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Borsa 24 gennaio: galoppa Wall Street, il Toro promuove Jack Ma e Netflix. L’Europa attende la Bce, a Milano brilla MpS

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Per chi vuol puntare sulla vittoria di Donald Trump c’è una Spac, Digital world acquisition, destinata a fondersi con la società media del tycoon. Dwa è considerata una sorta di barometro delle fortune di Trump, peri ora destinate a far faville. Le azioni sono salite dell’88% dopo il ritiro di Ron De Santis dalla corsa alla Casa Bianca. La netta vittoria in New Hampshire sulla sfidante Nikki Haley ha reso possibile un nuovo rally, anche se le azioni sono ormai introvabili.

Le fortune elettorali di Trump non sono certo l’unico driver del rialzo dei mercati. Anche se la Cina, nonostante i forti incentivi promesso dal governo di Pechino, stenta ad attrarre l’interesse degli investitori, il fascino di Jack Ma non tramonta. È stata sufficiente la notizia che Ma è tornato a comprare titoli Alibaba per far salire il titolo del 7% abbondante.

Netflix scommette sul wrestling: +8%

Intanto sul Nasdaq fa scintille Netflix, il primo dei “Magnifici Sette” che affronta l’esame dei conti. Il colosso dello streaming ha chiuso l’ultimo trimestre 2023 con 13,1 milioni di nuovi abbonati, superando le stime iniziali e raggiungendo un totale di 260 milioni di utenti. Crescono anche i ricavi (8,8 miliardi di dollari), mentre gli utili sono pari a 937,8 milioni. Ma soprattutto la piattaforma ha concluso un accordo per cinque miliardi di dollari per trasmettere in diretta gli incontri della World wrestling entertainment da gennaio 2025. ll titolo vola in rialzo dell’8%.

Questa spinta si traduce in nuovi stimoli al rialzo per la Borsa degli Stati Uniti, malgrado due giorni consecutivi da record. S&P500 +0,3%, Nasdaq +0,4%, Nasdaq 100 +0,4%, FANG Plus +0,9%, restano in vetta e con le indicazioni dei future.

Oggi, grazie ai conti di Tesla, potremmo vedere nuovi massimi storici. Tutte e sette le società delle meraviglie, (Alphabet , Amazon.com, Apple, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla), hanno chiuso in rialzo. La pattuglia guadagna il 4,4% questo mese, più del doppio della performance dell’S&P 500. Assai più prudente il resto del listino. Lo S&P500 è salito dello 0,3%. Dow Jones -0,4%. Nasdaq +0,4%.

Giovedì esce anche il Pil Usa: previsto +2%

Bank of America segnala che gli investitori hanno sottoscritto circa 4 miliardi di dollari in fondi tecnologici nelle due settimane al 17 gennaio, il più grande afflusso bi settimane da agosto.

Giovedì uscirà il dato sul Pil Usa del 4° trimestre. Si prevede un sostanzioso rallentamento, a +2,0% da +4,90% del terzo. Ancora più attenzionato sarà l’indice dei prezzi Pce, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed, che sarà pubblicato venerdì.

L’Europa, alla vigilia del vertice della Bce, fatica a tenere il ritmo di Wall Street, anche perché il quadro macro è decisamente meno robusto, soprattutto in Germania. Ma molto dipenderà dalle indicazioni di Francoforte: in caso di indicazioni accomodanti aldilà delle aspettative il Toro può riprendere la corsa. Il nostro FtseMib (30.107) si muove in laterale da circa due mesi nel ristretto range 30.863/30mila.

Corre l’offerta di bond in Europa

Le borse dell’Europa aprono in rialzo. Ftse-Mib, +0,30%. Future EuroStoxx50 +0,5%. Euro dollaro sui minimi da sei settimane a 1,084. BTP a 3,89% alla vigilia della Bce che dovrebbe lasciare i tassi invariati al 4%. Gli esperti seguiranno con molta attenzione le dichiarazioni del presidente, Christine Lagarde.

Il collocamento di obbligazioni in Europa ha stabilito un nuovo record per il mese di gennaio: da inizio anno le operazioni sul primario sono arrivate a un totale di 293,7 miliardi di euro, secondo i dati raccolti da Bloomberg. La cifra finale sarà di certo più alta perché KommuneKredit Danimarca e la Provincia canadese dell’Ontario stanno preparando nuove emissioni per i prossimi giorni.

Corre Hong Kong, s’avvicina la svolta dei tassi in Giappone

Le borse dell’Asia Pacifico sono contrastate nel finale di seduta. Si concretizza il rimbalzo dell’Hang Seng di Hong Kong, +1,9%, dopo le indiscrezioni sull’arrivo di un fondo di stabilizzazione del mercato azionario.

Nikkei di Tokyo -0,8%. Il dollaro si indebolisce su yen e il tasso di rendimento del bond decennale del Giappone si porta sui massimi da circa un mese a 0,71%: si sentono gli effetti delle dichiarazioni rilasciate dal governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle decisioni di politica monetaria di martedì. Secondo Akio Kato, senior manager della divisione di ricerca strategica della Mitsubishi Ufj Asset Management di Tokyo, i commenti sul perseguimento degli obiettivi di mandato della Banca del Giappone, mostrano che ci sono stati dei “notevoli progressi nei preparativi della fine della politica dei tassi negativi. E’ probabile che il tasso a 10 anni salga a circa l’1% già a febbraio”.

Il Kospi di Seul perde lo 0,4%, il Taiex di Taipei e l’S&P Asx di Sidney sono intorno alla parità. Ha aperto in rialzo il Bse Sensex di Mumbai, +0,6%.

Brent stazionario a 79,60 dollari, poco sotto i prezzi di ieri. I dati dell’American petroleum institute mostrano che le scorte di greggio Usa si sono ridotte di 6,7 milioni di barili nella settimana terminata il 19 gennaio, a causa del forte freddo in aree del paese che ha interrotto la produzione.

Mps, i conti volano. Stellantis, Hsbc taglia le previsioni

Mps: il Corriere della Sera scrive che la trimestrale porterà sorprese sul fronte cedola. Il cda dovrebbe infatti valutare la distribuzione di un dividendo a valere sull’esercizio concluso, in anticipo di un anno rispetto al piano del ceo Luigi Lovaglio. Le due sentenze di assoluzione degli ex vertici Mussari-Vigni e Viola Profumo faranno scendere in modo consistente il petitum e di conseguenza libereranno risorse utili all’ulteriore rafforzamento patrimoniale della banca

Stellantis: HSBC taglia il giudizio da Buy a Hold, target price da 24 a 22 euro. Il gruppo sta chiedendo al governo italiano di sostenere le vendite di veicoli elettrici per aiutare anche a proteggere lo stabilimento di Mirafiori, ha detto il Ceo del gruppo Carlos Tavares, aggiungendo che l’approccio dell’Italia agli incentivi ha comportato diversi mesi di ridotta produzione automobilistica.

Stm presenta domani i dati del trimestre. Stanotte Texas Instruments ha rilasciato indicazioni sul prossimo trimestre inferiori alle aspettative: il titolo è arrivato a perdere il 4%. Stamattina il produttore di macchinari per chip, Asml Holding, segnala che gli ordini si sono più che triplicati lo scorso trimestre rispetto ai tre mesi precedenti.

Tim: Vivendi, il primo azionista, ha chiesto alla Commissione europea di esaminare il ruolo svolto dal Tesoro nel progetto di vendita della rete fissa, dice Reuters.

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