X

Borsa 6 dicembre: i mercati cambiano il mood dopo le parole di Schnabel e il rally dei listini accelera

Foto di 卡晨 su Unsplash

Prende corpo, senza strappi, il rally di fine anno. Vale per gli indici azionari, balzati a Milano sopra la soglia dei 30 mila punti. Vale ancor di più per i bond. A dare una spinta al mercato ha contribuito la frenata della congiuntura Usa: i posti di lavoro vacanti sono scesi alla fine di novembre 8,73 milioni, il dato più basso degli ultimi due anni e mezzo. Ma nell’Eurozona pesano soprattutto le dichiarazioni di Isabel Schnabel, la sacerdotessa tedesca del rigore che detta legge in Bce. Frau Isabella, intervistata da Reuter, ha ammesso che Francoforte può escludere ulteriori rialzi dei tassi di interesse visto il “notevole” calo dell’inflazione.

Sull’onda di questa novità il rendimento dei Btp è sceso sotto il 4% ai minimi da giugno. Una buona notizia, anche se gli esami per il Tesoro italiano non sono certo finiti. E’ alle porte la trattativa finale per la revisione del Patto di Stabilità Ue ed aumenta la pressione per imporre regole che l’Italia non accetterà perché non riuscirebbe a rispettarle. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in una audizione parlamentare mentre le trattative a livello europeo faticano a fare progressi, a ridosso della scadenza di fine anno per la revisione del patto di stabilità e crescita. Fonti vicine alle trattative hanno riferito di ritenere improbabile che si raggiunga un accordo quest’anno perché le differenze tra i Paesi membri sul percorso da compiere per consolidare le finanze pubbliche sono troppo grandi da colmare

Frena la Cina, il toro sceglie l’India

Intanto prende piede il buonumore nelle piazze finanziarie. Nemmeno la frenata della Cina dopo il taglio dell’outlook deciso da Moody’s ha modificato la tendenza: i future di Wall Street in rialzo stanno riportando su le borse dell’Asia Pacifico. L’indice MSCI Asia Pacific guadagna l’1,5%, la miglior variazione giornaliera da circa tre settimane. L’Hang Seng di Hong Kong sale dell’1%, l’indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzhen dello 0,3%. Ma la borsa della Cina che si avvia a chiudere il 2023 sui minimi degli ultimi quattro anni, con una perdita provvisoria intorno al -16%, secondo anno negativo di seguito, numeri che ci dicono chiaramente chi sta perdendo la logorante “guerra di posizione” scatenata nei confronti dell’Occidente, soprattutto degli Stati Uniti. Anche il Giappone, buon ultimo, tende ad adeguare la sua poliitica monetaria. Nikkei di Tokyo +2%. L’indice Kospi di Seul è in rialzo dello 0,3%.
Continua a salire la borsa dell’India: indice BSE Sensex +0,3% in avvio di seduta. Il mercato azionario di Mumbai ha segnato nuovi massimi della storia, è alla settima seduta consecutiva di rialzo.

Milano +27% (più 4% di dividendi)

Ma per seguire il mercato più effervescente non occorre fare troppa strada: il nostro FTSEMIB (30.082), che ieri ha chiuso sopra quota 30mila punti per la prima volta dal giugno 2008. Da inizio 2023 è cresciuto del +27%, senza contare il 4% circa di dividendo cumulato staccato nel corso dell’anno. E’ una performance che stacca decisamente il resto d’Europa. L’indice Eurostoxx 50 è fermo a +17%. Solo l’Ibex spagnolo tiene botta con un +24%.

Frena ancora la locomotiva tedesca

A ottobre crollano invece gli ordini nel settore industriale tedesco. A livello mensile adjusted si registra un calo del -3,7% su mese, mentre a livello tendenziale la riduzione è del -7,3%. Su base mensile il consensus si aspettava un calo più ridotto, dello 0,5%. A livello tendenziale il calo registrato è la sintesi dell’andamento negativo degli ordini esteri (-7,6%) e dell’incremento di quelli domestici, pari al 2,4%.
Btp record sotto il 4%. Tonico anche il mercato obbligazionario europeo: Bund decennale tedesco a 2,25% da 2,35%, minimo da giugno. BTP decennale a 3,98% da 4,11%, minimo da luglio. Spread 173.

Frena il mercato del lavoro Usa: T-bond al 4,19%

Seduta contrastata per le azioni a Wall Street, mentre i dati sul mercato del lavoro, da leggere insieme a quelli in arrivo dal comparto dei servizi, hanno provocato un altro rally dei bond governativi.
Nasdaq +0,3%. Con il rialzo di ieri Apple ha di nuovo superato la barriera dei tremila miliardi di dollari di capitalizzazione. Per i bond governativi USA è una seduta di assestamento. Rendimento Treasury USA decennale a 4,19% da 4,24%. Treasury biennale a 4,60% da 4,63%.
Il dato macro più importante di ieri riguardava il mercato del lavoro, per la precisione lo Jolts (numero di posti vacanti), un dato che può orientare meglio la Fed nelle decisioni di politica monetaria. Il mercato del lavoro si raffredda, dunque, e verso un equilibrio: oggi ci sono 1,35 posti di lavoro offerti per ogni disoccupato. Nel 2022 eravamo arrivati a 2 offerte di lavoro per ogni disoccupato. Euro/Usd (1,079). Dollaro al sesto rialzo consecutivo.

Precipita il greggio, braccio di ferro a Dubai

Petrolio ancora in discesa mentre a Dubai si moltiplicano i contrasti sui tempi dell’uscita dall’energia fossile. Il greggio è al quinto calo consecutivo e sui minimi da cinque mesi a seguito dei ripetuti segnali di rallentamento della domanda globale. I tagli alla produzione di petrolio dell’OPEC+ possono “assolutamente” continuare oltre il primo trimestre del 2024, se necessario, ha dichiarato il ministro dell’energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman. Il Gas UE (Amsterdam) ieri è crollato in ribasso di un altro -5% finendo a 38,10 euro/mwh, nuovo minimo degli ultimi due anni. Prezzo dimezzato da inizio anno. Le scorte elevate allontanano i timori di shortage dell’offerta, attenzione però che stiamo entrando nel periodo più freddo dell’anno e fisiologicamente la domanda aumenterà. Oro (2.025 usd). Sta metabolizzando le montagne russe di lunedì, che hanno prima spinto il prezzo sul nuovo record storico di 2.135 dollari e poi lo hanno fatto scivolare fino a 2.020

Intesa, il 70% sceglie l’orario corto. Golden Goose verso i listino

L’agenzia S&P global ratings ha mantenuto il rating di breve termine di Enel ad “A-2” e rivisto il rating a lungo termine portandolo a “BBB” dal precedente livello di “BBB+”. L’outlook è stabile. L’agenzia ha affermato che la variazione del rating di Enel riflette principalmente il livello dell’indebitamento finanziario netto del gruppo che ha raggiunto il valore massimo nel 2022. L’outlook stabile “riflette l’aspettativa che Enel porterà a termine con successo il restante programma di dismissioni e che mitigherà parzialmente la diminuzione degli utili conseguente alla cessione di asset grazie alla riduzione dei costi e a una crescita sostenibile degli utili derivante da investimenti più selettivi”. “Alla luce di queste considerazioni, S&P ritiene che Enel si posizioni agevolmente rispetto al nuovo livello di rating assegnatole, con adeguati margini derivanti da un atteso miglioramento dei parametri di credito” sottolinea il comunicato.

Saipem potrebbe essere interessata a Rosetti Marino, storica azienda di ingegneria energetica con sede a Ravenna, capace nel 2022 di 325 milioni di ricavi. Ne parla stamattina il Corriere della Sera. Fondata nel 1925 e quotata su Borsa Italiana con una capitalizzazione di 150 milioni, la società è da quasi un secolo nelle mani della famiglia fondatrice che potrebbe però presto cedere il controllo.

Tim ha annunciato martedì che KKR ha chiesto di proseguire le attività di due diligence su Sparkle fino alla fine di gennaio 2024, confermando il proprio interesse a proseguire le negoziazioni. Il consiglio d’amministrazione esaminerà la richiesta nella riunione del 14 dicembre.

Leonardo ha dichiarato che non parteciperà al potenziale aumento di capitale di Hensoldt, ma ha confermato il suo impegno nel progetto di partnership.

Intesa Sanpaolo. Il 70% dei dipendenti della banca, per un totale di 28.500 impiegati full-time della governance e delle filiali in sperimentazione, ha richiesto l’abilitazione alla settimana corta e di questi, il 42% nel periodo marzo-settembre per un complessivo di 30.000 settimane.

Banca Sistema. Kruso Kapital società del gruppo che fa capo a Banca Sistema, ha avviato il processo di ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan, con la presentazione a Borsa Italiana della comunicazione di pre-ammissione.

Il marchio italiano di sneaker di lusso, Golden Goose ha scelto Bank of America, Mediobanca, JPMorgan e UBS come joint global coordinator per una possibile quotazione a Milano prevista nel 2024.
Ieri Zegna ha tenuto il suo secondo Capital Market Day.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati