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Borsa 26 agosto: il taglio dei tassi Fed prospettato da Powell dà nuova fiducia ai mercati anche se tensioni belliche pesano

Imagoeconomica

L’evento finanziario clou della settimana scorsa è stato archiviato: Jerome Powell a Jackson Hole ha confermato che è arrivato il momento di procedere con un aggiustamento della politica monetaria offrendo però poche indicazioni sul ritmo della discesa e osservando che dipenderà “dai dati in arrivo, dall’evoluzione delle previsioni e dal bilanciamento dei rischi. Non è chiaro se questo scenario giustificherà il taglio di 25 o di 50 punti base già da settembre ma induce molti analisti a ritenere che, se i dati lo permetteranno, il taglio del 2024 (in tre rate) possa raggiungere l’1 per cento.

L’attenzione si sposta ancora sui teatri di guerra, dopo i massicci attacchi missilistici su tutta l’Ucraina stanotte con droni, jet e navi in assetto da guerra nel Mar Nero, mentre cresce la tensione tra Hamas e Israele.

Sui listini, pur corroborati dalle parole di Powell, è ancora ben vivo il ricordo del potente scivolone sui mercati di inizio agosto: si torna a chiedersi che cosa faranno i tech che avevano corso all’impazzata nella prima parte dell’anno, per poi cedere clamorosamente. A preoccupare c’è però anche il settore del lusso, così penalizzato dalla crisi dei consumi in Cina e quello farmaceutico così indebitato. Secondo Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro, community social di investimenti con 38 milioni di utenti nel mondo, il settore dei consumi discrezionali, delle utilities e sanitario hanno ricominciato a salire, segno che l’appetito per il rischio azionario, dopo quelllo scivolone, è tornato, sebbene con un po’ di cautela. “La tempesta estiva ha messo alla prova i mercati, ma le fondamenta rialziste rimangono solide” dice.

Wall Street positiva venerdì, tornano a brillare i tech

I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in territorio positivo l’ultima seduta della settimana, sostenuti dalle dichiarazioni di Powell. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,14% a 41.175 punti, mentre l’S&P500 ha messo a segno un rialzo dell’1,15% a 5.635 punti. Performance positiva anche per il Nasdaq (+1,47% a 17.878 punti). L’indice VIX della volatilità a 15,90, è sceso di circa il -10% nell’arco delle ultime cinque sedute e si muove ben lontano dalle soglie di allerta toccate a inizio agosto a 65 punti.

L’attenzione dei prossimi giorni sarà concentrata sulla trimestrale di Nvidia , protagonista mondiale della rivoluzione nell’intelligenza artificiale, in agenda mercoledì 28 agosto. Venerdì ha chiuso con un +4,55% a 129,37 dollari. In rialzo anche Tesla (+4,59% a 220,32 dollari) e Intel (+2,19% a 20,54 dollari) dopo la correzione subita nella seduta precedente.Rendimento del Treasury Note a dieci anni a 3,79%.

Asia: cresce l’attesa per una stretta monetaria dalla Boj

Le borse dell’Asia-Pacifico sono contrastate nella prima seduta successiva alle parole di Powell. Il Nikkei 225 e TOPIX sono in calo di circa l’1% ciascuno, mentre lo yen si rafforza. Il cross Dollaro Yen è in calo dello 0,4% e si avvicina ai minimi toccati all’inizio di agosto, nella crescente convinzione che la Banca del Giappone aumenterà ulteriormente i tassi di interesse quest’anno. I commenti aggressivi del governatore della BoJ, Kauzo Ueda, hanno rafforzato questa idea. Uno yen più forte indebolisce ulteriormente il carry trade, che era servito a dirottare ingenti flussi di capitale al di fuori dello yen per andare a cercare mercati a più alto rendimento. I dati sull’inflazione a Tokyo, previsti per la fine di questa settimana, dovrebbero offrire ulteriori indizi sul percorso dei tassi giapponesi.

L’ASX 200 australiano sale dello 0,6% e torna in vista dei massimi record. India leggermente positiva. Il KOSPI della Corea del Sud è piatto. L’indice Hang Seng di Hong Kong sale dello 0,8%, recuperando una parte delle forti perdite della sessione precedente. Gli indici CSI 300 e Shanghai Composite della Cina cedono rispettivamente lo 0,4% e dello 0,3%, appesantiti dalle persistenti preoccupazioni per un rallentamento della ripresa economica. La People’s Bank of China ha ritirato circa 101 miliardi di yuan (14,2 miliardi di dollari) di liquidità dal mercato aperto. La manovra sembra mirata a rafforzare lo yuan.

Le altre variabili

l rendimento del Bund decennale è a 2 22% da 2,19%, mentre quello del BTP decennale è a 3,56% sui minimi da inizio 2024 con lo spread che quota a 134 pb. L’Euro dollaro è invariato a 1,1185, sui massimi da inizio 2024. Petrolio: Brent e WTI +0,7% mentre cresce la tensione tra Hamas e Israele. Oro invariato a 2.510 dollari. Martedì scorso ha toccato il nuovo massimo storico a 2.531 dollari. Bitcoin a 64.200 dollari, +0,7%

Borse europee oggi: che cosa seguire

In una seduta che vedrà l’assenza della piazza londinese, chiusa oggi per il Bank Holiday, le borse europee, sulla base delle indicazioni dei futures, sono viste aprire in calo: il futures sull’Eurostoxx50 è a -0,2% e piatti sono i futures statunitensi.

Tim. Secondo il Corriere della Sera di sabato, il banchiere Claudio Costamagna, ex presidente dei Cdp, starebbe lavorando insieme ad altri per formare una cordata di investitori potenzialmente interessati alla quota di Vivendi nel gruppo telefonico italiano. L’operazione, prosegue l’articolo, che cita genericamente fonti, si potrebbe basare su una società veicolo che rileverebbe le azioni Vivendi in più tappe, a partire da una quota del 6-7% per circa 500 milioni di euro.

Unieuro. La Consob ha approvato il documento di offerta dell’Opas lanciata da Fnac Darty. Il periodo di adesione inizierà il 2 settembre per concludersi il 25 ottobre, salvo proroghe.

Ferrari. Venerdì è arrivato il sesto record storico consecutivo a 435,50 euro.

Nexi. Venerdì ha messo a segno il tredicesimo rialzo consecutivo.

Saras Riapertura dei termini di adesione dell’Opa obbligatoria promossa da Varas fino al 30 agosto.

In generale da seguire i titoli del settore bancario dopo i guadagni di venerdì: IntesaSanpaolo ha guadagnato l’1,53% a 3,6775 euro e Bper Banca (+1,24% a 4,993 euro).

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