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Borsa 2 ottobre ultime notizie: Btp Valore parte col turbo, listini in rosso attendono Powell. Mps sotto i riflettori

Imagoeconomica

Ottobre porta nuovi cali alle borse europee e varie sfumature di rosso tingono oggi i listini in chiusura, mentre Wall Street si muove mista a fine mattinata, in attesa di un intervento di Jerome Powell, in queste ore in Pennsylvania. Scendono contestualmente i prezzi dei T-Bond e risalgono i tassi, con il decennale a stelle strisce al 4,68%, nuovamente in zona massimi dal 2007. 

Le Borse in Europa e il Btp Valore

Piazza Affari è la peggiore e perde l’1,39%, scendendo a 27.849 punti base, con gli investitori distratti anche dal nuovo Btp Valore, che nel primo giorno di collocamento ha già incassato 4,77 miliardi di euro. Un bel debutto, anche se nell’emissione di giugno, il primo giorno, si superarono i 5 miliardi.

Per quanto riguarda le altre piazze europee il quadro non è tanto diverso: Londra -1,27%, Francoforte -0,92%, Parigi -0,95%, Madrid -1,15%, Amsterdam -0,63%.Tra i vari titoli almeno Biontech festeggia, con un rialzo del 3,01%, il nobel per la medicina a Katalin Karikó e Drew Weissman per le scoperte che hanno “portato all’approvazione di due vaccini Covid-19 basati su mRna di grande successo alla fine del 2020.

Manifattura stagnante in Europa

Sui mercati si avverte il diverso clima economico sulle due sponde dell’Atlantico, anche in chiave di politica monetaria. La manifattura non promette niente di buono nella zona euro e a settembre il Pmi del settore scende per il quindicesimo mese di fila al 43,4 da 43,5 di agosto, con il terzo trimestre sotto la scure di 50 che separa contrazione ed espansione.

Inoltre l’indice che misura la produzione, che confluisce nel Pmi composito previsto per mercoledì e che è considerato un buon indicatore della salute economica della zona euro, arretra a 43,1 da 43,4. Negli Usa invece l’Ism manifatturiero inverte la rotta, pur non riuscendo a passare l’ambito confine: 49, da 47,6 di agosto e contro attese di 47,9. Un andamento che potrebbe offrire a Powell buone ragioni per mantenere la stretta a lungo.I dati pesano anche sul mercato valutario, dove l’euro è in netto calo contro il dollaro per un cambio in area 1,049.

La Banca Mondiale taglia le stime per la Cina; arretra il petrolio

Dunque, dopo il sospiro di sollievo visto in apertura sulle piazze europee, a seguito all’accordo politico trovato nel weekend negli Usa per evitare lo shutdown , i listini del Vecchio Continente hanno cominciato ad agitarsi a causa dell’andamento della manifattura in eurolandia e in Gran Bretagna (dove l’indice sale, ma resta debole a 44,3), mentre la Banca Mondiale taglia le previsioni di crescita per la Cina al 4,4% per l’anno prossimo (dal 4,8% precedente), avvertendo che l’andamento delle economie asiatiche in via di sviluppo è destinato a uno dei ritmi più bassi degli ultimi cinque decenni, complice il protezionismo Usa e il crescente costo del debito.  Sotto il peso di queste notizie perde terreno il petrolio, con il Brent che cede l’1,4% a tratta intorno a 90,90 dollari al barile.

Piazza Affari bene MPS, realizzi sui titoli oil

In Piazza Affari troviamo solo sei blue chip in rialzo, alcune delle quali sono spesso sotto i riflettori negli ultimi tempi. In cima al listino c’è Banca Monte Paschi di Siena, +1,62%, con sempre nuove indiscrezioni sul suo futuro che mantengono il titolo effervescente. Al suo fianco Banco Bpm, +0,24%, in un settore bancario complessivamente debole, dove Unicredit perde il 2,97%. Strappa un piccolo rialzo anche Telecom, +0,3%, in attesa di novità sulla rete. Bene Ferrari, +1,11%, con Prysmian +0,21% e Stm +0,17%.

Giornata indigesta invece per i titoli petroliferi, che perdono quota in scia ai cali del prezzo del greggio: Saipem -3,67%, Tenaris -3,44%, Eni -2,33%. Altri settori sofferenti sono: il risparmio gestito, soprattutto con Poste -2,93% e Finecobank -2,82%; le utility, a partire da Erg -3,06%, Hera -2,93%, Enel -2,73%.

Spread in calo

Lo spread tra Btp decennale benchmark e omologo tedesco arretra decisamente a 186 punti base, (-3,98%), più per demerito del Bund che per merito del Btp però. A muovere il differenziale infatti sono le vendite sul titolo tedesco, che in chiusura mostra un tasso del 2,91% (da 2,84% di venerdì), contro il titolo italiano che mantiene il 4,77%.Le ragioni di questo distacco si possono probabilmente trovare nella stagnazione che sta colpendo soprattutto la manifattura tedesca. Per Cyrus de la Rubia, capo economista di Hcob infatti “nella corsa al ribasso, Francia e Germania sono in testa ai Pmi di settembre. Invece, la Spagna e l’Italia se la cavano meno peggio”.

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