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Borsa 28 luglio pomeriggio: Wall Street corre dopo l’inflazione, a Milano bene Azimut e Stellantis, giù Erg e Cnh

Imagoeconomica

Dopo la corsa di ieri, le Borse europee decidono di prendersi una pausa in vista del primo, vero weekend vacanziero e chiudono la settimana all’insegna della cautela in una giornata in cui ad attirare l’attenzione di tutti sono ancora l’inflazione e le trimestrali.

Inflazione giù negli Usa, in Germania e in Francia

Nella conferenza stampa di giovedì Christine Lagarde lo ha detto a chiare lettere: “L’inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo ancora che rimanga troppo alta per troppo tempo”. E i dati arrivati oggi da Usa, Germania e Francia sembrano confermarlo.

Negli Usa il Pce core, una misura dell’inflazione a cui la Federal Reserve presta molta attenzione, ha toccato il minimo da giugno 2021. Nel dettaglio, il dato Pce è cresciuto come da attese dello 0,2% dal +0,1 del mese precedente. La componente “core”, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta anch’essa dello 0,2%, in calo rispetto al mese precedente quando aveva registrato un +0,3%. Rispetto ad un anno prima il Pce core è aumentato del 4,1%, ai minimi da settembre 2021, meno del +4,6% annuale del mese precedente e sotto le attese degli analisti, pari a +4,2%. 

L’Inflazione rallenta anche in Germania dove, secondo la stima provvisoria dell’istituto di statistica federale Destatis, a luglio l’indice dei prezzi al consumo è indicato a +6,2%, rispetto al 6,4% di giugno. “Sulla base dei risultati finora disponibili”, Destatis riferisce inoltre che “i prezzi al consumo dovrebbero aumentare dello 0,3% rispetto a giugno 2023”. “Il tasso di inflazione al netto di alimentari ed energia, spesso indicato come inflazione core, dovrebbe essere +5,5%” su anno a luglio (a giugno era +5,8%).

In Francia, invece l’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 4,3% su base annua dopo aver raggiunto il 4,5% a giugno e oltre il 6% all’inizio dell’anno. In controtendenza la Spagna dove secondo le stime di Ine, l’inflazione a luglio è al 2,3%. Se confermato significherebbe un aumento di quattro decimi del tasso annuo, poiche’ nel mese di giugno tale variazione era di 1,9%.

In Europa “l’inflazione rimane alta ma sta scendendo. Tuttavia, il calo non è così rapido e veloce come sarebbe necessario”, ha commentato il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, parlando al Summit di Salisburgo, sottolineando che “La resilienza dell’economia può essere ricondotta alla risposta collaborativa data dagli Stati membri dell’Unione europea”, ha detto.

Per quanto riguarda l’andamento dell’economia, il Pil francese del secondo trimestre è salito più delle attese (+0,5%), in Germania resta invariato e in Spagna mostra segnali positivi (+0,4%).

Borse europee: chiusura 28 luglio 

I dati arrivati dagli Usa e dagli altri Stati europei non bastano a scaldare le Borse, fiacche dopo la corsa della vigilia. A fine giornata la migliore è Francoforte +0,4%, seguita a stretto giro da Amsterdam (+0,36%). Sopra la parità anche Parigi (+0,3%), mentre Madrid (-0,06%) e Milano (-0,3% a 29.500 punti) chiudono in leggero ribasso. A Londra (+0,08%) Astrazeneca guadagna il 3,9% dopo aver quintuplicato l’utile e aver annunciato l’acquisizione di un portafoglio di farmaci per la cura delle malattie rare dal suo rivale americano Pfizer per un massimo di 1 miliardo di dollari, associati a royalties.

Wall Street continua a correre

Dopo il dato sull’inflazione, fa decisamente meglio Wall Street, con il Dow Jones (+0,5%) e lo S&P 500 (+0,8%) che si avviano a chiudere la terza settimana consecutiva in positivo. Non si ferma il Nasdaq (+1,5%) trainato da Intel (+5%). Gli investitori festeggiano il ritorno alla redditività per l’azienda, dopo che vendite di pc e data center hanno superato le attese. Viaggia invece in profondo rosso Ford (-3,9%), nonostante la casa automobilistica abbia superato le stime e alzato le prospettive sul prossimo trimestre. A spingere le vendite è però la dichiarazione relativa al fatto che l’adozione di veicoli elettrici sta richiedendo più tempo del previsto anche a causa dei costi più elevati. Sotto i riflettori anche Biogen, che dopo l’acquisto della casa farmaceutica Reata Pharmaceuticals per 7,3 miliardi di dollari sta perdendo l’1,6%.  

A Milano svetta Stellantis, bene Azimut e Banca Generali

Brilla Iveco (+3%), che in vista dei conti della prossima settimana si porta in vetta al Ftse Mib. In netto rialzo anche Azimut che dopo il +4,14 di ieri, oggi segna +2,46% spinta dai risultati trimestrali. I conti fanno bene anche a Banca Generali (+2,8%) che ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto consolidato di 175,1 milioni (+33% su anno), un margine di intermediazione di 392,2 milioni (+24,7%), trainato dall’incremento del margine finanziario (161,3 milioni, +138,9%).

Tra i titoli migliori c’è ancora una volta Stellantis (+2,67%) che nell’ultimo mese ha guadagnato oltre il 20% del suo valore. Dopo i risultati trimestrali sale dell’1,46% Intesa Sanpaolo, mentre Eni cede lo 0,4%.

I realizzi maggiori colpiscono Erg (-6,5%), Cnh Industrial (-6,2%), Stm (-4,1%). 

Gli altri mercati: sale lo spread, in calo i prezzi del gas

Sale leggermente lo spread che si attesta a 161 punti base dai 160 di ieri, con il rendimento sul decennale italiano che si porta al 4,09% dal 4,06% di ieri. 

L’euro torna sopra quota 1,10 sul dollaro, mentre è in calo il prezzo del petrolio il contratto consegna Settembre sul Brent segna un -0,43% a 83,88 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti -0,32% a 79,83 dollari al barile. 

In forte ribasso il prezzo del gas ad Amsterdam: -8,3% a 26,05 euro al megawattora. 

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Categories: Finanza e Mercati