I mercati finanziari proseguono la settimana a passo lento con gli investitori che preferiscono non sbilanciarsi troppo prima di giovedì, quando si terrà la riunione dell’Opec+ e usciranno i dati sull’inflazione in Europa e negli Usa. I listini europei chiudono così poco mossi, registrando qualche piccolo miglioramento dopo che Wall Street è passata in territorio positivo a fine mattinata.
Europa contrastata, Milano positiva con quarta rata PNRR
Piazza Affari archivia la seduta in lieve rialzo, +0,12%, 29.376 punti base, incoraggiata dal via libera preliminare di Bruxelles al pagamento della quarta tranche del Pnrr per 16,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti.
Francoforte sale dello 0,18% e Madrid dello 0,69%, mentre Londra è piatta. Le vendite sul lusso zavorrano invece Parigi (-0,21%), dopo che gli analisti di Hsbc hanno sforbiciato i prezzi obiettivo dei titoli del settore. Amsterdam cede lo 0,37%.
Nessuna spinta particolare agli acquisti è arrivata dalla timida ripresa della fiducia dei consumatori in Francia e Germania, mentre si avvicina il Natale. Nella prima economia del blocco il sentiment resta molto basso.
Wall Street in rialzo dopo il pieno di acquisti durante i saldi
A New York salgono DJ +0,49%, S&P 500 +0,38% e Nasdaq +0,43% e tra i titoli brillano Boeing +1,5%, 3M Company +1,36%, Nike +1,26%, Microsoft +0,66%, Walmart +0,62%. I saldi del weekend e quelli di ieri, durante il Cyber Monday, hanno portato una bella mole di acquisti, che si sono portati a livelli record anche se fatti a rate. Il bilancio del Black Friday è stato invece deludente per Londra.
Sulla piazza statunitense sono in ripresa inoltre le Ipo, come quella della società di fast fashion Shein, nata in Cina e con sede a Singapore e che ha presentato domanda per un’offerta pubblica iniziale che potrebbe aver luogo il prossimo anno.
Petrolio tonico in vista della riunione Opec+
Il petrolio si apprezza mentre si avvicina la riunione del cartello dei produttori e dei suoi alleati, che potrebbe riservare sorprese in termini di tagli per il prossimo anno.
Al momento il Brent si apprezza dell’1,8% a 81,4 dollari al barile, mentre il Wti guadagna oltre il 2% e tratta intorno a 76,5 dollari al barile.
I rincari sul petrolio hanno inciso pesantemente sull’inflazione negli ultimi anni e restano un elemento critico nella lotta alla corsa dei prezzi, anche se nei mesi recenti i valori sono scesi del 20% circa.
Dal fronte delle banche centrali i futures della Fed stimano tagli dei tassi fino a 85 punti base circa il prossimo anno, a partire da giugno e alcune delle principali banche si aspettano anche di più, ma dalla Bce le dichiarazioni restano piuttosto aggressive e anche oggi il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha ribadito che Eurotower potrebbe alzare nuovamente i tassi d’interesse se le prospettive dell’inflazione dovessero peggiorare. Inoltre, la banca centrale non dovrebbe avere fretta di allentare la politica monetaria dopo la serie di rialzi dei tassi più rapida mai registrata.
In questo contesto l’euro tratta sempre più vicino a 1,1 contro dollaro, mentre l’oro spot consolida i guadagni messi a segno fin qui in area 2030 dollari l’oncia.
Piazza Affari, Inwit al comando
In Piazza Affari al comando delle blue chip oggi c’è Inwit, con un progresso del 3,52%.
L’industria si apprezza con Iveco +2,56%, Cnh +1,44%, Leonardo +1,14%, mentre il nuovo decreto-legge Energia approvato ieri dal cdm e che pone fine al mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas offre sostegno ad alcune utility che potrebbero raggiungere nuova clientela.
Nella top ten del giorno figurano Erg +1,55%, A2a +1,04%. Tra i titoli petroliferi il migliore è Eni +1,12% e il peggiore Saipem -1,35%.
I titoli finanziari sono in evidenza con Banca Mps +1,15%, Intesa +0,94% e Poste +0,68%, ma prevale il rosso su Bper -1,18% e Unipol -1,17%.
La maglia nera del giorno va a Diasorin -2,78%, che il mese prossimo terrà l’Investor day con la presentazione del piano industriale. Pesa sulla società di diagnostica la fine dell’era Covid e il taglio delle stime 2024-2025 da parte di Equita, nonché quello del prezzo obiettivo a 104 euro. Il titolo è inoltre uscito dalla selezione ‘Best Pick’ del broker che ha ridotto il peso nel portafoglio principale di 50 punti base.
Vendite su Campari -2,11%, Amplifon -1,43%, Moncler -1,13%.
Spread e tassi poco mossi
I movimenti sono stati modesti sul secondario. Lo spread tra decennale italiano e tedesco si allarga leggermente a 176 punti base (+0,99%), con tassi che restano poco mossi, rispettivamente a +4,24% e +2,49%.