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Borsa 24 giugno: la sindrome Le Pen pesa sull’Europa e Wall Street vuol testare la tenuta di Nvidia

In Asia si accendono i colloqui sulla crisi dei dazi tra Cina e Ue. A Wall Street l’attenzione è per Nvidia dopo la forte correzione della scorsa settimana. In Europa è centrale l’imminenza delle elezioni in Francia. A Piazza Affari terza giornata di stacco cedole dell’anno

Borsa 24 giugno: la sindrome Le Pen pesa sull’Europa e Wall Street vuol testare la tenuta di Nvidia

Le borse europee si avviano incerte. In Europa, l’attenzione questa settimana si concentrerà su eventuali movimenti degli asset francesi, dal momento che gli investitori rimangono nervosi in vista delle elezioni in Francia, il cui primo turno è fissato per il 30 giugno. I sondaggi mostrano un forte consenso per il partito di estrema destra Rassemblement National di Marine Le Pen, sollevando preoccupazioni per il potenziale stallo politico e l’eccessiva spesa fiscale. Deboli le azioni cinesi: nel weekend Cina e Ue si sono confrontate sul tema-dazi. Pesa a Piazza affari lo stacco cedole di 7 blue chip che pesa per lo 0,26% sull’indice Ftse Mib. Tra queste Hera, Poste Italiane, Snam e Terna. A Wall Street si dovrà seguire l’andamento di Nvidia che la scorsa settimana ha corretto i suoi mega rialzi con un -4%.

Wall Street guarda al consistente storno di Nvidia. Attesa per i dati sull’inflazione Usa

I future di Wall Street sono poco mossi. L’indice S&P500 ha chiuso la settimana in guadagno dello 0,7%. Il Nasdaq è rimasto sui livelli di partenza, anche per effetto della correzione di Nvidia che ha portato a un -4% in settimana: il mercato vuole verificare oggi se lo storno del titolo tech, che si era conquistato il trono di maggior azienda per capitalizzazione del mondo salendo del 156% quest’anno, è terminato oppure no. “Nell’era dell’intelligenza artificiale, nessuno può immaginare quali saranno effettivamente i ricavi del produttore di chip, nemmeno gli analisti di Wall Street che coprono Nvidia o gli stessi manager di Nvidia” scrive Bloomberg. Si è risvegliato il Dow Jones +1,4% in cinque sedute.

Questa settimana gli investitori presteranno particolare attenzione ai dati chiave sull’inflazione statunitense per avere ulteriori indicazioni sui tassi di interesse. I dati sull’indice dei prezzi PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, saranno pubblicati venerdì. Il Treasury Note a dieci anni ha un rendimento del 4,25%. Attesa per il primo dibattito per le presidenziali americane tra Joe Biden e Donald Trump giovedì sera sulla Cnn.

Asia. Faro sulla crisi dazi tra Cina e Ue. Yen ai minimi di 35 anni sul dollaro

La maggior parte delle borse dell’Asia Pacifico è in discesa, mentre rischia di intensificarsi la guerra commerciale tra Cina e Unione Europea. Gli indici cinesi CSI 300 e Shanghai Composite perdono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,6%, l’indice Hang Seng di Hong Kong è giù dell’1%. Taiex di Taiwan -1,80%, dopo una lunga serie di record.

All’inizio di giugno l’Unione Europea ha imposto tariffe elevate sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. La mossa ha suscitato l’irritazione di Pechino innescando quella che potrebbe essere una guerra commerciale. Nel weekend si è tenuta una videoconferenza tenuta tra il ministro del Commercio cinese Wang Wentao e il vicepresidente esecutivo e commissario per il Commercio della Commissione europea Valdis Dombrovskis, secondo una nota del ministero del Commercio di Pechino, per avviare un dialogo sui dazi Ue all’import di veicoli a nuova energia, maggiorati di un ulteriore massimo 38,1% dopo un’indagine anti-sussidi. In mancanza di un accordo tra le parti, le nuove tariffe entreranno in vigore il 4 luglio. In calo i titoli del settore: Nio cede lo 0,59%, Li AUto lo 0,22% e il leader mondiale Byd lo 0,51%. In controtendenza Xpeng (+0,85%).

L’ASX 200 australiano scende dello 0,6%, mentre il KOSPI sudcoreano perde lo 0,9%. Al contrario, le azioni giapponesi salgono: il Nikkei 225 +0,7%. Attenzione per lo yen che si è avvicinato al livello più basso rispetto al dollaro da 35 anni: il mercato si attende un intervento a difesa dello yen da parte delle autorità monetarie. Masato Kanda, il massimo esponente valutario del Giappone, ha detto oggi che le autorità del paese sono pronte a intervenire sui mercati 24 ore su 24 se sarà necessario. Il vice ministro delle Finanze ha aggiunto che la decisione degli Stati Uniti di inserire il Giappone nella lista di controllo sulle valute non ha effetto sulla strategia del Giappone. Lo yen viene scambiato quasi a 160 per un dollaro, vicino al punto minimo degli ultimi 34 anni di 160,17 toccato il 29 aprile, che ha portato le autorità a intervenire sui mercati tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.

Borse oggi 24 giugno: stacco cedola per 7 blue chip a Piazza Affari

I future segnalano un’apertura incerta con l’Indice EuroStoxx50 che alle ore 8,40 è a +0,2%, risalendo da valori negativi di pochi minuti prima. Il FtseMib di Milano ha chiuso la settimana in rialzo del 2%.

Oggi cade a Piazza Affari la terza giornata di stacco cedole dell’anno. Sono 7 e blue chip italiane che remunereranno i loro azionisti. Tra queste Hera, Poste Italiane, Snam e Terna.

Il rendimento del Bund tedesco è al 2,41% e quello del BTP al 3,94%. Lo spread Italia-Germania è a 153 punti base. L’OAT francese decennale rende il 3,20% e il differenziale Bund/OAT è a 79 punti base. Il cambio euro dollaro a 1,069, sui minimi da un mese e mezzo. Petrolio Brent e WTI sui livelli di venerdì. Oro a 2.322 usd . Venerdì ha ceduto l’1,6% a valle dei dati americani più robusti delle attese. Bitcoin a 62.800 dollari, -2%, sui minimi da un mese.

Unicredit ha annunciato l’avvio della terza e ultima tranche del programma di acquisto di azioni proprie 2023 per un ammontare massimo pari a 1,5 miliardi di euro (non oltre il 9% del capitale sociale) su un payout complessivo di oltre 3 miliardi. Gli acquisti, precisa una nota, saranno avviati oggi, 24 giugno, e si prevede che possano concludersi indicativamente entro il mese di settembre 2024. Gli acquisiti saranno realizzati sull’Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Eni. La Costa d’Avorio prepara il diritto di prelazione su una potenziale vendita degli asset della società energetica nel paese, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Fincantieri. Inizia oggi l’aumento di capitale e termina l’11 luglio. Diritti negoziabili fino al 5 luglio.

Leonardo. In merito alla cessione delle proprie partecipazioni in Industria Italiana Autobus, Invitalia e Leonardo hanno confermato che Seri Industrial è risultata essere l’unica conforme alle previsioni dell’iter di cessione. Il processo di cessione, assistito da KPMG e Studio Legance, ha coinvolto numerosi potenziali bidder sia italiani sia esteri. Invitalia è tenuta per legge a cedere la propria partecipazione allo scadere dei 5 anni dal suo ingresso e, in assenza di un azionista industriale, l’unica alternativa alla cessione sarebbe stata la liquidazione della società.

UnipolSai. Unipol è al 96,915% del capitale dopo procedura di Sell-Out, sulla base dei risultati provvisori della Procedura di Sell-Out comunicati da Equita, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni Alla chiusura della Procedura di Sell-Out di Unipol Gruppo su UnipolSai Assicurazioni, risultano presentate Richieste di Vendita relative a 56.544.196 Azioni Residue, pari al 39,308% delle Azioni Residue oggetto della Procedura di Sell-Out e all’1,998% del capitale sociale. Pertanto, l’Offerente verrà a detenere complessive 2.742.410.997 Azioni, pari al 96,915% del capitale sociale. Risulta quindi superata la soglia del 95% nel capitale di UnipolSai, che consentirà all’Offerente di procedere al delisting.

Tenaris SA ha comunicato l’acquisto di 4,7 milioni di azioni avvenuto tra il 17 e il 21 giugno. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio di 14,4860 euro per un controvalore complessivo di 67,8 milioni.
In seguito a tali acquisti, la società detiene 39,1 milioni pari al 2,7% del capitale sociale.

Doxee. Inizia l’offerta dei diritti inoptati per l’aumento di capitale; termina il 25 giugno, salvo chiusura anticipata.

I dati di oggi. Alle 10 con l’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, di giugno (stima 89,7 punti contro 89,3 di maggio).

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