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Borsa 24 agosto: Nvidia non delude e presenta conti con ricavi e utili record e un buyback da 25 miliardi

Imagoeconomica


Nvidia non ha deluso le attese. Anzi. La trimestrale presenta numeri eccezionali: ricavi pari a 13,51 miliardi di dollari, in crescita del 101% rispetto a un anno fa e dell’88% rispetto al trimestre precedente ma con la previsione di salire a 16 miliardi a fine settembre; utili sono volati a 6,19 miliardi rispetto ai 656 milioni dell’anno scorso. Sulla base di questi numeri il ceo Jensen Huang ha lanciato un buyback sulle azioni (triplicate di valore da febbraio) per 25 miliardi di dollari favorendo il nuovo balzo in avanti delle quotazioni +8% nel dopo borsa. Al di là dei numeri, è la conferma che l’economia digitale Usa si sta convertendo con grande rapidità all’Intelligenza Artificiale, mobilitando capitali giganteschi. “Ci stiamo chiedendo – dice a Bloomberg lo strategist Quincy Crosby – se questi conti non siano per il mercato più importanti dei commenti che Jerome Powell farà a Jackson Hole venerdì”.

La crisi della manifattura tedesca dà una mano al toro

◦ L’euforia in arrivo dal Nasdaq contagia anche i listini europei anche se, per paradosso, a giustificare una partenza positiva dell’Eurostoxx (future +0,5%) sono soprattutto i pessimi dati Pmi rilasciati ieri: madame Lagarde, si pensa, dovrà moderare i toni per tener conto della crisi, specie quella tedesca.
◦ L’indice Pmi dell’Eurozona ricavato dalle scelte dei responsabili degli acquisti è diminuito a 47,0 punti, il valore più basso dal novembre 2020. In particolare, l’attività delle imprese tedesche ad agosto si è contratta al ritmo più rapido da oltre tre anni.
◦ A Milano l’indice è salito dello 0,2% a 28.233 punti consolidando la tenuta della soglia psicologica dei 28mila punti. Stavolta a spingere sono stati i titoli del settore Utility, premiati dalla discesa dei rendimenti e soprattutto dalla promessa del governo di non tassare gli eventuali extra-profitti come accaduto per le banche.

Seduta boom per il reddito fisso. Il Btp guadagna l’1,15%

Mercato obbligazionario in grande spolvero ieri e in robusta ripresa dai minimi pluriennali, grazie al raffreddamento dell’economia americana ed europea segnalato in agosto. L’aggravarsi dell’attività delle imprese della zona euro, in particolare in Germania ha favorito un robusto rimbalzo dei Bond. Di qui la miglior seduta da un mese a questa parte. Il prezzo del BTP decennale si è rivalutato del +1,15%, rendimento a 4,16% da 4,39%. Bund tedesco +1,23%, con il rendimento a 2,53% da 2,70%.

◦ L’effetto Nvidia si fa sentire soprattutto in Usa. I future di Wall Street segnalano il Nasdaq a +1,2% e l’S&P500 a +0,70%.

◦ I dati hanno mostrato che l’attività economica Usa si è avvicinata al punto di stagnazione in agosto, con la crescita più debole da febbraio causata della contrazione della domanda di nuove attività nel settore dei servizi.

Powell sceglierà la linea “higher for longer”

◦ Alla luce dei dati, Powell potrebbe avvalorare domani l’ipotesi di una pausa nei rialzi dei tassi nella riunione di settembre. La maggioranza degli operatori è convinta che il presidente della Fed predicherà la necessita di un approccio higher for longer, cioè tassi sui livelli attuali per almeno metà del 2024 per render possibile il soft landing.

Il prezzo del Treasury Note decennale è salito dello 0,77%, miglior seduta da tre settimane, e il rendimento si è attestato a 4,20% da 4,35% di inizio settimana.

Consumi in frenata, crolla Foot Locker -30%

◦ Da segnalare ieri a Wall Street il tonfo di Peloton -27%. La società delle attrezzature sportive ha pubblicato dati molto sotto le attese. Il dato pesa a Piazza Affari su Technogym -2,5%.

◦ Va ancor peggio per Foot Locker -30%. La società ha ancora abbassato la guidance, a causa dell’indebolimento dei consumi.

Vola il tech anche in Asia. Hynix +5%

La spinta in arrivo da Nvidia si fa sentire anche sui listini asiatici, spingendo al rialzo i tecnologici.
Il produttore giapponese di apparecchiature per il test dei chip Advantest balza di oltre il +2%, miglior titolo sul Nikkei 225. Anche il colosso della produzione di chip TSMC sale di oltre il +2%. La società sudcoreana SK Hynix Inc, che fornisce chip di memoria a Nvidia, registra un rally di oltre il +5%. Samsung Electronics +2,1%.

Fermi i tassi in Corea , la Cina non si muove

Avanzano il Nikkei 225 +0,6% ed Kospi della Corea del Sud +0,7%, la Banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse stabili per il quarto mese consecutivo. Sensex di Mumbay +0,6% festeggia con sobrietà il successo della missione spaziale indiana.
L’effetto Nvidia si fa sentire anche in Cina. I colossi della tecnologia Baidu Alibaba Group e Tencent Holdings, tutti e tre con una certa esposizione all’intelligenza artificiale, aiutano l’indice Hang Seng di Hong Kong a guadagnare quasi il +2%.
Huawei, secondo indiscrezioni, sta mettendo a punto una rete di produttori di chips con l’obiettivo di aggirare l’embargo Usa.
Indice CSI 300 di Shanghai-Shenzhen +1%. Il mercato è deluso dalla mancanza di provvedimenti pubblici per stimolare la crescita. Se ne parla, ma al momento non c’è nulla di concreto.

Frena il petrolio, prove di accordo Usa/Venezuela

Il brent scivola a 83 dollari, quarto ribasso consecutivo per il petrolio. Naturalmente, i segnali di rallentamento della crescita globale di ieri non hanno potuto fare a meno di riverberarsi in negativo sulla principale materia prima. Dal lato dell’offerta, la produzione di petrolio greggio iraniano raggiungerà i 3,4 milioni di barili al giorno entro fine settembre, ha affermato il ministro del Petrolio citato dai media statali, anche se le sanzioni Usa rimangono in vigore. Funzionari Usa intanto stanno elaborando una proposta che allenterebbe le sanzioni sul settore petrolifero venezuelano, consentendo a più aziende e paesi di importare il suo petrolio greggio, se la nazione sudamericana si muoverà verso elezioni presidenziali libere ed eque.

Chips caldi a Milano, le condizioni di Delfin per Mediobanca

Anche a Piazza Affari è previsto l’effetto Nvidia. Sotto i riflettori Stm, ma meritano attenzione altri titoli della sparuta pattuglia dei chips made in Italy da Eles ad Osai.
Enel. La controllata Enel Green Power ha proposto alle comunità locali della Toscana e ai sindacati investimenti per tre miliardi di euro a fronte di una proroga di 15 anni delle concessioni per l’energia termoelettrica.
Mediobanca. Delfin ha chiesto cinque consiglieri nel board, un presidente condiviso e un impegno a rivedere la governance della banca come condizione per arrivare all’assemblea per il rinnovo del Cda in ottobre con una lista condivisa, scrive il Sole.

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