X

Borsa 30 ottobre: la guerra dilaga ma il petrolio scende. A Piazza Affari, Stellantis e Tim sotto i riflettori

Imagoeconomica

Scendono i prezzi nel petrolio nonostante Israele abbia ormai dato il via alla fase 2 dell’operazione su Gaza: i mercati ritengono che, al di là dei proclami bellicosi, il rischio dell’allargamento del conflitto sia per ora limitato.

L’attenzione si sposta così sulle prossime mosse delle banche centrali e del Tesoro Usa, tutt’altro che scontate. La Fed, con ogni probabilità, giovedì non toccherà i tassi ma oggi Washington annuncerà l’ammontare delle prossime aste del Tesoro necessarie per finanziare il deficit crescente: facile prevedere che, a fronte di un rosso che supererà il tetto di 1.850.000 miliardi di dollari, Janet Yellen dovrà autorizzare emissioni in crescita rispetto ai 1.007.000 miliardi che hanno fatto schizzare all’insù i rendimenti reali dei titoli di Stato Usa con un impatto che si è esteso all’area euro.

L’Italia passa l’esame di DBRS in attesa di Moody’s

Sembrava scontato, ma è comunque una buona notizia. L’agenzia di rating Dbrs ha deciso venerdì sera di confermare il rating al debito italiano citando, a conferma della pagella il ricorso al Pnrr ma anche le decisioni prudenti della manovra.

Nelle prossime settimane pubblicheranno il loro verdetto sul rating sovrano italiano anche Fitch (‘BBB’, stabile) e Moody’s il cui rating è a un passo da junk. In quest’ultimo caso, gli economisti si aspettano un peggioramento dell’outlook, ma non un taglio del rating.

Il nostro FTSEMIB (27.287) ha chiuso la settimana con un bilancio invariato e si mantiene sopra il primo supporto a 27mila punti.

Anche l’apertura di oggi segnala calma piatta (in attesa della tempesta, forse).

Spread a 197 punti in attesa dell’inflazione

In un avvio di settimana denso di dati macro, l’attenzione dei mercati si concentra sulle trimestrali dell’Eurozona: Sotto i riflettori Stellantis in vista dei conti di domani. L’azienda ha raggiunto nel week end l’accordo preliminare con i sindacati Uaw.

Affollato il calendario delle medium e small cap. Sono in programma i conti di Amplifon, Lottomatica; Piaggio e Technogym.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future dell’indice EuroStoxx50 -0,1%. Alle 9 esce il dato sull’inflazione in Spagna, alle 10 il Pil della Germania del terzo trimestre.

Domani sarà il turno di Eurozona, Italia e Francia. Oggi sarà resa nota anche la prima stima del Pil nel terzo trimestre per Germania e Canada; domani toccherà a Italia, Francia ed Eurozona. Si è chiusa una settimana di rimbalzi diffusi per i bond governativi con guadagni che vanno dallo 0,5% (Treasury e Bund decennali) allo 0,90% (Btp decennale). Si riparte oggi con i Bund decennale a 2,83%. Btp a 4,79%. Spread a 197.

Euro poco mosso a 1,056.

Future piatti, l’indice globale ai livelli di marzo

I mercati azionari sono reduci da una settimana complicata.

Le borse rimangono condizionate dalle forti turbolenze geopolitiche e dal timore che i tassi elevati possano presto o tardi impattare sui profitti aziendali. L’indice MSCI World ha perso complessivamente il -2,5%, scivolando sui livelli di marzo. Il guadagno da inizio anno si è ridimensionato a +5%. Meno grave la perdita settimanale dell’indice MSCI Emerging Markets (-0,6%), grazie al rimbalzo della Cina. Da inizio anno -3,80%.

Auto in prima fila, aspettando Apple

Per quanto riguarda le piazze americane, al punto di vista grafico, S&P500 (4.117) e Nasdaq (12.643) si stanno pericolosamente avvicinando alle soglie chiave che sorreggono l’uptrend di fondo posizionate verso 4mila e 12.600 punti.

L’appuntamento clou della settimana saranno i conti di Apple, test decisivo anche per i rapporti con la Cina del colosso hi tech.

Sotto i riflettori oggi l’accordo tra Stellantis e i sindacati dell’auto che ricalca i termini dell’intesa tra raggiunta con Ford. Resta aperta la partita con Gm.

Dollaro quasi invariato oggi e nella settimana passata. La FED il primo novembre dovrebbe mantenere i tassi invariati prendendosi il tempo necessario per valutare l’impatto sull’economia provocato dalla lunga serie di rialzi applicata nei mesi passati.

Asia Pacifico stamattina tra ribasso e rialzo. Nikkei di Tokyo -1,2%. Hang Seng di Hong Kong -0,4%. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,4%, Kospi di Seul +0,2%. Ha aperto in lieve rialzo il mercato azionario dell’India.

Frena il greggio in attesa della FED

Petrolio: brent sotto i 90 dollari , dal +3% di venerdì quando si era temuta una pericolosa escalation del conflitto in Israele. Per il momento tutto resta tristemente circoscritto alla striscia di Gaza. L’invasione di terra era ormai data per scontata. Gli investitori hanno adottato una certa cautela in vista della riunione della Fed e dei dati sulla produzione cinese previsti questa settimana, annullando il supporto derivante dalle tensioni in Medio Oriente.

Arriva una nuova Ferrari, il piano alternativo per Tim

Non solo Stellantis che, comunque, non ha chiuso l’intesa con i sindacati del Canada (8.200 dipendenti). Nella scuderia Exor si mette in lune anche la Rossa. Ferrari ha presentato una nuova super autovettura da oltre cinque milioni di euro di prezzo. La Ferrari 499P dovrebbe avere un impatto positivo sulla marginalità.

Reazione dei mercati all’esito dell’assemblea di Mediobanca. La lista di candidati stilata dal Cda uscente, che prevede la conferma dell’AD Alberto Nagel e del presidente Renato Pagliaro per un altro mandato, ha ottenuto sabato quasi il 53% dei voti presenti in assemblea, battendo la lista presentata dal primo azionista Delfin.

Telecom Italia: Merlyn Advisors, investment firm londinese, e un ex manager di Tim, Stefano Siragusa, hanno presentato un piano alternativo a quello di Kkr – che prevede la cessione della rete fissa – secondo una lettera indirizzata al Cda di cui Reuters ha preso visione. Nel confermare, su richiesta di Consob, di aver ricevuto la proposta di Merlyn Advisor, Tim ha comunicato che sottoporrà il documento al Cda del 3 novembre una volta verificata la quota in capo al fondo. Il gruppo ha comunque ribadito il lavoro in corso sul progetto NetCo. L’esecutivo, hanno riferito sabato fonti di Palazzo Chigi, ha rispedito al mittente il piano alternativo per Tim come “estraneo alle intenzioni del governo” il quale ha “preso altre decisioni che contemplano un altro piano”. La proposta di Kkr è “l’unica … alla quale l’esecutivo partecipa con il … ruolo strategico e i poteri speciali riconosciuti al governo” dalle regole Ue.

Eni: Israele ha assegnato 12 licenze a sei società – tra cui Eni – per l’esplorazione di gas naturale al largo della costa mediterranea del Paese, con l’obiettivo di creare maggiore concorrenza e diversificare i fornitori.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati