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Borsa 20 ottobre ultime notizie: listini tutti in rosso. A Milano corre Nexi, ma gli occhi sono già sul giudizio di S&P

Pixabay

I timori per la tensione sempre più alta in Medio Oriente, la cautela di Jerome Powell sulla politica monetaria statunitense, i rendimenti dei titoli di Stato sull’ottovolante, dagli Usa all’Italia. La settimana delle Borse europee sembra destinata a chiudersi così come era finita la precedente: in rosso. I listini continentali continuano ad essere preda della volatilità, mentre a Milano gli occhi sono già concentrati sul post-chiusura, sul momento in cui arriverà il giudizio della prima delle tre agenzie di rating internazionali. In serata, infatti, a Borsa chiusa, sarà a S&P esprimersi sul rating italiano. Le attese sono per una conferma del rating BBB con outlook stabile, ma alcuni analisti ipotizzano una revisione dell’outlook a “negativo” da “stabile”. Poi, il 10 novembre, sarà la volta di Fitch, per finire con Moody’s il 17 novembre. Sarà proprio l’ultimo il giudizio fondamentale, dato che la più piccola delle tre sorelle del rating potrebbe declassare il nostro Paese a livello “junk”, “spazzatura”.

“Abbiamo scritto una legge di bilancio correttamente impostata e a nostro giudizio troverà la valutazione onesta delle agenzie di rating che l’hanno letta e di certo non basano le loro valutazioni sul gossip e i titoli scandalistici”, ha detto a Bolzano il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

Borsa 20 ottobre: l’andamento a metà giornata

Questo il contesto in cui si muovono le Borse europee, tutte in ribasso a metà giornata. Piazza Affari cede lo l’1% e si allontana sempre di più da quota 28mila punti (il bilancio provvisorio è di 27.452 punti). Fanno peggio Madrid, Parigi e Francoforte, tutte in ribasso di oltre l’1%, ma anche Amsterdam che segna -0,9%. Fuori dall’Ue anche Londra è in rosso: – 0,72%.

Spread intorno 200 punti e i rendimenti sotto il 5%

E mentre continua la scia negativa dell’azionario, qualche lieve schiarita arriva dal secondario, con lo spread tra Btp decennale e bund di pari scadenza a 201 punti dai 203 di giovedì in fibrillante attesa del giudizio di S&P sul rating italiano. Il rendimento del Btp decennale è invece allo stesso livello della vigilia, vale a dire a quota 4,95%, dopo i rialzi dei giorni precedenti che avevano portato il tasso a superare la quota psicologica del 5%.

Petrolio e gas ancora in rialzo

In questo frangente, prosegue il rialzo dei prezzi del petrolio dovuto alla guerra in Medio Oriente, con il Brent che supera i 93 dollari al barile (+1,23%) e il Wti che sale dell’1,3% a 89,56 dollari. Sale il prezzo dell’oro (+0,4% a 1982 dollari l’oncia) che nell’ultima settimana, in quanto bene rifugio per eccellenza, ha guadagnato oltre il 7%. 

In rialzo anche il prezzo del gas naturale ad Amsterdam: il future novembre è si attesta a 51,51 euro al megawattora, in progresso del 2,6%. Sul fronte dei cambi, l’euro è sostanzialmente stabile a 1,0584 dollari. 

Chi sale e chi scende a Piazza Affari

Tornando all’azionario, a Piazza Affari è ancora Nexi (+2,9%) la protagonista della giornata.  Secondo le ultime indiscrezioni, oltre a Cvc anche altri tre-quattro fondi starebbero valutando la società dei pagamenti digitali, tra cui il canadese Brookfield, che ha da poco comprato il merchant acquirer Network International battendo la concorrenza proprio di Cvc e di Francisco Partners. 

Sale di mezzo punto Amplifon, resistono alle vendite anche Fineco (+0,36%), Terna (+0,3%) ed Eni (+0,19%). Poco sopra la parità Diasorin e Ferrari

L’elenco dei titoli in verde finisce qui, il resto del Ftse Mib segna un rosso intenso. Tra i peggiori finiscono Saipem (-3%) e Iveco (-2,56%). Perde il 2,5% anche Poste Italiane. In vista della presentazione dei conti del terzo trimestre, in calendario il 7 novembre, gli analisti di Intermonte notano che “sebbene i piani iniziali del management fossero di annunciare il nuovo piano strategico entro la fine del 2023”, non si può escludere “un rinvio al primo trimestre del 2024 e dato che le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro sono ancora in corso”. Gli esperti hanno quindi abbassato la raccomandazione sul titolo a “neutral” dal precedente “outperform”, con target price tagliato a 10,4 euro da 12.

Male anche Generali (-2,5%), in negativo il comparto auto con Cnh (-1,88%) e Stellantis (-1,68%), dopo i dati sulle immatricolazioni di settembre diffusi da Acea. 

Nel lusso sale del 3,35% Brunello Cucinelli, mentre perde il 2,35% Salvatore Ferragamo. Entrambe le società hanno pubblicato i conti dei primi 9 mesi del 2023.

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