Con gli Stati Uniti assenti per la festività dell’Indipendency Day, gli scambi potrebbero essere più contenuti. I futures comunque suggeriscono un lieve rialzo delle Borse europee. Wall Street ha macinato nuovi record ieri con Tesla che ha chiuso in rialzo del 6,5%. Ma tornano le preoccupazioni per le banche dopo il tonfo di First Fondation a causa delle sua esposizione elevata al settore immobiliare. Oggi atteso l’ok Ue sui dazi per le auto cinesi, ma allo studio ce ne sono altri che colpirebbero i rivenditori cinesi come Temu, AliExpress e Shein
Wall Street oggi chiusa per la festività. Ieri nuovi record. Timori per First Fondation
Ieri Wall Street ha registrato nuovi massimi sulla scia di una serie di dati economici deboli negli Stati Uniti, che hanno riportato sul tavolo l’idea di tagli dei tassi a settembre. Il settore dei servizi americano si è contratto al ritmo più veloce in quattro anni, mentre il mercato del lavoro ha visto ulteriori segnali di indebolimento. Ieri l’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,5%, nuovo record. Massimo della storia anche per il Nasdaq , +0,9%. Dow Jones -0,1%. Tesla ha chiuso in rialzo del 6,5% a 246 dollari, di poco sotto i livelli di inizio anno. Occhi su Apple dopo la notizia del suo ingresso nel consiglio di amministrazione di OpenAI, piazzando un suo uomo. Una mossa assolutamente impensabile, fino a qualche settimana fa, quando l’ex start up di San Francisco sembrava più che altro appannaggio di Microsoft. Invece Phil Schiller, responsabile dell’App Store di Apple ed ex capo del marketing, è pronto a far parte del board della società guidata da Sam Altman: per lui un ruolo da osservatore.
Occhi alle banche. Il titolo di First Foundation è crollato ieri del 24%, toccando il minimo da novembre, dopo che l’istituto di credito texano, con un enorme portafoglio di prestiti immobiliari multi familiari (rappresentavano quasi il 52% del portafoglio di 10,1 miliardi di dollari dell’istituto) ha annunciato a sorpresa un aumento di capitale da 228 milioni di dollari a causa delle sua esposizione elevata al settore immobiliare commerciale, in quanto gli aumenti dei tassi d’interesse della Fed e la diminuzione dell’occupazione fanno temere nuove insolvenze.
Ieri sono state rese note le minute della riunione della Federal Reserve dell’11 e 12 giugno in cui i funzionari hanno detto che la crescita Usa si sta gradualmente raffreddando, ma servono “ulteriori informazioni” prima di guadagnare la fiducia necessaria per un taglio dei tassi. D’altro canto, hanno aggiunto, se l’inflazione resterà stabile ad alti livelli o se dovesse aumentare, potrebbe esserci bisogno di alzare i tassi. In quella riunione, il Fomc decise di mantenere i tassi d’interesse al 5,25%-5,50%, livello a cui sono stati portati nel luglio dello scorso anno, il piu’ alto dal 2001. Il Treasury Note a dieci anni è sceso ieri al 4.35%, dal 4,43% del giorno prima, per effetto del pessimo dato sull’andamento dell’attività nel comparto dei servizi uscito ieri pomeriggio.
Oggi la borsa degli Stati Uniti è chiusa per la festività dell’Independence Day, mentre restano i dubbi circa la candidatura di Joe Biden alle prossime presidenziali.
India da record, salgono i tech cinesi
Buona parte delle borse dell’Asia Pacifico sono in rialzo stamattina sulla scia dei nuovi record a Wall Street. L’indice MSCI Asia-Pacifico ha toccato il suo punto più alto in oltre due anni, con i titoli tecnologici che hanno contribuito maggiormente al rally. L’indice Nikkei di Tokyo guadagna lo 0,5% a 40.800 punti, ad un soffio dal massimo storico toccato a marzo. L’indice TAIEX di Taipei, anche grazie al +3% di Taiwan Semiconductor Manufacturting, sale dell’1%. Kospi di Seul +0,7%. In avvio di seduta l’indice BSE Sensex di Mumbai guadagna lo 0,2% a 80.100 punti, nuovo massimo della storia. L’indice Hang Seng di Hong Kong è sulla parità. Si mettono in luce i grandi nomi del tech cinese come Tencent (+0,7%), Baidu (+1,7%), Alibaba (+1,7%). Salgono i titoli dei costruttori di auto elettriche, dopo che la Reuters ha riferito di una richiesta di cancellazione dei dazi sulle auto cinesi presentata dal’industria automobilistica tedesca all’UE. Shanghai Composite in lieve calo.
Lo yen tratta a 161,5 su dollari, in prossimità dei minimi dal 1986. Minimo storico anche contro l’euro. Le aziende giapponesi stanno vendendo debito in valuta estera come non capitava da anni, approfittando della robusta domanda di credito a livello globale. Bloomberg segnala che dal 1° aprile, data di inizio dell’anno fiscale giapponese, le aziende hanno collocato circa 24 miliardi di dollari di titoli, più di tre volte la cifra dell’anno precedente. Persistono le speculazioni secondo cui la Banca del Giappone inasprirà la politica monetaria solo gradualmente.
Oggi atteso l’ok Ue per i dazi sulle auto cinesi. Allo studio anche quelli su Temu, AliExpress e Shein
Atteso il via libera per i dazi sulle auto cinesi da parte della Commissione europea, ma l’Europa è divisa sulle misure: la Germania spinge per un negoziato dopo che ieri l’associazione dei costruttori automobilistici tedeschi (Vda) ha detto che i dazi danneggerebbero le case occidentali che esportano dalla Cina. L’Unione Europea sta lavorando anche a una legge che imponga dazi all’importazione di beni a basso costo acquistati da piattaforme online esterne al mercato europeo. Una mossa – anticipata dal Financial Times – che prenderebbe di mira soprattutto i rivenditori cinesi come Temu, AliExpress e Shein, autentici protagonisti di settori come l’eCommerce e il fast fashion grazie ai loro prodotti venduti a pochi euro. Attualmente in Europa le regole prevedono una soglia di 150 euro di esenzione dai dazi doganali per gli acquisti online, destinata a piccoli regali o pacchetti personali.
Borse oggi 4 luglio: che cosa seguire
I futures suggeriscono un’apertura in lieve rialzo delle borse europee, con il future indice EuroStoxx50 +0,6%. Ieri il Ftse Mib di Milano ha guadagnato l’1,1%. Gli scambi potrebbero essere più contenuti del solito oggi, per via della chiusura di Wall Street.
Il rendimento del Bund tedesco è al 2,58% e quello del BTP al 3,98%, scendo da 4,04%. Lo spread Italia-Germania è in discesa a 139 punti base. L’OAT francese decennale rende il 3,24% e il differenziale tra carta di debito tedesca e francese è sceso a 66 punti base. Euro in apprezzamento a 1,078, sull’aumento delle aspettative di un taglio dei tassi a settembre negli Stati Uniti. Petrolio di poco sopra i livelli di ieri. WTI a 83,3 dollari il barile. Brent a 87,2 dollari. Oro a 2.358 dollari l’oncia, ieri +1,1%.Bitcoin in calo a 59.000 dollari, in ribasso dell’1%, ieri -3,8%.
Germania. Diminuiscono a sorpresa gli ordinativi all’industria nel mese di maggio. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica, si è registrato un decremento degli ordinativi dell’1,6% su base mensile, mentre il consensus era per una salita dello 0,5%, dopo il -0,6% del mese precedente (dato rivisto da -0,2%). Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in calo del’8,6% contro il precedente -1,8%.
Occhi su Mps dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: per Siena ci vuole un’operazione industriale per creare il terzo polo bancario. Unipol è favorita per diventare il socio di riferimento del Monte. La strada può essere un’alleanza nella bancassicurazione danni al posto di Axa. L’istituto potrebbe, invece, internalizzare la joint venture nel Vita. Sul piatt c’è la dismissione del 26% della quota in mano ancora al Tesoro.
Leonardo ha siglato con la tedesca Rheinmetall un memorandum of understanding volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre, in particolare per lo sviluppo dei carri armati.
Comal – società attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, quotata all’Euronext Growth Milan – ha fissato i termini dell’aumento di capitale a pagamento per un importo massimo di 4,93 milioni di euro: verranno emesse 1.642.857 azioni Comal da offrire nel rapporto di una nuova azioni ogni 7 azioni possedute, al prezzo di sottoscrizione di 3 euro. Il prezzo di sottoscrizione delle azioni è stato determinato applicando uno sconto di circa il 10,7% rispetto al prezzo di riferimento di borsa il 3 luglio 2024 (3,41 euro). L’aumento di capitale avrà inizio lunedì 8 luglio 2024 e terminerà il 25 luglio
SolidWorld Group – società quotata all’Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle tecnologie digitali, della stampa 3D oltre che dell’additive manufacturing – ha comunicato che la controllata SolidWorld Middle East (con sede a Dubai) si è aggiudicata un ordine del valore complessivo di 800mila euro per la fornitura di due sistemi di progettazione e stampa 3D in ambiente industriale e tessile da installarsi ad Abu Dhabi. Il cliente è un importante ente statale degli Emirati Arabi Uniti. La fornitura è prevista per ottobre 2024. Questa commessa si aggiunge alle precedenti forniture aggiudicate a maggio all’interno del comparto biomedicale, sempre nella stessa area geografica.
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