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BORSA 30 DICEMBRE – I mercati sperano di chiudere in rialzo un anno da dimenticare

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Un pur modesto aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione (225 mila unità, ovvero 9.000 in più) è stata la scintilla che ha consentito ai mercati Usa di mettere a segno un robusto rialzo, seppur tra scambi sottili. Ne hanno approfittato i Big della tecnologia, i più bastonati nell’anno orribile per le superstar del listino. A partire da Tesla +7,8% dopo che Elon Musk, rivolgendosi ai dipendenti, ha esortato a “non dar retta alle follie delle Borse”. Detto da lui fa un certo effetto.

Il rimbalzo è proseguito stanotte sui listini asiatici. Più cauti i futures sulle piazze europee e su Wall Street, entrambi in lieve ribasso.  Ma gli investitori sembrano più ottimisti dopo che i dati macro statunitensi di ieri hanno mostrato che la politica monetaria aggressiva della Federal Reserve sta attenuando le pressioni inflazionistiche, anche se persistono le preoccupazioni per i casi di COVID in Cina: i leader cinesi però si dicono pronti ad intensificare le misure politiche emonetarie per attutire l’impatto su imprese e consumatori.

L’Asia chiude con il segno più un anno nero

Il Nikkei giapponese sale dello 0,10%, indice S&P/ASX 200 australiano +0,5%. L’indice cinese delle blue chip CSI 300 chiude a + 0,7%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è in rialzo dello 0,6%%.

Ma il bilancio dell’anno è amaro: l’indice MSCI Asia-Pacifico, oggi + 0,7% è destinato a chiudere l’anno in calo del -19%, è la peggiore performance dal 2008.

Rialzano la testa i Big del Nasdaq

Ancor più amaro il consuntivo di fine anno dei mercati Usa, che ieri hanno comunque vissuto la miglior seduta di dicembre: il Nasdaq ha guadagnato il +2,6%, migliorando così seppur di poco il calo del 2022 (-67%). S&P500 +1,75%, mentre il Dow Jones +1,05% celebra lo scampato pericolo: solo -8,5% da gennaio, grazie all’appeal degli alti dividendi.

E’ stato il giorno della rivincita per Netflix +5%, Nvidia +4% e Meta +4%, Apple +2,9% si risolleva dai minimi. Si consola anche Amazon +2,8% che nel corso dell’anno ha dimezzato il valore di mercato.

Milano +12%, si rafforza il Btp

L’effetto Wall Street si è sentito anche sulle piazze europee: Milano +1,20% ha chiuso in crescendo, Francoforte +1,05% in linea con l’Eurostoxx 50.

Più significativo l’impatto dei dati USA sul mercato obbligazionario e sulle valute. Il Bund tedesco scende a 2,44% di rendimento,  il BTP decennale al 4,49%. Il Treasury Note a dieci anni è a 3,83%. 

Il cross euro dollaro è in discesa a 1,065. Il dollaro USA è sulla buona strada per portare a termine la sua migliore performance annuale in sette anni. L’indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto alle sei principali valute del globo, è piatto, ma ha guadagnato quasi il +9% nel corso dell’anno.

La maglia nera tocca alla sterlina -11% da gennaio rispetto al dollaro, la peggior performance dal 2016, quando il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea.

Oro vincente, Bitcoin negli abissi

Tra i pochi investimenti vincenti del 2022 c’è l’oro poco sopra i1.800 dollari, +2,4%, a dicembre dopo +8,3% di novembre. Da inizio 2022 il bilancio è invariato se espresso in dollari, ma sale a +6,2% se espresso in euro.

Tra i tanti dati negativi spicca quello del Bitcoin trattato a 16,450 dollari: Dopo tre anni consecutivi di rendimenti stellari, il 2022 si sta per chiudere con un catastrofico -65%, condito da scandali e fallimenti. 

Gas +2%, il Brent si ferma a 84 dollari

Petrolio in rialzo. il Brent trattato a 83,9 dollari al barile chiude l’anno a +6%, molto lontano dalle previsioni, causa la mancata ripresa della Cina.

Il Gas Naturale sul circuito europeo è rimbalzato del +2%, allontanandosi dai minimi degli ultimi dieci mesi. Grazie all’accordo sul price cap e alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, il bilancio del 2022 è intorno a +22%. A fine agosto il prezzo risultava quadruplicato rispetto a inizio gennaio.

Cala la bolletta elettrica, fumata nera per Telecom Alitalia

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha annunciato che in Italia, nei primi tre mesi del 2023, il prezzo dell’elettricità in bolletta scenderà del 19,5%.

Pochi spunti oggi per Piazza Affari. A tener banco potrebbe essere ancora Tim ieri in grande spolvero +2,93% dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni: “Confermo che questo governo si dà l’obiettivo duplice di assumere il controllo della rete, per una questione strategica, e di lavorare per mantenere i livelli occupazionali. Tutto il resto lo lasciamo alla dinamica libera del mercato”. Nessuna nuova, dinque. 

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