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Borsa 21 giugno: il dietrofront del Big Tech a Wall Street frenerà anche l’Europa. Nvidia -3,54%

L’inversione di rotta dei tech a Wall Street ha condizionato le Borse asiatiche e minaccia di condizionare anche le Borse europee

Borsa 21 giugno: il dietrofront del Big Tech a Wall Street frenerà anche l’Europa. Nvidia -3,54%

Le Borse oggi aprono la seduta avvolte nell’incertezza dopo lo shock per il dietrofront visto ieri a Wall Street sui titoli tech e con la stella Nvidia che è caduta del 3,54%. Oggi negli Usa sarà una seduta tecnica con la scadenza di 5.500 miliardi di dollari di opzioni su indici, azioni e altri strumenti finanziari. L’Asia ha seguito gli Usa con Hong Kong che segna un calo dell’1,7% nel finale di seduta A Piazza Affari da seguire Fincantieri, Intercos, Saes Getters e Iveco. Raffica di indici Pmi servizi e manifattura.

A Wall Street i tech invertono la marcia. Nvidia -3,54%

Ieri a Wall Street l’indice S&P500, dopo aver toccato un nuovo record intraday nella prima parte della seduta, al termine della giornata ha segnato un calo dello 0,25% a 5.473 punti. Prese di beneficio più ampie invece per il Nasdaq, in correzione dello 0,79% a 17.722 punti. Giornata sulle montagne russe per Nvidia, che dopo aver passato le prime ore della giornata in buon rialzo ha invertito rotta perdendo il 3,54%. Invece il Dow Jones ha chiuso con un +0,8%.

Oggi scadono 5.500 miliardi di dollari di opzioni su indici, azioni e altri strumenti finanziari. Il Treasury Note a dieci anni è salito al 4,26%, da 4,24% del giorno prima, nonostante le nuove indicazioni di perdita di spinta dell’economia. Sono stati deludenti ieri i dati sull’inizio delle costruzioni e sui permessi edilizi, insieme al rapporto sulle richieste di sussidi di disoccupazione, i quali hanno suggerito un graduale raffreddamento del mercato del lavoro, confermando che la politica restrittiva della Fed sta producendo gli effetti desiderati.

Borse Asia di cattivo umore. Canada pensa ai dazi sulle auto cinesi. Inflazione giapponse in rialzo

In Asia Pacifico l’umore non è buono sulla scia della debolezza Usa. La borsa di Hong Kong segna un calo dell’1,7% nel finale di seduta, una flessione che riduce il guadagno settimanale allo 0,4%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen perde lo 0,6%, portando il bilancio settimanale provvisorio a -1,7%. Il programma Stock Connect ha registrato deflussi per circa 129 miliardi di yuan dalla Cina continentale verso Hong Kong dall’inizio dell’anno. Circa 33 miliardi di yuan (4,54 miliardi di dollari) hanno lasciato la Cina continentale questo mese dopo quattro mesi di flussi in entrata.

Anche il Canada, come Stati Uniti ed Europa, annuncerà a breve, secondo Bloomberg, una serie di dazi sulle auto elettriche cinesi.

L’indice Nikkei di Tokyo è sulla parità, accumulando un -0,6% a fine settimana. Lo yen dopo sei sedute consecutive di flessione su dollaro, oggi si è fermato a quota 159, area critica perché in passato è stato a questi livelli che è arrivato l’intervento delle autorità monetarie del Giappone, dice Websim.
L’inflazione giapponese ha accelerato a causa dell’aumento dei costi dell’energia, un risultato che avvalora l’ipotesi di un aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi. I prezzi al consumo, esclusi gli alimenti freschi, sono aumentati del 2,5% a maggio rispetto a un anno fa e in accelerazione rispetto al 2,2% di aprile, ha detto il Ministero degli Affari Interni. Il dato è leggermente inferiore al consensus e sopra l’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il 26° mese. “Il rimbalzo dell’IPC si è mantenuto all’interno di un intervallo previsto e non credo che questo rapporto da solo, sarà un fattore decisivo per la BOJ” ha detto Nobuyasu Atago, capo economista di Rakuten Securities. Bloomberg Economics afferma che la ripresa è stata guidata principalmente da un fattore di spinta dei costi, “non da una aumento della domanda”. L’indice MSCI Asia Pacific è in calo dello 0,3%. Taiex di Taipei -0,7%, +3,2% la settimana. L’indice Kospi di Seul perde l’1%, +0,8% la settimana.

Borsa oggi 21 giugno: che cosa seguire

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future indice EuroStoxx50 invariato. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dell’1,4%. Il rendimento del Bund è al 2,43% e quello del Btp a 3,94%. Lo spread Italia-Germania è leggermente sceso a 151 punti base e il differenziale Bund/OAT francese è fermo a 77 punti base. Euro stabile a 1,071. Poco mosso il petrolio WTI a 81 dollari il barile. Brent a 85,5 dollari: la settimana si sta per chiudere con un rialzo del 3%. L‘oro ieri è salito di oltre l’1%, probabilmente un effetto dell’inaspettata decisione della banca centrale della Svizzera di tagliare i tassi per la seconda volta quest’anno di un quarto di punto e facendolo scendere complessivamente all’1,25%, rispetto all’1,5% precedente. Stamattina la quotazione è 2.363 dollari l’oncia.

Fincantieri, dopo il via libera della Consob, dal board del gruppo arriva l’ok ai termini definitivi della ricapitalizzazione che servirà a finanziare l’acquisizione dell’ex Wass snodo cruciale nei piani del ceo Pierroberto Folgiero per assicurare al gruppo della navalmeccanica la leadership nella subacquea. Il 24 giugno parte l’aumento di capitale da 500 milioni (400 milioni subito e altri 100 milioni in un secondo step una volta conclusa la prima tranche). Il prezzo delle nuove azioni fissato a 2,62 euro per ogni nuova azione.

Inwit. Un emendamento al decreto legge coesione consentirà agli operatori del settore di installare le antenne “anche in deroga ai regolamenti comunali.

Intercos. Il socio Innovation Trust ha messo sul mercato il 6,8% del capitale attraverso un collocamento accelerato con uno sconto del 9%.

Italgas. Prime ipotesi sulla struttura finanziaria per l’acquisizione di 2i Rete Gas: circa 3 miliardi a debito, fino a 1 miliardo ottenuto da una manovra sul capitale (molto probabilmente un aumento) e un altro miliardo ricavato dalle probabili cessioni che saranno richieste dall’Antitrust. Da alcuni giorni, secondo Radiocor, Italgas ha avuto accesso alla data room di 2i Rete Gas, su cui tratta in esclusiva con i soci di controllo (F2i e Finavias, leggi Ardian) per rilevare il 100%.

SAES Getters. Riguardo l’OPA volontaria totalitaria, l’offerente ha concordato con Borsa Italiana la proroga del periodo di adesione di ulteriori 5 giorni di Borsa aperta. Pertanto, il periodo di adesione terminerà alle ore 17:30 (ora italiana) del 28 giugno 2024.

2i Aeroporti. A dieci giorni dalla presentazione delle offerte vincolanti fissata in calendario per il primo luglio, si restringe la gara per la quota di minoranza (49%) di 2i Aeroporti. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il gruppo dei potenziali compratori si è ridotto e a partecipare all’asta finale dovrebbero essere solamente il fondo spagnolo Asterion e il fondo pensione canadese Caisse de dépot et placement du Quebec (Cdpq), dopo che sul dossier si erano mossi con offerte non vincolanti anche le compagnie assicurative Swiss Life e Allianz e il fondo Canada Pension Plan (Cpp).

Iveco Group ha lanciato la prima tranche, fino a 60 milioni di euro, del programma di riacquisto di azioni proprie, volto al buyback di un numero massimo di 10 milioni di common shares per un importo complessivo massimo di 130 milioni per l’intero programma, approvato dall’assemblea dei soci dello scorso aprile.

I dati di oggi. Pioggia di indici Pmi servizi e manifatturiero in Francia, Granm Bretagna, Germania e zona euro. Il consensus si aspetta un miglioramento. In Italia in agenda i prezzi delle abitazioni.

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