La settimana di passione macchiata dall’attentato di Mosca non sposta gli umori dei mercati, confortati dall’atteggiamento da colomba della Fed. Quel che le banche centrali hanno deciso o anticipato da lunedì scorso ad oggi ha portato ancora più su la propensione al rischio in tutto il mondo: il Nasdaq 100, +3% in settimana, si avvia a chiudere il terzo mese positivo di seguito per un bilancio trimestrale provvisorio intorno al +9%.
Deboli al contrario Cina e Giappone investite dal riequilibrio tra le monete. In Cina, CSI 300 -0,2%. Il premier cinese, Li Qiang, ha minimizzato le preoccupazioni sulle sfide che l’economia deve affrontare e ha rassicurato gli investitori che il governo intensificherà le misure di sostegno alla crescita. Nel corso della giornata, il Fondo Monetario Internazionale ha invitato la Cina a realizzare riforme a favore del mercato. A Tokyo, la borsa del Giappone si assesta dopo il guadagno di oltre il 5% della scorsa settimana: il Nikkei perde l’1% anche per effetto del rafforzamento dello yen dopo il ritorno a tassi di interesse positivi. Cross a 151,2. Masato Kanda, il numero uno del dipartimento del Tesoro che segue la valuta, è tornato a farsi sentire stanotte, con un avvertimento rivolto “agli speculatori”.
Chiusa la borsa di Mumbai, in rosa pallido il listino coreano.
L’ultima seduta della scorsa settimana è stata fiacca in termini di volumi a Wall Street. Il Nasdaq è salito dello 0,2% ed ha toccato un altro record. S&P500 -0,1%, +2,2% la settimana. Dow Jones -0,7%,
Le borse dell’Europa aprono in positivo, FtseMib, +0,34%. Il FtseMib di Milano ha chiuso venerdì con un rialzo dello 0,05%, +1,2% la settimana.
Tim gioca la carta spagnola
Sotto i riflettori Tim, reduce da una settimana drammatica con le vendite allo scoperto ai massimi di sempre (il 19% del totale). Il titolo fatica a recuperare dopo il crollo in concomitanza con il nuovo piano industriale del 7 marzo, e in vista dell’assemblea del 23 aprile che dovrà rinnovare il consiglio e votare la lista del management guidato da Pietro Labriola. Il Tesoro sta valutando la possibilità di coinvolgere il fondo spagnolo di private equity Asterion come partner di minoranza per un’offerta su Sparkle.
Settimana ok per i Btp, arriva una nuova offerta
Si è chiusa una settimana molto positiva, per le obbligazioni condizionata dai diffusi commenti accomodanti dei banchieri centrali. Treasury decennale +0,6% complessivo con il rendimento sceso a 4,20%. Il mercato sta valutando il 70% di possibilità di un taglio dei tassi della Fed a giugno, in crescita rispetto al 56% circa stimato all’inizio della settimana
Nella zona euro, Bund decennale +0,9% e 2,32% di rendimento. BTP decennale +0,6% e 3,63% di rendimento. Spread in risalita a 131. La presidente della Bce Christine Lagarde, parlando ai leader Ue riuniti a Bruxelles, ha detto che i prezzi continueranno a calare, mentre la crescita aumenterà nel corso dell’anno ma in seno all’istituto permangono dubbi sui rischi di un’inflazione persistente. L’inflazione della zona euro è destinata a rientrare verso l’obiettivo del +2% fissato dalla Banca centrale europea entro il prossimo anno, per cui un taglio dei tassi potrebbe verificarsi già a giugno. Lo ha detto il presidente Bundesbank Joachim Nagel, uno dei “falchi”.
Mercoledì, il Tesoro prova a collocare fino a 9,6 miliardi di euro di titoli a cinque, sette e dieci anni. Sarà un nuovo test per misurare l’apprezzamento della “carta” italiana.
Il dollaro ha messo a segno la miglior settimana da inizio anno (+0,74%)
Bitcoin in tensione, sale il dollaro
Prezzo del Bitcoin in crescita del +2% in avvio di seduta, dal -3% perso la scorsa settimana. Il rimbalzo sarebbe giustificato dalla notizia che i flussi di capitale verso i fondi ETF spot su Bitcoin, recentemente approvati, restano robusti.
Prezzo del petrolio in rialzo dello 0,5% stamattina, dopo una chiusura settimanale piatta. Cresce la preoccupazione per la riduzione dell’offerta globale causata dall’escalation dei conflitti in Medio Oriente e tra Russia e Ucraina, mentre la contrazione del numero di impianti di perforazione statunitensi ha aggiunto pressione al rialzo sui prezzi. Il numero delle piattaforme petrolifere statunitensi è sceso di una unità a 509 la scorsa settimana.
Ferrari sugli scudi, sale il rating di Terna
Il doppio successo in Australia ha galvanizzato il titolo Ferrari che in apertura guadagna il +1,07%. RBC Capital alza il target price a 463 euro.
Tenaris: Piper Sandler alza il target price degli ADR a 49 dollari.
Terna: Santander alza il giudizio a Outperform.
Leonardo, +2%. I ministri della Difesa di Germania e Francia hanno comunicato venerdì sera di aver riavviato il programma di realizzazione del carro armato destinato a sostituire i mezzi attuali. Il piano era stato congelato nel 2017.
Stellantis: la società cinese Leapmotor inizierà la produzione di utilitarie elettriche nello stabilimento di dell’azienda in Polonia, nell’ambito della jv fra i due produttori di auto. Lo riferiscono a Reuters due fonti vicine alla situazione. Il gruppo ha comunicato che licenzierà circa 400 lavoratori statunitensi per ridurre i costi, aumentare l’efficienza e accelerare i piani di produzione di veicoli elettrici.
Pirelli ha sottoscritto un accordo con un gruppo di banche internazionali per una nuova linea di credito da 600 milioni di euro con scadenza ottobre 2028. La nuova linea, si legge in una nota, consentirà di rimborsare anticipatamente parte delle scadenze previste per il 2025, rafforzando il margine di liquidità e allungando le scadenze del debito.
Saes Getters: con circa 350 milioni di euro previsti di cassa a disposizione, la società guarderà inizialmente a piccole acquisizioni, di aziende con ricavi tra 5 e 10 milioni. Lo afferma il presidente Massimo della Porta in un’intervista a Milano Finanza. Successivamente, aggiunge, verrà valutata un’operazione più consistente, nell’ordine di fatturato di 50-100 milioni, che potrebbe essere volta alla diversificazione del business o a un completamento delle attività esistenti.