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Borsa 26 settembre: la Cina fa volare il lusso, Micron (+15%) spinge l’high tech. L’Europa corre, Usa un po’ meno. Banche ok

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Mercati tonici oggi, dall’Asia alle Americhe, passando per l’Europa, sulle voci di nuovi stimoli cinesi all’economia, mentre gli Stati Uniti offrono ulteriori prove di un atterraggio morbido in un quadro di possibile e ulteriore allentamento della stretta monetaria. Se le due principali economie del mondo si mantengono in salute tutto il globo si sente meglio, nonostante le ripetute minacce nucleari russe e le fiamme del Medio Oriente proiettino un’ombra sul futuro.

Soffre inoltre il petrolio, dopo che il FT ha scritto che l’Arabia Saudita vuole abbandonare l’obiettivo ufficioso di prezzo di 100 dollari al barile, mentre si prepara ad aumentare la produzione.

Piazza Affari vola con lusso e Unicredit

Piazza Affari chiude una seduta dai volumi intensi, in rialzo dell’1,68%, oltre la soglia psicologica dei 34 mila punti base (a 34.409), spinta da gioielli del lusso, come Cucinelli +7,52% e Moncler +6,57%, mentre fuori dal paniere principale è stellare Ferragamo +10,97%. A dare verve al settore sono state le indiscrezioni di Bloomberg, secondo cui le autorità di Pechino vogliono attuare una ulteriore manovra di espansione fiscale e di sostegno al sistema bancario con una maxi iniezione di liquidità (si parla di 142 miliardi di dollari).

Sul Ftse Mib svetta anche Unicredit +4,83%, con il mercato che sembra credere nel matrimonio con la tedesca Commerzbank (+6,13%). L’ad in pectore, Bettina Orlopp, ha annunciato che domani ci sarà il primo incontro tra i vertici dei due istituti, sottolineando che i tedeschi non faranno “cose stupide” per proteggersi. Intanto Commerz ha presentato oggi anche la strategia al 2027 con più utili e una maggiore remunerazione ai soci.

Il settore bancario brilla inoltre con Mps +6,63%, Bper +4,78%, Popolare di Sondrio +3,36%, Banco Bpm +3,22%. Fanno parte della top ten del giorno anche Campari +4,67%, Interpump +3,68% e Azimut +2,92%. Bene Stm +2,88%, in un comparto tecnologico europeo contagiato dall’euforia di Micron Technology (+15,79% sul Nasdaq) che ieri, a mercati chiusi a New York, ha presentato previsioni migliori delle stime grazie a ordini elevati per un particolare tipo di memoria utilizzato per l’IA.

Le perdite di Piazza Affari sono concentrate soprattutto sui titoli petroliferi, Saipem -5,7% e Eni -3,04%. Arretra inoltre Leonardo -1,44% e si registra una diffusa debolezza sulle utility.

Spread in calo

Il clima effervescente ha contagiato anche il secondario: lo spread tra Btp 10 anni e Bund 10 anni in prossimità della chiusura è indicato a 130 punti base, con tassi rispettivamente al 3,47% e 2,17%.

Europa verde con WS, in attesa di Powell

Gli altri principali listini europei archiviano una seduta brillante, in sintonia con Milano, confortati anche dall’avvio intonato di Wall Street e in attesa delle parole del presidente della Fed Jerome Powell. Oggi intanto anche la banca centrale Svizzera si è allineata all’andamento generale e, come previsto, ha tagliato i tassi d’interesse di 25 punti base, portando il tasso di riferimento all’1%.

Parigi svetta con le sue grandi firme e un balzo del 2,33%, sono toniche Francoforte +1,71% e Madrid +1,36%, mentre appaiono più prudenti Amsterdam +0,62%, Zurigo +0,54%, Londra +0,19%.

Oltreoceano Wall Street si apprezza con Micron Technology e colleghi, in una ritrovata fiducia nell’intelligenza artificiale. Sono in sintonia con il sentiment del mercato gran parte dei dati macro del giorno: il pil del secondo trimestre è confermato in crescita del 3%, mentre le nuove richieste dei sussidi di disoccupazione sono diminuite di 4.000 a 218.000, ai minimi degli ultimi quattro mesi, con il consensus a 223.000. Gli ordini di beni durevoli, ad agosto, sono rimasti invariati rispetto a luglio, contro attese per un calo del 3%. L’attività manifatturiera nella parte centro-meridionale degli Stati Uniti è rimasta però in contrazione, secondo quanto riportato dalla Federal Reserve di Kansas City.

Petrolio a picco; euro-dollaro stabile

In una giornata complessivamente positiva si distingue il rosso del petrolio, con i future di Wti e Brent in ribasso in misura superiore al 2%. Il greggio texano, novembre, tratta al momento a 68,13 dollari al barile, mentre il petrolio del Mare del Nord, dicembre, prezza 71,39 dollari.

L’oro tiene le posizioni, con un prezzo attuale per lo spot di 2665 dollari l’oncia e del future, dicembre 2024, a 2687,65 dollari.

Sul mercato dei cambi l’euro-dollaro appare poco mosso, in area 1,1139.

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