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Borsa 5 agosto nella bufera: lunedì nero per Tokyo (-12,4%), i timori di una recessione fanno crollare l’Asia. Ansia per i listini europei e Usa

I mercati arretrano pesantemente, alla riapertura, e si preparano a una nuova ondata di volatilità per la paura che un forte rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti costringa la Fed a dover correre ai ripari troppo in fretta, recuperando terreno con rapidi tagli dei tassi. La svolta dopo che i deboli dati sull’occupazione americana hanno intaccato la fiducia in un ‘soft landing’

Borsa 5 agosto nella bufera: lunedì nero per Tokyo (-12,4%), i timori di una recessione fanno crollare l’Asia. Ansia per i listini europei e Usa

Apertura molto negativa stamane dei mercati. Tokyo a fine seduta è in profondo rosso, -12,4%, perdendo più di un quinto del suo valore dai massimi storici del mese scorso.

A favorire il crollo è stato l’aumento dei tassi ma ha pesato anche la crescita della disoccupazione Usa: a luglio negli Usa sono stati creati solamente 114 mila nuovi posti di lavoro, dato molto al di sotto delle aspettative, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, peggiore rilevazione dall’ottobre 2021. Dati che hanno trascinato in rosso le borse, timorose di un rischio recessione.

Lo yen si rafforza su dollaro a 144,3, un valore che non si vedeva da sette mesi. Il tasso di rendimento del bond governativo decennale è a 0,82%, dieci punti base in meno di venerdì scorso e minimo da aprile.

Crollano tutte le Borse asiatiche: Taiex di Taipei -8,35%. Kospi di Seul -8,78%. Variazioni molto negative, ma non così pesanti per l’indice S&P ASX200 di Sidney (-3%,7).

Vanno giù a picco anche i mercati azionari più esposti al tema dell’alta tecnologia: BSE Sensex di Mumbai -2% in avvio di seduta. L’Hang Seng di Hong Kong, -3,09%. Meno negativo il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen, -0,99%.

Borsa 5 agosto: anche l’Europa apre in rosso

Le Borse dell’Europa aprono in ribasso, future indice EuroStoxx50 -2%. Il FtseMib di Milano ha chiuso venerdì in ribasso del 2,6%, -5,3% la settimana.

In frenata anche l’Italia, A giugno la produzione industriale italiana ha fatto segnare un +0,5% rispetto a maggio, in flessione del 2,6% sull’anno scorso.

Sale così l’attesa per il taglio dei tassi. Il balzo della disoccupazione sui massimi dall’ottobre del 2021 ha innescato venerdì una nuova ondata di vendite sulle azioni. Nasdaq -2,4%, -3,3% la settimana, l’indice dei tech e dell’innovazione è arrivato a perdere più del 10% dagli ultimi massimi, è quindi entrato nell’area di correzione. S&P500 -1,8%, -2,8% la settimana. Indice Russell 2000 delle mid&small caps -3,5%, -6,7% la settimana.

Borsa 5 agosto: in arrivo due rotazioni

Di qui l’avvio di due rotazioni: la Grande Rotazione dall’azionario ai bond che va ad aggiungersi alla Piccola Rotazione che abbiamo iniziato a vedere in borsa e che va dai Magnifici Sette al resto del mercato. E’ probabile, secondo gli esperti, che nelle prossime settimane l’onere di provare la sua tenuta verrà richiesto più all’azionario che all’obbligazionario e più all’alta tecnologia che ai difensivi. Anche le incertezze geopolitiche vanno in questa direzione.

Usa, settimana decisiva per Kamala Harris

Oggi comincia una delle settimane decisive della campagna di Kamala Harris per le presidenziali Usa. Entro martedì dovrebbe decidere chi sarà il suo candidato vicepresidente, scrive Ap. Ieri Harris ha incontrato i principali contendenti al ruolo: il senatore dell’Arizona Mark Kelly, il governatore del Minnesota Tim Walz e quello della Pennsylvania Josh Shapiro.

Con Trump avremo politiche più favorevoli all’azionario, con la Harris all’obbligazionario. Con Trump avremo infatti deregulation, tagli di imposte per le aziende e dazi che favoriranno i produttori domestici. Utili più alti, dunque, ma una Fed che, come abbiamo visto tra il 2016 e il 2019, sarà molto riluttante a tagliare i tassi. Con la Harris avremo invece una maggiore tassazione sulle imprese e sulla finanza (buy back, capital gain) ma anche una Fed più disposta a tagliare.

Lo spettro dell’Iran aleggia sui mercati

Sui mercati aleggia il rischio nella rappresaglia iraniana contro Gerusalemme. Il mercato traduce l’incertezza in una maggiore propensione ad acquistare Treasuries e in una certa prudenza, in particolare in Europa.

L’indice Eurostoxx 50 (4.765) ha chiuso in ribasso del 2.4%, sui minimi da febbraio. Il FtseMib (32.857 punti) ha perso il 2,80%, peggior seduta da un mese e mezzo, sotto il peso della caduta delle banche. L’allarme di SocGen sull’evoluzione del margine di interesse ha destato qualche preoccupazione.

Settore tech in affanno

Altri segnali d’allarme. Berkshire Hathaway, la società di investimenti di Warren Buffett, ha ridotto a sorpresa di quasi il 50% la propria partecipazione in Apple, +1,3%, che rimane comunque la principale azienda nel portafoglio della holding. Le vendite totali di azioni hanno raggiunto i 75,5 miliardi di dollari, portando la liquidità a un record di 276,9 miliardi di dollari.

Amazon -10% I ricavi del trimestre sono saliti del 10% a 148 miliardi, e l’utile è più che raddoppiato a 13,5 miliardi. “Continuiamo a fare progressi su più fronti ma nessuno come l’accelerazione della crescita di Amazon Web Service”, ha precisato l’amministratore delegato Andy Jassy. La società prevede per il trimestre in corso ricavi per 154-168,5 miliardi e un utile operativo fra gli 11,5 e i 15 miliardi, sotto le attese.

Intel -28% ha annunciato un piano di taglio costi da 10 miliardi, il 15% dei dipendenti sarà tagliato, il dividendo non sarà pagato.

Stm -4,6%, cade sui minimi da due anni a valle delle pessime indicazioni in arrivo da Mobileye.

La Fed ha lasciato i tassi d’interesse invariati, ma ha aperto alla possibilità di un taglio a settembre. Nell’Eurozona, l’inflazione è tornata a salire a luglio passando al 2,6% dal 2,5% del mese precedente. l’indebolimento del quadro macroeconomico e, al contrario di quel che succedeva nel passato, prevale la lettura ordinaria: le cattive notizie in arrivo dall’economia sono cattive notizie anche per le borse.

Borsa 5 agosto: la minaccia delle tasse piega le banche

Sotto tiro banche, assicurazioni, energia, lusso. Una tassa sugli istituti di credito scatterebbe nel caso in cui le entrate fiscali fossero striminzite, ha scritto La Repubblica sabato, aggiungendo che il buco da coprire con un nuovo contributo di solidarietà sarebbe di circa 4 miliardi di euro. Le nuove indiscrezioni seguono la smentita arrivata venerdì da fonti dell’esecutivo. Palazzo Chigi non ha allo studio una norma sugli extraprofitti. Lo hanno riferito fonti di governo, definendo “prive di fondamento” le indiscrezioni di stampa circa l’ipotesi di una forma di prelievo sugli istituti di credito e le compagnie di assicurazione, ed eventualmente anche su altri settori come energia e lusso.

A2A: se le trattative esclusive con Ascopiave per la potenziale vendita di una parte della rete gas della utility lombarda arriveranno a una conclusione positiva, A2A confida di ottenere dalla transazione le risorse necessarie per coprire i costi dell’acquisizione di alcuni segmenti della rete elettrica Enel. Lo scrive Milano Finanza ricordano che A2A ha già emesso un bond ibrido per finanziare l’acquisizione da Enel.

Intesa Sanpaolo Morgan Stanely alza il target price a 4,80 euro.

Prysmian: Barclays alza il target price a 67 euro, Morgan Stanley lo porta a 71 dollari, da 69 dollari.

Tenaris: Morgan Stanley taglia il target price dell’AdR a 34 dollari.

Tim: l’Ad Pietro Labriola ha detto in un’intervista a Il Giornale di domenica che il closing della cessione di Sparkle e della quota in Inwit dovrebbe realizzarsi entro l’anno e che “in astratto” sia Iliad sia Poste Mobile sono “possibili opzioni” per un consolidamento.

Mondadori ha sottoscritto opzioni di put and call sul 10% di Adelphi con Josephine Calasso, detentrice di una partecipazione complessiva del 23,88%, esercitabili da maggio 2027 a un prezzo di esercizio che riflette un ‘equity value’ per il 100% di Adelphi di 50 milioni di euro.

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