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Borsa 7 settembre pomeriggio: mercati europei in altalena. Sfida all’ultimo bond: il Btp Valore risponde al boom del Belgio

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Con un inatteso colpo di reni a metà mattinata i listini europei hanno reagito alla striscia di ribassi che dura da sei sedute. Il rimbalzo, che ha coinciso tra l’altro con la diffusione di nuovi dati negativi dalla Germania (produzione industriale in ribasso dello 0,8% a luglio, peggio del previsto), non ha per ora giustificazione salvo la speranza in un atteggiamento più “morbido” della Bce in vista della riunione di giovedì 14, è comunque contrastato: poco dopo le 15 l’indice principale di Milano registra un modesto ribasso dello 0,3 a quota 28.124 punti. Simile l’andamento degli altri listini dell’Eurozona che devono fare i conti con la revisione da parte di Eurostat della stima il prodotto interno lordo (PIL) nella zona euro, cresciuto solo dello 0,1% nel secondo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti.

I Paesi dell’Eurozona in cerca di capitali: l’Italia lancia il Btp valore

La frenata della crescita spinge tutti i Paesi, chi più meno, ad attrezzarsi per i prossimi esami sui bilanci e la trattativa sul patto di stabilità. Nella corsa a raccogliere capitali freschi. A muoversi per primo è stato il Belgio che il 24 agosto ha lanciato un titolo a 12 mesi ad un tasso di interesse del 3,5%, sfidando esplicitamente il sistema bancario, volutamente lento nell’adeguare i rendimenti dei depositi. Il successo è stato clamoroso: 22 miliardi di euro raccolti, più dei 18 totalizzati dal Mef con la prima emissione di Btp valore. Il Tesoro italiano, affamato di fondi per affrontare la prossima manovra e tamponare il deficit che viaggia verso il 5% ancor prima di conteggiare i costi temerari del superbonus, si è così affrettato a mettere in cantiere la nuova emissione di Btp Valore, titolo a cinque anni ma che, per la prima volta, presenterò cedole trimestrali.

Si mantiene intanto su toni elevati il rendimento dei titoli di Stato: Bund a 2,62%, -2 punti base. BTP a 4,43%, 5 punti base. L’indice del dollaro è poco mosso, sui massimi da marzo. Euro Dollaro a 1,073, minimo da giugno.

Flop per l’industria del risparmio gestito

In questo contesto s’inquadra il flop dell’industria del risparmio gestito (-12 miliardi nel trimestre). Nonostante la raccolta positiva per 8,7 miliardi dei fondi obbligazionari, il settore paga il ribasso dei prodotti assicurativi e dei Pir (-1,5 miliardi). A pagare il prezzo più alto è FinecoBank -4,59% il titolo peggiore della giornata, nonostante il saldo positivo della raccolta,

I migliori e i peggiori a Piazza Affari 

Tra i titoli migliori dell’indice principale si piazza Generali, con un incremento del 1,44%:  Barclays ha alzato il target price a 19 euro. Positivi anche Hera ed A2a, protagoniste del recupero delle utility, uno dei settori più sacrificati a fronte dell’aumento dei rendimenti. Tra i titoli in rosso spicca Stm –4,2% che paga la seduta pesante di Apple ieri a Wall Street. In rosso tra le banche Mps – 2,6%, indirettamente danneggiata dalle manovre di avvicinamento del polo Unipol/Bper alla Banca Popolare di Sondrio +2,5%. 

Da segnalare nel resto del listino Tod’s +3,6: la società marchigiana ha chiuso il primo semestre con un Ebit di 60,3 milioni di euro, più che triplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dice una nota. Il risultato è molto superiore alle aspettative del consensus. Nella call, il Cfo Emilio Macellari ha detto di vedere qualche spazio per un utile operativo ed un fatturato del 2023 migliori del consensus. Il manager si è poi detto fiducioso di avere il nuovo direttore creativo per la prossima collezione.
I future di Wall Street mostrano un calo prima dell’apertura. Nasdaq -0,6%. S&P500 -0,3%. Petrolio Brent e Wti in calo dello 0,5% circa, dopo sette sedute consecutive di rialzo.

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