Alla vigilia del Capodanno lunare le borse cinesi prendono il volo. A spingere il Toro al rialzo è stavolta la Central Huijin Investment, la holding che amministra le partecipazioni del governo cinese nelle istituzioni finanziarie che stamane ha dichiarato che continuerà ad aumentare le partecipazioni. È evidente l’intenzione di sfruttare le festività per favorire una ripresa di investimenti e consumi che contrasti la deflazione. Opposta la preoccupazione della banca centrale Usa alle prese con i dati positivi dell’indice dei servizi Ism balzato a 53,4 punti, dai 50,4 del periodo precedente (dato revisionato). Gli analisti ipotizzavano 52. In particolare evidenza la componente occupazione salita a 50,5 da 43 del mese precedente, più di quanto pensavano gli economisti.
Xi inonda di acquisti Shanghai
Secondo Goldman Sachs, la “Squadra Nazionale” allestita da Xi Jingping ha acquistato circa 70 miliardi di yuan (9,7 miliardi di dollari) di azioni cinesi onshore nell’ultimo mese. Per la banca d’affari, allo scopo di stabilizzare il mercato sono necessari 200 miliardi di yuan, pari a circa lo 0,8% della capitalizzazione di mercato del flottante della borsa, per stabilizzare il mercato. Salgono le Borse di Shanghai e Hong Kong +3%, ma l’euforia non si trasmette a Tokyo -0,2% nonostante gli ottimi risultati di Toyota, la più restia tra i big a sposare la rivoluzione dell’auto elettrica. Soffre invece Tesla (ieri -3,6%) scivolata sui minimi da maggio. -27% da inizio anno.
Tassi, il calo Usa slitta a giugno
Ma le notizie positive comportano tassi alti più a lungo, come ha evidenziato il presidente della Fed di Chicago Austan Goolsbee ribadendo il messaggio di Jerome Powell, che ha spostato a maggio l’ora dei tagli. Oggi il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Ma Goolsbee ha soprattutto predicato pazienza: “Credo – ha detto in un’intervista a Bloomberg – che se continuiamo a ricevere dati positivi siamo sulla strada della normalizzazione. Ma il decennale Usa, salito di nuovo oltre la soglia del 4%, ha immediatamente recepito la delusione del mercato. Gli investitori scontano ora una possibilità bassissima di un taglio dei tassi FED a marzo e hanno ridotto anche le aspettative per un taglio a maggio. Diversi analisti ora spostano il primo taglio solo entro giugno.
Piazza Affari superstar grazie alle banche: +5% l’indice di settore
Avvio di settimana perciò all’insegna dell’incertezza per le principali borse del globo, con una piacevole eccezione: Piazza Affari. Nella seduta di lunedì, l’indice FTSE MIB ieri ha sfondato quota 31mila punti per la prima volta da 15 anni circa, grazie alla spinta delle banche: l’indice FTSE delle banche italiane è arrivato a guadagnare fino al 5%, portandosi sui top dal 2016. Unicredit ha chiuso in rialzo dell’8%, dopo aver stupito gli analisti con un set positivo su tutti i fronti. Oggi si attende la risposta di Intesa Sanpaolo, mentre Milano ha aperto in rialzo di mezzo punto percentuale.
Sanzioni, rischia l’alluminio russo
Petrolio in rialzo dello 0,3%, da +0,8% di ieri. Un po’ centra il rimbalzo della borsa cinese, un po’ le tensioni geopolitiche. Gli operatori valutavano gli effetti della visita in Medio Oriente del Segretario di Stato americano, Antony Blinken, per discutere un’offerta di cessate il fuoco nella regione. Gli Stati Uniti hanno continuato la loro campagna contro gli Houthi sostenuti dall’Iran nello Yemen, i cui attacchi alle navi mercantili hanno interrotto le rotte globali del commercio petrolifero.
L’Indice Bloomberg delle Commodity è poco mosso a 96,70 usd. Con l’avvicinarsi del secondo anniversario della guerra in Ucraina (24 febbraio 2022), si ipotizza un’altra tornata di sanzioni contro la Russia, anche se l’Unione Europea teoricamente sta esaurendo gli asset che può concretamente sanzionare. Un articolo della rivista “Politico” ha sollevato la possibilità che venga sanzionato tutto l’alluminio russo. L’alluminio nel frattempo è sceso del -7% da inizio anno.
Il Gas Naturale TTF europeo ha chiuso in calo del -3,3%a 28,30 euro euro/mwh. Resta valida la prospettiva di vederlo scendere anche intorno ai 20 euro con l’avvicinamento dell’estate.
Oro (2.029 dollari). Apre poco mosso dal -0,7% di ieri
I titoli sotto i riflettori
Attenzione concentrata sui conti di Intesa Sanpaolo e sulla risposta dei mercati ai risultati di Unicredit. JP Morgan ha alzato il target price a 35 euro. Altre banche d’affari alzano il target price all’indomani della pubblicazione dei dati del trimestre. “Io ho in mente solo la creazione di valore e voglio massimizzarlo nel tempo in maniera sostenibile”. Lo dice al Corriere della Sera il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel, rispondendo a una domanda sul risiko bancario.
Stellantis metterà in cassa integrazione i lavoratori presso il suo stabilimento di Mirafiori, a Torino, questo mese e il prossimo, in risposta alla debole domanda del mercato per la sua utilitaria Fiat 500 completamente elettrica e per i modelli Maserati.
Lottomatica è la top pick di Jefferies nel gaming per il 2024.
Ubs ha registrato una perdita di 279 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2023, il secondo risultato negativo consecutivo, a causa dei costi di integrazione della sua ex concorrete Credit Suisse.
Stm: Infineon ha rivisto al ribasso le previsioni sul 2024, ma probabilmente per gli effetti negativi del cambio.
L’americana NXP Semiconductor ha presentato stanotte dati del trimestre di poco superiori alle aspettative. Ricavi pari a 3,42 miliardi di dollari, attesa 3,40 miliardi
Enel: Goldman Sachs taglia il target price a 8,70 euro.