X

Borsa 5 settembre: Telecom ed Enel salvano Piazza Affari ma il lusso crolla. Nvidia non corre più. Petrolio in ripresa

Imagoeconomica

I mercati finanziari restano in un cono d’ombra in questi giorni, offuscati dai timori di un rallentamento dell’economia Usa e della domanda cinese. Contribuiscono oggi al clima volatile nuovi dati sul lavoro americano e salgono al 50% circa le probabilità che la Fed tagli i tassi dello 0,5% a settembre, mentre si vedrà esattamente tra una settimana quale sarà l’azione della Bce, nella riunione del 12 settembre.

Intanto si normalizza la curva dei rendimenti dei governativi Usa.

Listini europei contrastati, Milano piatta. Soffre il lusso se Tiffany si rabbuia a Shanghai

I listini europei chiudono contrastati e Piazza Affari (+0,01%) si appiattisce nel finale, sorretta dalle utility ma zavorrata da una nuova emorragia sul lusso. A inquietare il settore a livello globale sarebbe l’indiscrezione di un pesante e possibile ridimensionamento di un negozio immagine (flagship ) di Tiffany a Shanghai. Una notizia che viene letta come un nuovo segnale di debolezza dei consumi cinesi.

Parigi è la piazza più debole, -0,92%, appesantita dall’andamento delle azioni delle sue belle firme. Intanto il presidente Emmanuel Macron ha finalmente conferito l’incarico per la formazione del nuovo governo, dopo mesi di consultazione e la lunga tregua olimpica. Il premier prescelto è Michel Barnier, ex negoziatore della Commissione europea per la Brexit e avrà il compito, non facile, di “formare un governo di coalizione al servizio del paese e dei francesi”.

Francoforte è praticamente incolore -0,06%, come i dati macro della Germania, che si annullano l’uno con l’altro. A luglio gli ordini alle fabbriche tedesche sono cresciuti del 2,9% su base mensile contro una stima degli analisti di un calo dell’1,6%, ma l’Istituto di ricerca Ifo, ha tagliato le stime sul PIL teutonico portando le sue previsioni di crescita per quest’anno a zero.

Nel resto d’Europa sale solo Madrid +0,58%, mentre Amsterdam perde lo 0,57% e Londra cede lo 0,35%.

Wall Street in calo, dopo mattina volatile

Wall Street si muove debole dopo qualche cambio di direzione nelle prime ore, con molti dati macro tra le mani degli investitori (meglio del previsto l’ISM servizi di agosto a 51,5).

Tra i titoli in controtendenza Tesla (+7%) è il migliore sullo S&P 500, con il produttore di auto elettriche deciso ad andare avanti, come programmato, con il lancio in Europa e Cina del suo servizio di guida assistita Full Self-Driving (Fsd). Nvidia ancora giù (-1,58%).

Sotto i riflettori è anche l’operazione di Verizon Communications, che sta acquisendo Frontier Communications, il più grande fornitore di servizi Internet in fibra pura negli Stati Uniti, in un accordo interamente in contanti del valore di 20 miliardi di dollari.

Buste paga ai minimi da tre anni negli Stati Uniti

Il tormentone su che cosa farà la Fed nella prossima riunione di politica monetaria (che terminerà il 18 di settembre) continua a nutrirsi questa settimana di una consistente mole di dati sul lavoro, che culminerà domani con il rapporto sull’occupazione di agosto del Bureau of Labor Statistics, il più completo e più seguito anche dalla banca centrale e che potrà alimentare nuove speculazioni sull’allentamento monetario.

Oggi a dare indicazioni è arrivato il report Adp sulle buste paga, elaborato in collaborazione con lo Stanford Digital Economy Lab. L’esito è che ad agosto i datori privati statunitensi hanno assunto il più basso numero di lavoratori degli ultimi 3 anni e mezzo, mentre i dati di luglio sono stati rivisti al ribasso. Gli occupati del settore privato sono aumentati di 99 mila (contro previsioni di 140 mila), crescita più bassa da gennaio 2021, dopo un aumento di 111.000 posti di lavoro a luglio. Le retribuzioni sono cresciute del 4,8% su base annua. Sono scese invece ai minimi delle ultime 14 settimane le nuove richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, calate di di cinquemila a 227.000 (seasonally adjusted) nella settimana terminata il 24 agosto, secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro; le attese erano per un dato a 229.000.

Dollaro piatto, oro oltre i 2500 dollari

Dopo questa sbornia di dati statunitensi il mercato valutario si muove con circospezione. L’euro-dollaro è piatto in area 1,108 e lo yen è in lieve calo.

Tra le materie prime rialza la testa il petrolio e i future di Brent (73,80 dollari al barile) e Wti (70,39 dollari) sono in progresso entrambi dell’1,5% circa.

Viaggia bene anche l’oro e lo spot gold si muove oltre i 2507 dollari, con un progresso intorno allo 0,5%.

Piazza Affari a galla con Tim, Erg ed Enel

Piazza Affari si tiene a galla oggi, nonostante la bomba d’acqua su Milano (e vari nubifragi nel centro-nord) grazie agli acquisti sulle utility, che vedono di buon occhio una stagione di tassi in allentamento dopo la lunga stretta delle banche centrali. Tra le blue chip migliori del giorno c’è un peso massimo come Enel, +1,64%, che beneficia tra l’altro di un recente report di Ubs e positiva sul titolo grazie a ‘utili solidi e a una forte realizzazione del piano’ da parte della società. Gli esperti confermano la raccomandazione ‘Buy’ sulle azioni Enel con target price a 8,25 euro. Il titolo ha guadagnato circa l’11% in un mese (dal 5 di agosto).

Bene in questa giornata anche Erg +1,5%, A2a +1,38%, Terna +1,01%, Snam +1,16%, Italgas +1,28%.

La maglia rosa del giorno va a Telecom, +1,88%.

Le banche risultano in ripresa guidate da Intesa +1%, mentre in un più ampio quadro di titoli finanziari sale Unipol +1,51%.

Trema invece il settore del lusso, che si allarga oltre i confini dell’abbigliamento. In fondo al listino Brunello Cucinelli -5,25%, seguita a ruota da Ferrari -2,35% e Moncler -2,19%. Reuters fa notare che nel lusso e nei dintorni soffrono anche i titoli legati alla nautica di alta gamma. Fuori dal paniere principale arretrano infatti pesantemente Sanlorenzo -6,58% e Italian Sea Group, -10,57%.

Tra le blue chip più deboli del giorno ci sono inoltre Stellantis -1,65% e Tenaris -1,54%.

Spread stabile e tassi in calo

Prosegue la fase positiva dei titoli di Stato della zona euro, che vanno di pari passo e lo spread di conseguenza rimane stabile. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund, entrambi di durata decennale, in prossimità della chiusura è oggi a 139 punti base, con tassi rispettivamente al 3,57% e 2,18%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati