Le borse europee chiudono oggi poco mosse, dopo aver tentato un rimbalzo in giornata, ma senza reggere su solide basi dopo l’avvio negativo di Wall Street. Restano alti i titoli di Stato, soprattutto negli Stati Uniti.
Piazza Affari mostra un timido risveglio e sale dello 0,2% a 27.490 punti base trascinata da Prysmian, 4,23%, premiata dagli acquisti per la presentazione del piano strategico al Capital Market Day a Napoli, con target al 2027 superiori alle stime degli analisti e con dividendi previsti in rialzo. Prese di beneficio invece su Mms -2,27% dopo il recente rally.
Nel resto d’Europa svettano Londra +0,53% e Madrid +0,59%, sono più meste Amsterdam +0,12%, Parigi +0,02% e Francoforte -0,2%.
Tra le materie prime il petrolio arretra ulteriormente, dopo il crollo di ieri: il future Brent, dicembre 2023, cede l’1,36% e tratta intorno a 8,46 dollari al barile. Va giù da alcune sedute anche il prezzo del gas, che oggi perde quasi il 6% ad Amsterdam, per un costo di 36,125 euro al Mwh.
Wall Street in ribasso a fine mattinata
Il clima è piuttosto freddo a Wall Street a fine mattinata (DJ -51%, Nasdaq -0,83%) a fronte di dati macro che, diversamente da quanto accaduto ieri, potrebbero offrire un supporto ai banchieri più aggressivi della Federal Reserve. Le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti, sono risultate inferiori alle attese e ai minimi dell’anno, mentre il deficit della bilancia commerciale è sceso ad agosto del 9,9%, ai minimi di quasi 3 anni. Maggiori indicazioni in chiave di politica monetaria potranno arrivare domani dal rapporto sull’occupazione di settembre.
T-Bond contrastati in attesa del rapporto sul lavoro; debole il dollaro
Il quadro odierno persa anche sui T-Bond, che mostrano prezzi contrastati e rendimenti ondivaghi. Il decennale, al momento, è in leggero ribasso a 4,71%, ma ben poco lontano dai massimi da 16 anni.
Sul mercato valutario il dollaro è debole nei confronti delle principale valute. Anche l’euro si apprezza moderatamente contro la divisa statunitense e cambia intorno a 1,053.
Piazza Affari, tonfo di Telecom nel giorno dell’incontro tra Vivendi e Tesoro
La maglia nera tra le blue chip va oggi a Telecom Italia, -2,69%, nel giorno dell’incontro a Roma tra i vertici di Vivendi e il Tesoro sulla questione della vendita della rete del gruppo tlc. La riunione è stata chiesta dal gruppo francese, primo azionista di Tim con circa il 24% del capitale, in vista del 15 ottobre, termine entro il quale il fondo statunitense Kkr dovrebbe presentare la sua proposta per rilevare Netco. Il piano prevede che anche il ministero dell’economia entri a far parte nella costituenda società della rete con una quota fino al 20% e con un investimento complessivo di circa 2,5 miliardi. A pesare sul titolo è anche la sforbiciata di Deutsche Bank che ha rivisto al ribasso il suo giudizio a ‘sell’ da ‘hold’, con un prezzo obiettivo ridotto a 0,23 da 0,3 euro.
Nel settore finanziario, insieme a Monte Paschi (-2,27%), è negativa Finecobank -2%, dopo i dati di settembre, con una raccolta netta complessiva di 446,7 milioni di euro in calo dai 648 milioni di agosto e dai 514,6 milioni dello stesso mese dell’anno scorso.
Bene invece Unicredit +1,35% e Banco Bpm +1,43%.
Nella parte alta del listino principale si mette in luce Saipem, +4,13%, che festeggia un contratto da oltre 4 miliardi di dollari. Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo delle risorse dei giacimenti di gas naturale Hail e Ghasha, situati al largo di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Nel settore petrolifero brilla anche Maire Tecnimont, +4,43%, per un altro contratto da 8,7 miliardi con l’emiratina Adnoc per l’impianto di trattamento onshore del progetto Hail e Ghasha con completamento previsto al 2028.
Rialzano la testa inoltre titoli penalizzati nelle scorse sedute come Erg +1,38%.
Spread più ampio, ma tassi più bassi
Si abbassano i rendimenti sul secondario, anche se lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata si allarga a 199 punti base. Il tasso del titolo italiano è indicato in chiusura a +4,87% (dal 4,89% di ieri), mentre quello del titolo tedesco a +2,88% (dal 4,94%).
Stamattina il ministro italiano dell’economia Giancarlo Giorgetti ha detto di aver incontrato le agenzie di rating “per dimostrare la credibilità e solidità del paese”.
Intanto il nuovo Btp Valore archivia un’altra giornata positiva, con richieste vicine ai 3 miliardi nella quarta giornata di collocamento (2,66 miliardi a mezz’ora dalla chiusura), con una raccolta complessiva sui quattro giorni superiore ai 15,5 miliardi di euro.