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Borsa 29 agosto: Nvidia ancora in rosso ma in rialzo le altre Magnifiche Sei del Big Tech. Piazza Affari oltre quota 34 mila

La buona ma non buonissima trimestrale di Nvidia penalizza il titolo, al contrario del resto dell’hi tech Usa, sostenuto anche dalla crescita del Pil. In Europa la Germania registra il calo dell’inflazione ma in Borsa Milano fa meglio. L’oro riprende a correre

Borsa 29 agosto: Nvidia ancora in rosso ma in rialzo le altre Magnifiche Sei del Big Tech. Piazza Affari oltre quota 34 mila

Seduta positiva per le Borse europee che si rafforzano nel pomeriggio, spinte dalla revisione al rialzo del Pil Usa che sostiene anche i listini americani nonostante il nuovo tonfo di Nvidia che cede oltre il 3% del suo valore. Gli occhi dei mercati si spostano ora sui dati sui prezzi nell’Eurozona e negli Stati Uniti, in uscita venerdì 30 agosto, che saranno fondamentali per confermare il taglio ai tassi d’interesse da parte di Bce e Fed programmato per settembre.

Borsa: chiusura in rialzo per l’Europa

A sostenere le Borse europee c’è anche l’indicatore del sentiment economico (Esi) che, secondo la Commissione europea, è salito sia nell’Ue (+0,4 punti a 96,9) sia nell’area dell’euro (+0,6 punti a 96,6 da 95,8 di luglio).

Ed è grazie a tutti questi fattori che Francoforte tocca un nuovo massimo storico a quota 18,901 punti e archivia la seduta con un rialzo dello 0,62% dopo il calo dell’inflazione. Fa ancora meglio Amsterdam che a fine giornata segna +1,3%. Guadagna lo 0,72% Parigi, mentre Madrid si limita a +0,85%. Performance convincente anche per Piazza Affari che, sostenuta da petroliferi e tecnologici, chiude la giornata con un bel +0,92% a 34.192 punti.

Pil Usa rivisto al rialzo: sale Wall Street, ma cade Nvidia

L’economia Usa è cresciuta più del previsto nel secondo trimestre, in base alla seconda revisione del Pil pubblicata dal Dipartimento del Commercio. Il Pil è cresciuto a un tasso annualizzato del 3%, rispetto al dato rivisto del 2,8%. La crescita della spesa per i consumi delle famiglie è stata rivista al 2,9% rispetto alla stima iniziale del 2,3%. L’indicatore sottostante della dinamica dei prezzi Pce è stato rivisto al 2,8%, rispetto alla prima lettura, entrambe pari al 2,9%. Il numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione, nella settimana terminata il 17 agosto, è diminuito di 2.000 unità a 231.000 (seasonally adjusted), contro attese per 230.000. 

In questo contesto, il Dow Jones guadagna lo 0,66%, lo S&P 500 lo 0,7%. Sull’azionario scivola ancora il titolo Nvidia, che cede il 3,6% nonostante l’ottima trimestrale. A zavorrare il titolo sono però il rallentamento della crescita rispetto al ritmo sostenuto dell’ultimo anno, soprattutto nel confronto con il trimestre precedente, e le stime sul terzo trimestre che non hanno completamente convinto gli esperti.

Salgono però le altre big tech trascinando il Nasdaq (+1,1%): Apple (+2,57%), Microsoft (+2,3%), Google (+1,5%), Amazon (+1,58%), Meta (+1,3%). Guadagna mezzo punto percentuale Berkshire Hathaway, che consolida dunque la propria capitalizzazione superiore a 1.000 miliardi di euro che mercoledì ha portato la società di Warren Buffett ad entrare nel fantomatico club del trilione

Piazza Affari sale con tech e petroliferi

Tornando a Milano, il miglior titolo di giornata è Tenaris (+5,49%), seguita a distanza da Stmicroelectronics (+2,97%) e Interpump (+2,14%), Ferrari (1,85%), Campari (+1,7%) e Saipem (+1,5%). 

Acquisti su Stellantis (+1,05%) nonostante il calo delle immatricolazioni in Europa segnalato da Acea

Occhi su Brunello Cucinelli (-0,34%), che dopo aver aperto in rialzo, chiude la seduta con il segno meno dopo i conti semestrali presentati alla vigilia. 

Le prese di beneficio si abbattono su Telecom Italia (-1,34%), maglia nera dopo gli acquisti dei giorni precedenti. Male le utility con Hera (-1,09%), Italgas (-0,79%), A2a (-0,58%), Terna (-0,67%) e Snam (-0,67%). 

Sale il dollaro dopo il Pil Usa, in rialzo oro e petrolio  

Sul valutario il dollaro guadagna terreno dopo la revisione al rialzo del PIL Usa. Il cambio con l’euro viaggia a quota 1,066 da 1,112 di mercoledì. 


Tra le materie prime, torna a salire l’oro con il contratto spot a 2.517 dollari l’oncia (+0,54%), contro il record di 2.531,60 toccato la settimana scorsa. In forte rialzo anche il petrolio: Il Brent è a 80,32 dollari al barile (+2,12%), il Wti a 76,44 dollari (+2,44%).

Sul secondario, lo spread è in leggero calo a 141 punti dai 142 di ieri. Stabile al 3,64% il rendimento del Btp decennale benchmark.

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