I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee dovrebbero iniziare l’ultima seduta della settimana con rialzi frazionali visti i futures sullo Eurostoxx 50 che si muovono leggermente positivi (+0,2%), dopo la seduta positiva di Wall Street. Apple nel premarket guadagna il 6% dopo dati migliori delle attese e mega bayback. A Milano occhi sui conti di Intesa SanPaolo
Seduta positiva a Wall Street, con gli investitori che digeriscono il nulla di fatto sui tassi della Federal Reserve e le parole del presidente Jerome Powell, che ha rilevato la mancanza di miglioramenti nei recenti dati sull’inflazione e suggerendo di non aver fretta di avviare la svolta. Wall Street chiude con il Dow Jones che sale dello 0,85% a 38.226,45 punti, il Nasdaq che avanza dell’1,51% a 15.840,96 punti e lo S&P 500 che mette a segno un progresso dello 0,91% a 5.064,22 punti. Gli investitori erano in attesa dei dati di Apple resi noti dopo la chiusra delle contrattazioni.
Apple ha riportato un calo dei profitti e di ricavi nel suo secondo trimestre fiscale, la quinta flessione negli ultimi sei periodi a causa di appannamenti nelle vendite del su prodotto di punta iPhone e della concorrenza di nuovi prodotti cinesi. Il declino è stato tuttavia inferiore alle attese e l’amministratore delegato Tim Cook ha dichiarato a Reuters che la società prevede un ritorno seppur modesto alla crescita delle vendite a partire dal trimestre in corso e poi grazie a investimenti in funzionalità di intelligenza. La società ha anche annunciato un mega buyback fino a 110 miliardi di dollari e i vertici di Apple hanno proposto la distribuzione di un dividendo trimestrale di 0,25 dollari per azione in contanti. Nel premarket il titolo quota oggi in rialzo del 6%. Nel dettaglio Apple ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio 2023/2024 con ricavi per 90,75 miliardi di dollari, in flessione del 4% rispetto ai 94,84 miliardi ottenuti nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente, ma sopra le attese degli analisti che avevano indicato un giro d’affari di circa 90 miliardi. I ricavi da servizi sono cresciuti da 20,91 miliardi a 23,87 miliardi di dollari, mentre le vendite di iPhone sono scese da 51,33 miliardi a 45,96 miliardi di dollari. Apple ha terminato il trimestre con un utile netto di 23,64 miliardi di dollari, rispetto ai 24,16 miliardi del 2° trimestre del 2022/2023. Tuttavia, l’utile per azione è salito da 1,52 dollari a 1,53 dollari; il dato è stato superiore al consensus degli analisti (1,5 dollari).
Alla Borsa di Hong Kong la sequenza positiva più lunga dal 2018
Hong Kong infila la striscia positiva di sedute più lunga dal 2018 a oggi. L’indice di riferimento Hang Seng è salito fino al 2,2%, per la nona sessione consecutiva di guadagni. I giganti tecnologici cinesi Alibaba Group Holding e Tencent Holdings sono stati tra i principali artefici del rialzo all’Hang Seng
Nelle ultime settimane gli indici di riferimento della piazza finanziaria sono entrati tutti in territorio rialzista, con denaro cinese e fondi globali attratti dalle valutazioni a buon mercato, dalla posizione politica favorevole di Pechino e dall’aggancio della valuta della città al dollaro. Chiuse per festività le piazze di Tokyo e della Cina continentale.
Corre lo yen dello 0,5% circa sul dollaro a 152,89 su sospetto intervento del governo a rafforzare la valuta giapponese ai minimi da 34 anni, mentre il T bond Usa decennale vede il rendimento al 4,58% in leggero calo e i futures sul Nasdaq salgono dello 0,6%.
S&P vede in Europa debito a rischio balza a 80 miliardi di euro. Pesa Altice France
Il numero di società europee con rating “CCC+” o inferiore si è assestato a 48 unità alla fine del primo trimestre del 2024, in calo rispetto alle 51 unità di fine 2023 e pari alla media quinquennale. Lo si legge in un report di S&P Global Ratings. L’Europa è l’unica regione in cui il numero di default da inizio anno è superiore al conteggio da inizio anno al 2023. I default nella regione rimangono ai livelli più alti dal 2008.
Il debito in essere dei crediti rischiosi europei è aumentato del 45% a 80,1 miliardi di euro rispetto ai 55,1 miliardi di euro dell’inizio del 2024, principalmente a causa del declassamento della società di telecomunicazioni francese Altice France S.A. a “CCC+”. La sola Altice France ha aggiunto quasi 23,8 miliardi di euro al debito totale dei crediti rischiosi.
Che cosa seguire oggi
Giornata densa di dati macro, dalla disoccupazione in Italia ed Europa, a quella Usa, fino all’aggiornamento sulle buste paga. La Banca centrale norvegese rende nota la sua decisione sui tassi
Intesa Sanpaolo pubblica i conti del primo trimestre 2024 il 3 maggio nel primo pomeriggio, la prima banca fra quelle quotate a Piazza Affari. Gli analisti prevedono una forte crescita del margine di interesse (NII) dovuto ai tassi alti che probabilmente compensano l’aumento delle spese operative, scrivono gli analisti di Bloomberg Intelligence Unit.
Fitch si pronuncerà sul rating (BBB, outlook stabile) dell’Italia. L’ultima a esprimersi è stata Dbrs che ha lasciato il rating invariato a BBB (high) con un trend stabile. Lo spread Btp-Bund stamane si colloca a 131 punti, in leggero rialzo. Ieri l’Ocse ha indicato il per il Pil dell’Italia unn+0,7% per il 2024, sotto le stime del governo che invece lo vede a +1%. Ieri il ministero dell’Economia ha comunicato che il mese scorso il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 18.100 milioni, a fronte di un fabbisogno che l’anno scorso, aprile 2023, era stato di 11.798 milioni.
Oggi si conoscerà il tasso minimo garantito nuovo BTp Valore, il quarto della serie avviata lo scorso giugno, proseguita ad ottobre e rilanciata due mesi fa con il terzo. La struttura di fondo del “BTp Valore 4” è già nota e ricalca il prodotto collocato a marzo: durata 6 anni, cedole crescenti (distribuite trimestralmente, quindi quattro stacchi all’anno) con il meccanismo “step-up” di 3+3 anni. Con un premio fedeltà dello 0,8% (quindi 0,133% annuo) che verrà incassato solo da chi lo acquisterà in sede di collocamento (dal 6 al 10 maggio) e lo manterrà in portafoglio fino alla naturale scadenza. Via XX settembre ha finora raccolto dai piccoli risparmiatori (a cui il prodotto è rivolto) 53,7 miliardi di euro.
Un anno dopo il suo insediamento al vertice, l’ad di Enel Flavio Cattaneo, porterà al voto dell’assemblea degli azionisti, fissata per il 23 maggio 2024 la proposta di un buyback per un massimo di 500 milioni di azioni, pari al 4,92% circa del capitale, con un esborso fino a due miliardi di euro. Il piano di riacquisto di azioni proprie figura al terzo punto all’ordine del giorno («Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie»), e partirà una volta revocato il precedente, che scadrebbe il 10 novembre 2024.
Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, ha finalizzato l’acquisizione di Kairos Partners SGR, a seguito del completamento dell’iter autorizzativo e in particolare del ricevimento del nulla-osta da Banca d’Italia. La società acquisita sarà consolidata da Anima con decorrenza maggio 2024.
Tim ha aumentato a 5,5 miliardi di euro da 5 miliardi precedentemente annunciati il valore nominale complessivo dell’offerta di scambio bond lanciata nell’ambito dell’operazione di cessione degli asset di rete fissa (Netco) a Kkr. Il gruppo di tlc e Oracle hanno avviato una collaborazione strategica con l’obiettivo di rispondere alla crescente domanda di servizi cloud da parte delle imprese e della pubblica amministrazione.
Plenitude (ex Eni gas e luce) ha chiuso il 2023 con un risultato operativo adjusted di 515 milioni di euro e un utile netto adjusted di 220 milioni di euro, entrambi in aumento di circa il 50% rispetto al 2022. I risultati ottenuti sono stati guidati dal buon andamento del settore retail e dall’aumento della capacità rinnovabile installata e relative produzioni, confermando il valore generato dal modello di business integrato della società, che nei prossimi anni vedrà un sempre maggior contributo anche dal settore della mobilità elettrica. All’incremento del risultato operativo si sono contrapposti maggiori oneri finanziari, per l’aumento sia dell’indebitamento che dei tassi, maggiori oneri netti su partecipazioni, connessi al peggioramento dei risultati conseguiti dalle partecipate valutate ad equity, e maggiori imposte sul reddito in conseguenza del miglior risultato.
Il gruppo assicurativo francese AXA ha chiuso il primo trimestre del 2024 con con premi lordi e altri ricavi in crescita del 6% a 34 miliardi di euro. I premi P&C Commercial lines sono stati in crescita del 7% a 12,1 miliardi di euro, i premi P&C Personal lines in crescita del 6% a 6,4 miliardi di euro, i premi Life and Health in crescita del 6% a 13,8 miliardi di euro. Il Solvency II ratio si è assestato al 229%, in aumento di 2 punti rispetto al FY23. Separatamente, AXA ha annunciato che AXA e Athora hanno concordato di risolvere di comune accordo l’accordo di vendita relativo all’acquisto di un portafoglio chiuso vita e pensioni da AXA Germania, inizialmente comunicato il 14 luglio 2022. AXA manterrà questo portafoglio, che è ben capitalizzato e duration matched, nonché le entrate associate. Si prevede che la risoluzione non avrà alcun impatto sugli obiettivi finanziari annunciati dal Gruppo nell’ambito del suo nuovo piano strategico “Unlock the Future”.
Stellantis resta sotto i riflettori, dopo la forte correzione subita nelle precedenti due sedute. Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di aprile 2024 in Italia sono state immatricolate 135.353 vetture, in aumento del 7,52% rispetto alle 125.884 dello stesso periodo dello scorso anno. Nei primi quattro mesi del 2024 le immatricolazioni in Italia sono cresciute del 6,1% a circa 587mila vetture.
In leggero calo, invece, le vendite di Stellantis. Ad aprile 2024 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a circa 42,5mila unità, in flessione dell’1% rispetto alle circa 43mila vetture vendute ad aprile 2023. Di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis si è attestata al 31,3%.
Cnh Industrial ha tagliato le previsioni di utile per il 2024, condizionata dal rallentamento della domanda per i propri trattori e attrezzature per l’agricoltura in quanto gli altalenanti ricavi dai raccolti e l’aumento dei costi dei prestiti frenano gli investimenti nel settore. Per Cnh, le vendite di mezzi agricoli, che rappresentano quasi il 75% dei ricavi totali, sono scese del 14% a 3,37 miliardi di dollari nel primo trimestre, mentre i ricavi nel segmento Construction, che di solito rappresentano circa il 16% delle vendite, hanno registrato un calo dell’11% a 758 milioni di dollari. Cnh prevede ora per l’intero anno un utile adjusted compreso tra 1,45 e 1,55 dollari per azione, rispetto al range precedentemente stimato di 1,50-1,60 dollari per azione. Il gruppo si aspetta inoltre un calo dell’11-15% delle vendite del segmento agricolo per il 2024, più marcato rispetto al calo dell’8%-12% previsto in precedenza.
Ferrari aumenterà in maniera contenuta il numero delle auto prodotte, puntando piuttosto su una crescita della redditività. “Continueremo a essere coerenti con la nostra strategia: una crescita contenuta dei volumi e non sara’ fatta aumentando i volumi dei modelli ma entrando in nuovi segmenti”, ha spiegato Enrico Galliera, chief marketing e commercial officer di Ferrari, a margine della presentazione della nuova Ferrari 12Cilindri.
Risanamento, società attiva nel settore immobiliare italiano con attività di sviluppo e trading quotata all’Euronext Milan, ha chiuso il primo trimestre 2024 con un valore della produzione di 516mila euro, in crescita rispetto ai 314mila euro ottenuti nei primi tre mesi dello scorso anno. Il risultato finale è stato negativo per 2,39 milioni di euro, rispetto al rosso di 7,52 milioni contabilizzato nel 1° trimestre 2023. A fine marzo 2024 la posizione finanziaria netta era positiva per 42,24 milioni di euro, rispetto ai 50,24 milioni di inizio anno. Sempre a fine marzo il patrimonio immobiliare era iscritto a bilancio per 102,71 milioni di euro, dai 102,35 milioni di inizio anno. Il management di Risanamento prevede che l’esercizio 2024 possa registrare un risultato negativo ma coerente con quello dell’esercizio 2023.
Societe Generale ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi pari a 6,6 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al primo trimestre 2023 (-0,4%), trainati dalle ottime performance di Global Banking e Investor Solutions, Private Banking e International Retail Banking, dall’aumento dei ricavi e del margine di interesse in Francia rispetto al quarto trimestre 2023, nonostante il passaggio dai depositi a vista al risparmio remunerato, la stabilizzazione dei margini e la normalizzazione dei risultati delle vendite di auto usate ad Ayvens.