Condividi

Borsa 30 agosto: il calo dell’inflazione spinge i listini azionari europei. Milano ancora sugli scudi. Scende il petrolio

La discesa dei prezzi oltre le attese sia in Italia che in tutta l’Eurozona ha dato nuovo sprint alle Borse, tra le quali quella di Piazza Affari è la migliore nel Vecchio continente. Al Nasdaq solo un rimbalzino per Nvidia

Borsa 30 agosto: il calo dell’inflazione spinge i listini azionari europei. Milano ancora sugli scudi. Scende il petrolio

Agosto ha portato nuovi record sui mercati europei e statunitensi, che oggi hanno dovuto però fare i conti con l’andamento dell’inflazione e con altri dati macro sulle due sponde dell’Atlantico. Resta la convinzione che Fed e Bce il mese prossimo taglieranno i tassi d’interesse, ma si riduce l’ottimismo sull’allentamento di Jerome Powell. Nonostante qualche tentennamento comunque i listini chiudono il quarto mese consecutivo di guadagni.

Piazza Affari è la più brillante e mostra un rialzo dello 0,53%, a 34.372 punti base, grazie alla buona performance delle banche, che ormai hanno prezzato la possibilità di un altro taglio per 25 punti base da parte della Bce tra poche settimane.

È più cauta Madrid +0,4%, mentre Francoforte e Londra si sono appiattite dopo l’avvio di Wall Street. Parigi cede lo 0,13% e Amsterdam perde lo 0,55%.

Pesano le vendite sui titoli petroliferi, con il greggio in rosso.

Wall Street incerta, vola però Intel

L’andamento è incerto a Wall Street, con il Nasdaq in progresso +0,26%, dopo le perdite di ieri a seguito del calo di Nvidia e dei conti trimestrali del colosso dei microchip per l’Ia, mai abbastanza brillanti per il mercato. Al momento il titolo recupera un modesto 0,42%.

Il Dow Jones perde lo 0,24%, dopo aver toccato nel corso degli scambi della vigilia un nuovo massimo storico.

Tra i titoli più effervescenti c’è Intel, +9,19%, in seguito alla notizia che l’azienda sta esplorando opzioni che potrebbero includere una fusione o una scissione.

Crolla l’inflazione nella zona euro; nelle attese il dato Pce Usa

Buone notizie dal fronte dell’inflazione arrivano soprattutto nella zona euro, dove il dato preliminare in agosto è sceso al minimo degli ultimi tre anni, al 2,2% dal 2,6% precedente, rafforzando le probabilità di una nuova sforbiciata per 25 punti base nella riunione della Banca centrale europea di settembre.

Negli Usa il dato Pce appare in linea con le attese, +2,5% annuo in linea con il rialzo di giugno e le previsioni. Ha accelerato leggermente su base mensile la spesa per i consumi a +0,5% da +0,3%. Il quadro, unitamente al dato migliore sul pil visto ieri (+3%), consolida le possibilità che la Fed tagli i tassi dello 0,25% per la prima volta nella prossima riunione e mette in ombra l’opzione di un taglio dello 0,5%. Scendono così i prezzi dei T-Bond.

Dollaro in ripresa; petrolio in rosso

Il quadro macroeconomico e le attese sul comportamento della Fed alimentano una ripresa del dollaro, che tratta in rialzo dello 0,58% contro lo yen a 145,81 (l’inflazione giapponese è risultata leggermente superiore alle attese).

L’euro cede lo 0,16% contro il biglietto verde, per un cambio in area 1,106.

Un dollaro più forte penalizza l’oro, che si mantiene comunque ben oltre i 2500 dollari l’oncia (2.505,12), mentre soffre il petrolio. Il contratto ottobre del greggio texano arretra del 2,56% a 73,97 dollari al barile; il future Brent di novembre cede il 2,07%, per un prezzo di 77,19 dollari al barile.

Piazza Affari, titoli finanziari in spolvero e petroliferi in calo

Il listino di Piazza Affari vede oggi i titoli finanziari sulle vette più alte. A guidare le blue chip è la Banca popolare di Sondrio con un progresso del 2,72%. Bene anche Bper +2,43%, Azimut +1,79%, Banco Bpm +1,56%, Unicredit +1,29%.

Nella top ten ci sono inoltre titoli industriali come Iveco + 1,97% e Interpump +1,48%. Mantiene una buona intonazione Telecom +1,4%.

I ribassi sono modesti e prendono le mosse da Diasorin -1,56% e Amplifon -1,35%.

Sono deboli anche i titoli oil come Saipem -0,78% ed Eni -0,89%.

Fuori dal paniere principale si conferma in denaro la Juventus +8,64%, premiata dagli acquisti in scia alle notizie di calciomercato e al sorteggio della nuova Champions League

Spread in leggero rialzo. Occupazione record in Italia a luglio

Si chiude una seduta moderatamente negativa sul secondario, dove lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata sale a 143 punti base, con un tasso del titolo italiano al 3,69%.

Dall’agenda macro oggi è uscito però un ottimo dato sul tasso di occupazione nel Belpaese, che a luglio ha raggiunto il livello record del 62,3%. Secondo il resoconto Istat su base mensile la crescita dell’occupazione ha segnato +56mila unità; su base annua +490mila unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 6,5%, (-0,4 punti) su base mensile, quello giovanile al 20,8% (-0,6 punti) . Si tratta del livello più basso da marzo 2008 (quando si attestò al 6,4%).

Commenta