Non ci sarà alcun movimento sui tassi anche se al centro delle preoccupazioni ci sarà l’indebolimento dell’economia e l’inasprimento delle condizioni finanziarie. Ma, come è avvenuto ieri, mercoledì 25 ottobre, alla Bank of Canada è assai probabile che il direttorio della banca centrale europea, riunito per l’occasione ad Atene, confermi che l’inflazione desta ancora preoccupazioni e che è pronta ad alzare ancora se necessario. Queste le previsioni a poche ore dalla riunione di Francoforte, alle prese con una congiuntura peggiore del previsto. Ma nessuno si fa illusioni: è molto difficile che, data l’ostilità dei banchieri del Nord, vengano prese decisioni nemmeno sul ritmo di riduzione del bilancio della Bce, e in particolare sui reinvestimenti del PEPP.
Borse: apertura in rosso. Deludono i conti Mercedes
Le borse dell’Europa aprono in ribasso, anticipate dai future EuroStoxx50 -1%. Il Ftse Mib si muove a -1,12% alle 9:19 di giovedì mattina.
- Arrivano nuovi segnali negativi per l’Europa. Mercedes, come ieri Porsche, ha appena rivisto al ribasso le previsioni di vendita per l’esercizio. Lo stesso ha fatto la banca francese Bnp Paribas.
- Da seguire in mattinata i conti di Unilever, termometro sensibile dell’andamento dei consumi.
Ubs: una nuova linea di credito da 9 miliardi per lo sceicco
- In mezzo all’incertezza spicca la ripresa di Ubs: la banca elvetica guidata da Sergio Ermotti ha rinnovato stamane la linea di credito con quello che è il suo miglior cliente, lo sceicco del Qatar Al Thani che potrà disporre di 9 miliardi di dollari (+50%) dell’istituto.
- Listini poco mossi mercoledì in attesa del verdetto della banca centrale. Milano -0,52% è stata ieri la Borsa peggiore, l’unica ad aver chiuso in rosso.
- Pesano le vendite che hanno colpito Nexi -13,6% in chiusura. Fa peggio ’l’omologa francese Worldline -56% dopo aver tagliato le previsioni per il deterioramento di alcuni mercati chiave a partire dalla Germania.
- Ma arrivano anche segnali positivi dalla Germania. A Francoforte sale Deutsche Bank +7%, dopo la comunicazione dei dati del trimestre.
- In attesa della decisione di politica monetaria della Banca centrale europea di oggi, la presidente Christine Lagarde ha detto alla tv greca che la lotta contro l’inflazione non è ancora finita.
- Il BTP decennale ha toccato 4,91%, +9 punti base. Bund a 2,88%, +6 punti base. Lo spread apre sopra i 200 punti base.
Detroit, il sindacato festeggia la prima vittoria
Futures in rosso a Wall Street, protagonista ieri di una seduta nera: il Nasdaq ha perso il 2,4%. S&P500 -1,4%. Le vendite hanno colpito soprattutto alcuni grandi del tech, tra cui Alphabet -10% poco o nulla il resto, il Dow Jones ha perso solo lo 0,3%.
A cambiare in meglio gli umori è arrivata la notizia del rinnovo del contratto di lavoro negli stabilimenti statunitensi di Ford .”Profitti record vogliono dire contratti record. Abbiamo un accordo preliminare con Ford”, ha scritto nel comunicato il sindacato dei metalmeccanici americano, United Auto Workers, confermando di aver raggiunto un accordo preliminare con l’azienda per il rinnovo del contratto quadriennale. Tutto compreso, l’aumento pro capite si aggira sul 33%. Ora tocca a Gm e Stellantis.
Meta, conti boom ma c’è l’incognita giustizia
Contrastata la reazione del mercato ai conti di Meta. Nonostante gli ottimi risultati l’azienda di Mark Zuckerberg deve fronteggiare l’offensiva di 33 procuratori federali (tra cui California e New York) che accusano l’azienda di aver progettato piattaforme atte a creare dipendenza per i più giovano.
Meta -2,6% in chiusura ha più che raddoppiato l’utile a 11,58 miliardi di dollari, segnando un balzo del 164%. I ricavi sono invece saliti del 23% a 34,15 miliardi. Gli utenti giornalieri attivi sono stati 2,09 miliardi, oltre le attese del mercato. Quelli mensili sono risultati apri a 3,05 miliardi. “Abbiamo avuto un buon trimestre. Sono orgoglioso del lavoro fatto dalla nostra squadra nell’intelligenza artificiale.
La fuga dal rischio ha provocato ieri massicce vendite sui bond a lungo termine. Rendimento del Treasury decennale a 4,96% da 4,83%. Treasury biennale stabile a 5,10%.
Asia in calo, pesano i chip. Petrolio in salita
Le Borse dell’Asia-Pacifico sono tutte giù dopo la chiusura in calo di Wall Street. Zavorrato dal -4% del colosso dei semiconduttori SK Hynix, il Kospi di Seul perde il -2,4%. Il Nikkei di Tokyo perde il -2,2%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,2%. Hang Seng di Hong Kong -0,2%.
Brent a 89,90 dollari +2,3%. Israele ha confermato che l’intervento via terra nella striscia di Gaza di sarà e ciò ha ulteriormente innervosito i mercati. Il movimento primario è guidato dalla guerra Hamas-Israele, nel frattempo, secondo l’Energy Information Administration, le scorte di greggio Usa sono aumentate di 1,4 milioni di barili nell’ultima settimana arrivando a 421,1 milioni di barili,
Stm conti in frenata. Al via la conversione del prestito Saipem
Da seguire Stellantis. Dopo l’accordo con Ford si aprono nuovi scenari sul contratto in Usa. Intanto l’azienda guidata da Carlos Tavares si accinge ad annunciare l’accordo con la cinese Zhejiang Leapmotor Technologies. Il gruppo acquista per un miliardo di euro il 20% della società di Hangzhou, un accordo che favorirà lo sviluppo di vetture a batteria a prezzi accessibili per il mercato europeo. L’accordo prevede anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture di cui Stellantis avrà il 51%.
Intesa Sanpaolo proporrà all’assemblea di destinare a riserva non distribuibile un importo pari a circa 1,991 miliardi di euro, corrispondente a 2,5 volte l’ammontare dell’imposta straordinaria sull’incremento del margine di interesse di circa 797 milioni, in luogo del versamento dell’imposta.
Unicredit. Standard & Poor’s ha migliorato lo stand alone credit profile da ‘bbb’ a ‘bbb+’. Morgan Stanley alza il target price.
Nexi ha confermato l’outlook del 2023, secondo quanto risulta da una mail inviata dal broker Mediobanca Securities ai propri clienti dopo una call con la società.
Stm ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con risultati di poco sopra le attese, sono leggermente sotto le aspettative le indicazioni sulla fine dell’anno.
Saipem ha chiuso il terzo trimestre con una crescita in termini di ricavi, margini, utile netto e generazione di cassa e confermato la guidance per il 2023. Il Cda ha inoltre deliberato di sottoporre all’assemblea la proposta di autorizzazione alla convertibilità in azioni ordinarie del prestito obbligazionario equity-linked da 500 milioni di euro con scadenza 11 settembre 2029 e, di conseguenza, la proposta di aumento di capitale a servizio della conversione. Le azioni Saipem perdono quasi il 7% a Piazza Affari.
Enel ha perfezionato la cessione a Ppc delle partecipazioni in Romania per un corrispettivo totale di circa 1,24 miliardi di euro, corrispondenti a circa 1,9 miliardi in termini di enterprise value.