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Borsa 2023: Piazza Affari (+15%) resta la regina d’Europa ma Nasdaq e Nikkei corrono di più e la Turchia (+39,8%) è al top

Imagoeconomica

A due mesi dalla fine del 2023, la Borsa italiana resta la migliore d’Europa: dall’inizio dell’anno il Ftse Mib, l’indice principale di Piazza Affari, ha guadagnato il 15,10%, molto più dell’Euro Stoxx 50 (+5,82%), di Parigi (+4,97%), di Francoforte (+5,49%) e di Madrid (+8,38%), per non dire di Londra e di Zurigo che sono in territorio negativo. Sui mercati internazionali solo il Nasdaq (+20,53%) e il Nikkei di Tokyo (+18,77%) hanno fatto meglio. Ma, con la complicità dell’inflazione e della svalutazione, la Borsa migliore nel mondo è attualmente quella turca che dall’inizio dell’anno guadagna il 39,88%.

A dare sprint a Piazza Affari, al di là dell’altalena che ha accompagnato le contrattazioni del 2023, sono stati soprattutto i titoli legati alle costruzioni (anche per effetto del Superbonus che però è costato l’inverosimile alle casse dello Stato), all’auto e ovviamente alle banche commerciali, che hanno beneficiato e beneficiano del rialzo dei tassi d’interesse della Bce che ha rianimato il margine d’interesse e fatto volare gli utili (+14% nel 2023 contro + 9% nel 2022).

La persistente inflazione, i tassi ancora alti, l’incombenza del debito pubblico e le incertezze sulle prospettive economiche legate al doppio conflitto in atto (Russia-Ucraina e Hamas-Israele) hanno però indotto da qualche tempo gestori e risparmiatori a spostarsi sul mercato obbligazionario per effetto degli alti rendimenti offerti dai titoli di Stato ma anche dai corporate bond in America come in Europa. Si apre così l’eterno derby tra azioni e obbligazioni che, ancora di più di questi tempi, consiglia portafogli equilibrati.

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Categories: Finanza e Mercati