,43% Francoforte dove Delivery Hero affonda del 6,7% dopo l’annuncio dell’ingente multa da 400 milioni di euro che la società rischia di dover pagare per le sue potenziali violazioni delle norme antitrust Ue. Seguono Amsterdam (+0,3%) e Madrid (+0,25%), mentre fuori dalla Ue Londra segna +0,25% nei primi giorni del nuovo governo guidato dal laburista Keir Starmer. 

Sotto il profilo macro, il morale degli investitori nella zona euro ha registrato un calo maggiore del previsto a luglio, interrompendo una serie di rialzi di otto mesi. È quanto emerge dal sondaggio Sentix, che descrive i risultati come un’amara battuta d’arresto”. Per la zona euro, l’indice è infatti sceso a -7,3 punti a luglio da 0,3 di giugno, riportando il barometro saldamente in rosso. Anche l’indice sulle aspettative ha registrato un ribasso, scendendo a 1,5 a luglio da 10,0 a giugno. “La recente ripresa dell’economia europea è giunta a una brusca fine”, ha affermato Sentix, sottolineando le preoccupazioni degli investitori per le elezioni francesi, per le imminenti elezioni regionali in Germania e per l’incertezza sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti a novembre. Anche l’economia tedesca, la prima in Europa, ha visto un crollo del morale a luglio, con l’indice sulla situazione attuale in calo a -32,3 da -26,3 di giugno. La flessione fa seguito a tre mesi consecutivi di guadagni.

A Milano corrono le banche trainate dalle speculazioni sul risiko

Dopo l’incertezza iniziale, Milano ha imboccato la strada dei rialzi, trainata dalle banche che viaggiano in netto rialzo in scia alle speculazioni in circolazione sugli scenari di M&A che potrebbero coinvolgere Mps (+3,74%), in attesa delle mosse del Tesoro sulla restante quota del capitale ancora in mano pubblica, Bper (+5%) e la Popolare di Sondrio (+2,76%). In netto rialzo anche Banca Mediolanum (+2,4%), FinecoBank (+2,3%, +9% in quattro sedute) e Intesa Sanpaolo (+1,6%). 

In positivo il comparto auto con Ferrari (+2,17%) e Iveco (+2%) che festeggia l’ accordo da 230 milioni di euro per la fornitura di veicoli leggeri all’esercito brasiliano firmato venerdì. Acquisti su Poste Italiane (+1,67%).

In coda al listino troviamo invece Amplifon (-1,77%) e Diasorin (-1,51%). Male gli energetici sulla scia del ribasso dei prezzi delle materie prime, con Saipem (-1,33%), Erg (-1,25%), Terna (-0,68%). Tenaris ed Eni cedono rispettivamente lo 0,59% e lo 0,48%. 

Fuori dal Ftse Mib corre Fincantieri (+6,1%) contagiata dalla corsa del settore costruzioni in Francia, dove gli analisti si aspettano dalla politica una maggior spinta agli investimenti in infrastrutture.

Spread e rendimenti in ribasso dopo le elezioni francesi

L’esito del voto francese incide anche sugli spread, con il differenziale tra Btp decennale e Bund che si attesta a quota 138 punti base dai 141 di venerdì. Scende invece a 62 punti base (da 66) lo spread tra titoli di stato a dieci anni francesi e quelli di pari durata tedeschi. Frederic Leroux, membro del Comitato di Investimento Strategico di Carmignac ritiene che lo spread Oat/Bund sia “destinato a salire gradualmente, aumentando il costo del debito francese e contribuendo all’indebolimento dell’economia nazionale”. Sui mercati azionari, “nonostante meno del 20% degli utili del Cac 40 sia generato in Francia, è possibile che le allocazioni di asset in Francia vengano ridotte in modo permanente”.

Passando al secondario il rendimento del Btp decennale benchmark è al 3,92% dal 3,94% di tre giorni fa, quello sull’Oat 10 cala al 3,16%, quello sul Bund scende al 2,54%. 

Gli altri mercati

Sul valutario, l’euro è in leggero rialzo a quota 1,083 sul dollaro. Viaggiano in deciso ribasso i prezzi del petrolio, con il Brent scadenza settembre sotto gli 86 dollari al barile (a 85,7 dollari, -0,9%) e il Wti di agosto a 82,18 dollari (-1,18%). In rialzo a 33,3 euro al megawattora i prezzi del gas.

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