L’oro e le materie prime mettono a segno nuovi rialzi. Il rally coinvolge il petrolio, ma anche il rame ai massimi da tredici mesi. È la conferma che il Toro ha ripreso a correre, travolgendo i non pochi ostacoli. Tra questi spiccano i problemi logistici dopo il terremoto di Taiwan, ma ciò non ha impedito di chiudere il mese con il segno più nonostante l’ennesima giornata calda sul fronte geopolitico. Da rilevare. Da notare la scelta della ONG World Central Kitchen di inviare tre navi cariche di aiuti a Gaza dopo la perdita di tre navi affondate il giorno prima.
Un piccolo segnale di buon senso accompagna la ripresa di Wall Street dopo l’uscita degli ultimi dati sul settore dei servizi. L’indice Ism Servizi di marzo è stato pari a 51,4, sotto il dato precedente di 52,6, e sotto le attese di 52,8. La debolezza del dato rinforza le speranze sui possibili tagli dei tassi da parte della Fed. A favorire l’ottimismo è il rimbalzo del Giappone +1.5%. Chiuse per festività le piazze cinesi.
Mercati asiatici in crescita: Tokyo e Seul in rialzo
“Le grandi economie – si legge in un report di Jp Morgan – sono orientate alla fiducia. Tokyo ha così raccolto il testimone del rialzo, con l’indice che ha varcato quota 40 mila. Tokyo Electric guadagna il 10% dopo aver comunicato di non aver riscontrato alcun problema nel funzionamento della centrale nucleare di Fukushima: nel mare circostante l’area dove si trovano i due impianti di Dai-chi e Dai-ni, si è registrato un terremoto di magnitudo 6, nessuna segnalazione di onde anomale è arrivata. Salgono nel listino giapponese le compagnie minerarie, Sumitono Metal Mining +5,8%, Mitsubishi Materials +5,5%, in sintonia con la risalita dei prezzi delle materie prime. L’indice Bloomberg Commodity è alla quarta seduta consecutiva di rialzo a 102,2, sui massimi degli ultimi quattro mesi.
L’indice Kospi del mercato azionario di Seul guadagna l’1%. Sk Hynix e Samsung salgono dopo che Taiwan Semiconductor Manufacturing ha fermato alcuni suoi impianti di produzione di chip di memoria a seguito del terremoto della scorsa notte. Il Bse Sensex di Mumbai apre in rialzo dello 0,3%.
Anche l’Europa si adegua al clima Toro. Positivi i future EuroStoxx50 (+0,1).
La borsa degli Stati Uniti si è mossa poco. S&P500 +0,1%. Nasdaq +0,2%.
Powell (Fed) frena sul taglio dei tassi
Il lavoro della Fed per ridurre l’inflazione “non è ancora finito. Abbiamo bisogno di maggiore fiducia” nella traiettoria di calo dei prezzi prima di tagliare i tassi di interesse. Jerome Powell è cauto sulle prossime mosse della banca centrale e non scopre le sue carte, prendendosi il tempo necessario per decidere. “Data la forza dell’economia e i progressi finora fatti sull’inflazione, abbiamo tempo per farci guidare nelle nostre decisioni dai dati economici in arrivo. Se l’economia evolve come ci attendiamo, la maggior parte dei membri della Fed riterrà probabilmente appropriato ridurre il costo del denaro a un certo punto quest’anno”, ha detto Powell intervenendo a un evento a Stanford.
I sondaggi segnalano un forte margine di vantaggio per Donald Trump negli Usa.
In questo clima propenso al business, trova spazio la netta vittoria di Bob Iger confermato alla guida di Walt Disney. Prende inoltre slancio la fusione tra Paramount e Skydance.
I rendimenti dei Treasury Note decennali si attestano al 4,36% dopo essere arrivati fino al 4,43%. La lettura di marzo dell’indice Ism non manifatturiero, insieme alle dichiarazioni di Jerome Powell, hanno riavvicinato a giugno le attese sul primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
Euro in recupero; petrolio e oro ai massimi
Il Bund si posiziona al 2,39%. Il Btp al 3,84%.
Euro-dollaro in ripresa dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici negli Stati Uniti a 1,083.
Petrolio in rialzo, sui massimi da fine novembre 2023 all’indomani della riunione online dell’Opec+. Wti a 86 dollari il barile, +0,4%. Brent a 89,7 dollari.
Altri record dell’oro, stamattina a 2.297 dollari l’oncia, +0,1%.
Bitcoin a 66.400 dollari.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo. Future EuroStoxx50 +0,1. Ieri l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,45%.
Record a valanga su tutti gli assets:
- Ferrari: Barclays taglia il giudizio a Equalweight.
- Enel: Goldman Sachs aggiusta il target price a 8,65 euro, era 8,70 euro.
- Pirelli: Morgan Stanley aumenta il target price a 6,10 euro.