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Borsa 5 dicembre: dopo l’oro la speculazione punta sul Bitcoin. Il rally di Natale è già finito?

Le Borse si fanno prudenti ma comincia a prendere quota l’idea che la corsa ai rialzi sia finita mentre calano i rendimenti dei Btp – A Piazza Affari corre Pirelli, riparte il risiko su Mps

Borsa 5 dicembre: dopo l’oro la speculazione punta sul Bitcoin. Il rally di Natale è già finito?

La parola d’ordine è cautela. Dopo i forti rialzi della scorsa settimana i grandi operatori preferiscono attendere i dati della settimana, a partire dall’andamento del mercato del lavoro, prima di avviare nuove iniziative. Fanno però eccezione gli spunti sul Bitcoin balzato a quota 42 mila dollari. Ma cresce il conflitto tra produttori e consumatori alla Cop 28

Europa senza bussola, a Piazza Affari scatta Pirelli

In questo clima non stupisce, dopo una settimana di rialzi, la cautela dei mercati in apertura. Le borse dell’Europa hanno intorno alla parità, indice EuroStoxx invariato. Piazza Affari sale dello 0,15% a quota 29.958 punti trainata da Pirelli (+3,82%). Lunedì, I listini europei si sono mossi senza bussola e non hanno tratto grandi spunti nemmeno dall’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde a Parigi. In remoto perché la presidente è stata colpita dal Covid. Sul fronte societario da rilevare il tonfo di Nokia -5%; AT&T potrebbe rimuovere il gruppo finlandese dalla lista dei fornitori.

Ieri a Wall Street il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,8%. Solo un modestissimo calo per il Dow Jones -0,1%. Pesanti le grandi società del tech: indice Nyse Fang -1,3%.

I listini europei si sono mossi senza bussola e non hanno tratto grandi spunti nemmeno dall’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde a Parigi. In remoto perché la presidente è stata colpita dal Covid. 

Ancora in calo i rendimenti dei Btp 

Tra le note positive il calo dei rendimenti delle obbligazioni. Il Btp decennale scende al 4,10%. In frenata anche il Bund al 2,34%: Il cancelliere Olaf Scholz si è detto fiducioso che il Parlamento riuscirà a trovare una soluzione ai problemi di bilancio sollevati dalla sentenza della Corte Costituzionale. 

Il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, ha detto che i recenti dati sull’inflazione nella zona euro sono una buona notizia e “una sorpresa positiva”. L’inflazione della zona euro ha subito un forte rallentamento al 2,4% il mese scorso, ben al di sotto delle aspettative per il terzo mese consecutivo, alimentando le scommesse del mercato sul fatto che i tassi di interesse della Bce scenderanno molto più rapidamente di quanto previsto dall’istituto.

Lo spread  scende in apertura da 176 a 175 punti: grazie alle conferme sul rating italiano, e non solo, lo spread tra BTP e Bund si è ristretto per la settima settimana consecutiva (serie più lunga da luglio 2019). A inizio ottobre aveva sfiorato i 210 bp.

In rosso le Borse asiatiche

In rosso stamane il Nikkei di Tokyo -1,3% nel finale di seduta. L’indice Jibun Bank composito dei responsabili degli acquisti è stato di 49,6 in novembre, in calo rispetto al dato flash di 50,0 riportato all’inizio del mese. L’attività del settore dei servizi in Giappone è scesa a 50,8 a novembre, indicando la crescita più debole dal novembre 2022. 

Borse della Cina in flessione. L’indice Hang Seng di Hong Kong perde il 2,4%, lo Shanghai Composite l’1,6%. L’attività economica di Hong Kong è tornata in espansione per la prima volta in quattro mesi L’indice S&P dei responsabili degli acquisti della città è salito a 50,1, appena al di sopra della soglia dei 50 punti. 

L’indice Kospi della borsa di Seul perde lo 0,5%. L’inflazione in Corea del Sud è rallentata al 3,3% a novembre, sotto le aspettative e primo calo dopo tre mesi di accelerazione. 

Corre Mumbai, si ferma l’oro

È stata una seduta di assestamento per tutti i listini anche se non sono mancati alcuni spunti di rilievo come la fusione tra le compagnie aeree di Alaska e Hawaii. Da segnalare:

1) Il Sensex di Mumbay ha segnato il nuovo record storico con la prospettiva di una terza riconferma di Modi al governo; nello stesso tempo il CSI 300 cinese ha segnato nuovi minimi da febbraio 2019, a valle delle tante difficoltà incontrate nel corso dell’anno. E’ facile intuire che la liquidità dei grandi investitori stia affluendo sul primo mercato a scapito del secondo;

2) l’oro ha stornato pesantemente dal record storico segnato ieri mattina a 2.135 usd;

3) l’indice delle Commodity è scivolato sotto la soglia dei 100 usd per la prima volta da giugno;

5) Dollaro al quarto rialzo consecutivo. Dopo il sell off di novembre, gli acquisti di dollari sono tornati anche perché Powell è stato chiaro: l’ipotesi di un altro rialzo dei tassi non è da escludere del tutto se i numeri lo renderanno necessario. Il rendimento del Treasury Usa decennale è salito a 4,24% da 4,19%, minimo da agosto. Treasury biennale a 4,63% da 4,53%. Negli USA si entra in una fase tranquilla per quanto riguarda il mercato primario, se non per 213 mld di T-Bills, assimilabili però al mercato monetario.

Petrolio Poco mosso, gas ai minimi da due anni

Petrolio poco mosso da -1,1% di ieri. La disaffezione si spiega con l’incertezza sui tagli volontari della produzione da parte dell’OPEC+, le recrudescenze delle tensioni in Medio Oriente, i deboli dati economici dagli Stati Uniti, il rimbalzo del dollaro. 

In parallelo, i prezzi delle materie di base sono scivolati sui minimi da cinque mesi. Il Gas UE (Amsterdam) ieri è crollato in ribasso del -7,8% a 40,10 euro/mwh, intorno ai minimi degli ultimi due anni, una notizia formidabile per l’evoluzione dell’inflazione. E si vede l’effetto anche nelle tasche degli italiani: la bolletta del gas è scesa dell’1,3% per i consumi di novembre rispetto ad ottobre per la famiglia tipo in tutela.

Mps, si riparla di terzo polo. Critiche a Stellantis “serba”

Monte Paschi, Bper Banca: Il Corriere della Sera torna a parlare della possibilità di nascita di un terzo polo bancario in Italia, da realizzare intorno a Monte Paschi, Banca Popolare di Sondrio e Bper Banca. Quest’ultima, secondo il quotidiano, potrebbe essere interessata per le filiali di Mps e per le attività nella distribuzione di prodotti assicurativi.

Nel frattempo, continua a far discutere la decisione di Stellantis di scegliere la Serbia per produrre l’ultima Panda Elettrica. Lo stabilimento di Pomigliano continuerà a produrre la Panda, ha detto un portavoce, aggiungendo che se “l’evoluzione normativa e le condizioni competitive dello stabilimento lo consentiranno”, è intenzione del gruppo automobilistico continuare il suo ciclo di vita e sostenere lo stabilimento fino all’arrivo di un nuovo ciclo di vita dei modelli. “I tempi sono prematuri per fare ulteriori annunci”, dice.

Gli altri titoli sotto i riflettori:

  • Moncler:  RBC e Bernstein abbassano il target price.
  • Nexi: Morgan Stanley taglia il target price a 7,75 euro.
    Snam ha concluso l’acquisto da Bw Lng dell’impianto di rigassificazione galleggiante BW Singapore, destinato a Ravenna, per 367 milioni di euro.
  • Fila: L’Ipo da 12 miliardi di rupie della controllata indiana Doms inizierà mercoledì 13 dicembre e si chiuderà

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