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Borsa 31 luglio: a Wall Street il calo dei tech non è finito, luglio sarà il mese peggiore. Dopo Microsoft, occhi sui conti di Meta

Luglio si avvia ad essere il mese della rotazione per il settore del tech Usa. Per l’indice Bloomberg dei Magnifici 7 dovrebbe essere il mese peggiore da un anno con una perdita provvisoria intorno al 4 per cento

Borsa 31 luglio: a Wall Street il calo dei tech non è finito, luglio sarà il mese peggiore. Dopo Microsoft, occhi sui conti di Meta

A Wall Street, in attesa della raffica di trimestrali in agenda e dell’esito del meeting della Fed, i titoli Tech continuano a perdere terreno e gli analisti dicono che il calo non è ancora finito. In Europa brilla tutto il settore bancario, trainato dalle ottime performace delle italiane. In Giappone la Boj alza i tassi

A Wall Street il calo dei tech non è finito

Wall Street è in attesa dei conti delle Big Tech e l’esito del vertice della Fed. Mentre oggi sarà il turno di Meta, ieri è stato Microsoft a catalizzare l’attenzione. La società, che ha reso noti i dati dopo la chiusra delle contrattazioni, ha registrato nel suo quarto trimestre un aumento del 10% degli utili e un fatturato di 64,7 miliardi di dollari, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Il titolo, sceso fino a -7% nel dopo borsa, ora tratta a -3%. Eppure Il colosso del software ha chiuso il quarto trimestre e con ricavi in rialzo del 15% a 64,73 miliardi di dollari, sopra le attese degli analisti che scommettevano su 64,52 miliardi. L’utile netto è aumentato del 10% a 22,0 miliardi. I ricavi della divisione Cloud sono risultati pari a 36,8 miliardi, meno dei 36,84 miliardi previsti dal mercato. L’intero indice tecnologico Nasdaq, già sotto pressione da settimane, ieri ha chiuso in calo dell’1,3 per cento.

Sale Advanced Micro Devices +7% Il produttore di chip ha fornito previsioni di fatturato ottimistiche, sottolineando che i suoi nuovi processori per l’intelligenza artificiale stanno incrementando la crescita. Anche i risultati del secondo trimestre sono stati superiori alle previsioni e l’azienda ha alzato le sue previsioni per i cosiddetti acceleratori di intelligenza artificiale (chip utilizzati per sviluppare modelli di intelligenza artificiale).

Non basta questa nota di ottimismo a riportare il buonumore. “La nostra visione generale è ancora favorevole alla rotazione e prevediamo che i titoli ciclici, value e a piccola capitalizzazione continueranno ad avere un andamento positivo su base relativa e assoluta”, anche se potrebbe verificarsi un breve trading “sell the news” dopo la Fed, ha scritto Adam Crisafulli di Vital Knowledge in una nota. “Ci sono ancora molte persone che aspettano di uscire “dai grandi titoli tecnologici”. Luglio si avvia ad essere il mese della rotazione. Per l’indice Bloomberg dei Magnifici 7 dovrebbe essere il mese peggiore da un anno con una perdita provvisoria intorno a -4%. Occorre precisare che la perdita da metà luglio in poi è stata del -13%. Per l’indice Russell 2000 dovrebbe essere il mese migliore del 2024 con un provvisorio +10%. L’attesa di un taglio dei tassi dovrebbe favorire un ulteriore allargamento del rally dei settori che hanno perso terreno nell’ultimo anno. La nostra visione è ancora favorevole alla rotazione. Prevediamo che i titoli ciclici, value e a piccola capitalizzazione continueranno ad avere un andamento positivo o comunque migliore di quello dei Big Tech, che hanno bisogno di altro tempo per consolidare.

Banca del Giappone alza i tassi

La Banca del Giappone ha alzato il suo tasso di interesse di riferimento e ha presentato un piano di riduzione degli acquisti di obbligazioni, sottolineando la sua determinazione a normalizzare la politica monetaria. Il tasso di riferimento sale a circa lo 0,25%. Con queste misure, il governatore Kazuo Ueda ha dimostrato la sua volontà di procedere alla normalizzazione dopo anni in cui la banca ha perseguito una politica ultra-interventista sull’economia. L’indice Pmi manifatturiero cinese è rimasto negativo nel mese di luglio, scendendo di 0,1 punti a 49,4. Anche l’indice parallelo per il settore dei servizi è sceso di 0,3 punti, pur rimanendo in territorio positivo a 50,2.

In Europa domina il settore bancario, trainato dalle italiane

Le banche europee prendono il largo grazie a una stagione delle trimestrali mediamente eccellente. L’indice Stoxx Banks ieri ha toccato un livello che non si vedeva da nove anni. La performance del 2024 cresce a +22%, miglior risultato a livello settoriale. Gran parte del merito del rally è da imputare alle banche italiane. L’indice Ftse It. Banks è salito ai massimi dal 2011, ampliando la performance del 2024 a +46,50%. Al secondo posto, molto distanziato c’è il Farmaceutico (+15,5%). L’indice Stoxx 600 è fermo a +7,4%. L’indice FtseMib è fermo a +12%.

In attesa dei grandi nomi del web, Piazza Affari si consola con i conti strepitosi delle banche di casa nostra. Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo semestre dell’anno con utili per 4,8 miliardi di euro, in crescita del 12,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il ceo Carlo Messina ha definito “Il miglior semestre degli ultimi diciassette anni”. Il secondo trimestre, in particolare, si distingue con un utile di 2,47 miliardi di euro, superando i 2,3 miliardi attesi. L’istituto prevede un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro per il 2024 e il 2025, e ha annunciato un aumento del dividendo per azione, migliorando significativamente le sue previsioni precedenti.

Da segnalare: oggi usciranno i conti di Meta, Ubs, Hsbc, Boeing, Lufthansa, Telecom Italia, e Mediobanca.

Tra gennaio e giugno Poste Italiane ha registrato ricavi per 6,2 miliardi e un utile sopra al miliardo, in aumento del 14,3%.

Nel secondo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo dell’Italia è cresciuto dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,9% su base tendenziale.

La compagnia petrolifera britannica Bp ha registrato un utile netto di 2,1 miliardi di dollari nel primo semestre dell’anno, con un calo del 78,7% rispetto allo scorso anno (Cnbc). Airbus ha chiuso il primo semestre con un calo degli utili del 46% a 825 milioni di euro, a causa di un onere di quasi 1 miliardo di euro nelle sue attività spaziali (La Stampa).

Continua a salire l’oro

Oro a 2.426 dollari, in lieve apprezzamento dal +1% di ieri: il mese si sta per chiudere con un rialzo del 4%. L’impennata dei prezzi dell’oro sta frenando la domanda di applicazioni tradizionali come la gioielleria e l’odontoiatria, ma l’appetito vorace degli investitori asiatici sta più che compensando gli altri cali. Il forte acquisto di lingotti fisici nel mercato over-the-counter, in particolare da parte dei family office asiatici, ha aiutato la domanda di oro a registrare il miglior secondo trimestre nei dati che risalgono ad almeno 25 anni fa, secondo il World Gold Council.

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