Prosegue a Wall Street la fase di assestamento in attesa dei dati sull’inflazione. L’Asia si adegua, in Europa si distingue la Borsa di Francoforte: l’indice Dax +0.8% si è portato su nuovi massimi storici grazie alla spinta di tre big: Infineon +4%, Basf +3% e Bayer +2%. L’’indice Eurostoxx 600, si è spinto per la prima volta nella storia a quota 500 punti, mentre l’Eurostoxx 50 delle principali blue chip, si è portato sui massimi dal 2000.
In Usa Il dato più importante della settimana, quello del deflattore Pce, verrà annunciato alle 14.30. Ieri sera, intanto, due membri votanti della Fed, Raphael W. Bostic e John C. Williams, hanno ribadito la linea attendista della Fed: di cali dei tassi non si parlerà prima dell’estate o addirittura per tutto il 2024.
Ieri sera il Congresso degli Stati Uniti ha raggiunto l’accordo per evitare lo shutdown, cioè il blocco dell’attività di governo. I leader della Camera e del Senato Usa hanno raggiunto un’intesa bipartisan per evitare un parziale blocco a partire da domani. L’intesa su una legge di bilancio ponte non riguarda la manovra per la sicurezza nazionale che contiene i nuovi fondi ad Ucraina, Israele e per la sicurezza dei confini. L’intesa su una legge di bilancio temporanea sarà votata nelle prossime ore e dovrebbe essere approvata da entrambe le Camere.
Nell’attesa Wall Street ha vissuto una seduta senza direzione precisa. Nasdaq -0,6%. S&P500 -0,2%.
Inflazione Usa prevista in calo; bene Beyond Meat, crolla Novavax
Si prevede un ulteriore rallentamento dell’inflazione in gennaio a +2,4% da +2,6% di dicembre. Sarebbe il ritmo più basso da due anni. Atteso in frenata anche il dato “core” a +2,8% da +2,9%. È bene sottolineare che entrambi i dati resterebbero comunque sopra il target del +2% fissato dalla Fed, dando sostegno alle tesi di coloro che sostengono la necessità di mantenere un atteggiamento rigoroso. L’andamento degli swap segnala che la Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse solo di 75 punti base quest’anno, molto meno delle attese di fine 2023. L’ipotesi di un primo taglio a marzo è ormai tramontata definitivamente.
Da segnalare a Wall Street il balzo del 60% di Beyond Meat, la società della carne sintetica. Al contrario crollo Novavax -30%. La società biotecnologica Usa focalizzata sui vaccini ha chiuso il 2023 con ricavi totali pari a 984 milioni di dollari, in calo rispetto ai 2 miliardi del 2022.
Asia poco mossa
Le borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso in calo nel finale di seduta. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,2%. Nikkei di Tokyo -0,1%. In calo dello 0,6% i listini dell’India, della Malesia e della Thailandia. In controtendenza il Kospi di Seul +1%.
Hang Seng di Hong Kong -1,1%: il governo della città ha annunciato la cancellazione immediata delle misure di contenimento della domanda di alloggi, un provvedimento che dovrebbe contribuire a ridare forza al mercato. In aggiunta, il Segretario alle Finanze di Hong Kong, Paul Chan, ha anticipato l’arrivo di più fondi aggiuntivi a sostegno del turismo e l’avvio di una riflessione sulla normativa dei prestiti immobiliari. A Hong Kong, i prezzi delle case sono scesi sui minimi degli ultimi sette anni.
Corre lo yen sull’onda delle dichiarazioni di Hajime Takata che ha detto che è in vista il cambio di rotta della politica monetaria.
Per la prima volta da mesi si manifesta una certa stanchezza sui titoli più gettonati. I “magnifici sette” sono rimasti quasi al palo. L’indice Fang Plus ha chiuso con un modesto -0,7%, dopo aver accumulato un guadagno del +15,0% da inizio anno. Nvidia, la stella dell’intelligenza artificiale ha chiuso ieri a -1,3%, ma +57% da inizio anno.
Milano vicino ai massimi, Btp Valore sfiora record di emissione
Il nostro Fste Mib (+0,40%, 32.747) resta a meno di un punto percentuale dai massimi degli ultimi 15 anni. L’andamento delle ultime sedute è in parte condizionato dalla reazione alle trimestrali. Le ultime di ieri sera/stamattina riguardano Moncler, Poste Italiane, Prysmian e Saipem. I risultati e l’outlook sono buoni e dovrebbero provocare una reazione positiva del mercato.
Le borse dell’Europa aprono in positivo, fatta eccezione per Amsterdam e Madrid. L’inflazione in Eurozona dovrebbe diminuire ancora, ma la BCE ha bisogno di più dati prima di iniziare a tagliare i tassi di interesse, ha detto il vicepresidente della Bce Luis de Guindos.
Rendimento Treasury decennale a 4,28%. Bund 2,46%. Btp 3,89%. Spread Btp/Bund a 142 punti base, sui minimi da due anni.
La raccolta ordini del Btp Valore sfiora 14,7 miliardi in tre giorni, in corsa per battere la precedente emissione. Nel terzo giorno, ordini per 3,6 miliardi, 131.708 contratti, richiesta media in calo a 27.359 euro.
Petrolio brent e Wti poco mosso a 83,60 dollari. Nessuna reazione palpabile al dato sulle scorte di greggio statunitensi maggiore del previsto, che ha consolidato le preoccupazioni per il rallentamento della domanda. Lo stock Usa è aumentato per la quinta settimana consecutiva, di 4,2 milioni di barili, a quota 447,2 milioni, nella settimana terminata il 23 febbraio, ha detto l’EIA, rispetto alle aspettative degli analisti in un sondaggio Reuters per un aumento di 2,7 milioni di barili.
Oro sui prezzi di ieri a 2.032 dollari.
Bitcoin alla sesta seduta di rialzo, a 62.300 dollari, da 57.300 dollari di ieri.
A Milano brillano le trimestrali le trimestrali: Saipem, Poste e Prysmian
Saipem ha chiuso il quarto trimestre del 2024 con risultati superiori alle aspettative grazie al segmento offshore constructions. ebitda rettificato pari a 286 milioni di euro circa cinquanta in più delle stime del consensus. Il risultato netto, pari a cento milioni di euro, è il quadruplo delle aspettative. Molto sopra le attese anche le indicazioni sul 2024. L’anno dovrebbe chiudersi con 1,3 miliardi di euro di ebitda, su ricavi compresi tra 12,7 e 13,3 miliardi di euro.
Prysmian archivia il 2023 con un ebitda adjusted in crescita del 9,4% a 1,628 miliardi di euro, con margini in miglioramento al 10,6% rispetto al 9,3% nel 2022. Secondo una nota, l’utile netto di gruppo si attesta a 529 milioni, in aumento del 5% rispetto al 2022, con free cash flow a 724 milioni, in crescita del 29,5%. I ricavi ammontano a 15,354 miliardi, registrando una variazione organica leggermente negativa (-1,1%) rispetto al 2022.
Il Cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo relativo all’esercizio 2023 di 0,70 euro per azione (+16,7% rispetto a 0,60 distribuito l’anno scorso). Per l’anno in corso la società stima un ebitda adjusted nell’intervallo 1,575-1,675 miliardi; un free cash flow a 675–775 milioni e la riduzione delle emissioni di gas serra Scope 1&2 del 36% e Scope 3 del 13% rispetto al 2019
Moncler ha chiuso il 2023 con ricavi vicini ai tre miliardi di euro, +17% anno su anno, con un ebit di 894 milioni, pari a un ebit margin del 30% – in linea con il 29,8% del 2022 –, un risultato netto di 612 milioni e oltre 1 miliardo di cassa netta. I dati sono meglio delle attese, sia sulla parte alta che su quella bassa del conto economico. Nel corso della conference call, la società ha detto che in questa prima parte del 2024 il canale delle vendite al dettaglio sta dando risultati soddisfacenti in tutte le regioni. Ogni area ha mantenuto lo slancio registrato nel quarto trimestre.
Stellantis Il governo italiano continua a dialogare con produttori automobilistici esteri, inclusa Tesla, interessati ai mercati europei con l’obiettivo di mantenere una massa critica di produzione nel Paese che Stellantis da sola non può sostenere. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso aggiungendo che i riscontri delle interlocuzioni sono “positivi”, anche se la prudenza è necessaria visto che il processo è ancora in corso.