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Borsa 2 maggio. La Fed lascia fermi i tassi, ma non preoccupa i mercati. Occhi su Amazon ed Apple

Imagoeconomica DETTAGLIO MELA

Le borse europee si apprestano ad avviare la seduta in territorio positivo. I future dell’Eurostoxx 50 viaggiano in progresso dello 0,3%, Milano sale dello 0,4%; Parigi e Francoforte dello 0,5%. Bene anche i futures statunitensi (+0,43% quello sul Dow Jones e +0,58% quello sull’S&P500) dopo che la Fed ha lasciato i tassi invariati ai massimi da 23 anni. A Wall Street occhi su Amazon ed Apple, a Milano su Leonardo, Tenaris, Mfe

Wall Street chiude contrastata dopo la Fed, Amazon sale dopo i conti. Attesa per Apple

Wall Street chiude contrastata (Dow Jones +0,23%, S&P500 -0,34%, Nasdaq -0,33%) dopo che, come nelle attese, il Federal open market committee (Fomc), il braccio operativo della Federal Reserve sulla politica monetaria degli Stati Uniti, ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse nella forbice tra il 5,25% e il 5,50%, il livello piu’ alto da 23 anni, dal 2001. La decisione, in linea con le attese degli analisti, è stata motivata da un’inflazione ancora troppo alta. La Fed è “impegnata” a far tornare l’inflazione al 2%, ma negli ultimi mesi c’è stata una mancanza di progressi verso il target, afferma la Fed al termine della due giorni di riunione. Il messaggio della banca centrale statunitense riflette un brusco cambiamento nel suo calendario sui tassi di interesse. Già durante l’ultima riunione del 20 marzo, i policy maker della Fed avevano previsto tre riduzioni dei tassi nel 2024, probabilmente a partire da giugno. Ma data la persistenza di un’inflazione elevata, i mercati finanziari ora si aspettano solo un taglio dei tassi quest’anno, a novembre, secondo i prezzi dei future monitorati dal FedWatch del CME.

La Fed ha invece comunicato di aver rallentato la velocità di riduzione del suo bilancio: da giugno imporrà un tetto di 25 miliardi di dollari al mese ai Treasury, dai 60 miliardi attuali, mantenendo a 35 miliardi quella dei mortgage-backed securities. Questa mossa allenterà la pressione sulle emissioni di Treasury (il rendimento del 10 anni sale al 4,6%).
A Wall Street da segnalare Johnson & Johnson dopo che ha dichiarato che pagherà 6,5 miliardi di dollari per risolvere la maggior parte delle cause legali intentate da donne che si sono ammalate di mesotelioma, un cancro alle ovaie collegato all’uso di prodotti a base di talco. L’accordo è legato ad una terza dichiarazione di fallimento di una società controllata da J&J, la LTL Management. J&J ha affermato che le rimanenti cause legali pendenti saranno affrontate al di fuori del nuovo piano di risoluzione. Il colosso farmaceutico ha dichiarato di aver già risolto il 95% delle cause legali legate al mesotelioma.

Amazon, che ha reso noto i conti dopo la chiusura delle contrattazioni ha visto utili triplicati a 10 miliardi di dollari nel 1° trimestre 2024, ma le previsioni per il trimestre in corso sono sotto le attesebene AI e cloud ma delude la guidance. Oggi attesi i dati di Apple (2° trimestre 2023/2024) dopo la chiusura di Wall Street

In Asia vola Hong Kong grazie alla Fed. Tokyo debole alle prese con lo yen

Hong Kong balza del 2,35% alle ore 7:30 italiane, mentre Shanghai è chiusa per festività. Il Nikkei si muove in leggero calo alle prese con uno yen molto volatile. In Giappone, la Fiducia consumatori in aprile pari a 38,3 punti, in calo rispetto al precedente 39,5 punti (la previsione era 39,7 punti).

Resta molto volatile l’andamento dello yen sulle attese, finora non esaudite, di un intervento del governo a sostegno della valuta giapponese. A Wall Street, lo yen ha registrato mercoledì un rialzo di oltre il 3% toccando 153,04 per dollaro con oltre 4 miliardi di dollari di futures scambiati nella fase finale della sessione. Stamattina in Asia sono ripartite le vendite e lo yen scambia in calo dello 0,7% a 155,73 sul biglietto verde. Il principale funzionario valutario giapponese, Masato Kanda, ha precisato di non avere nulla da dire sull’eventuale intervento del Giappone sul mercato valutario, un commento che sembra in linea con la strategia di Tokyo di tenere il mercato all’oscuro di eventuali operazioni. Tuttavia, i funzionari statunitensi, scrive Bloomberg, restano attenti ai movimenti dello yen e «potrebbero ricorrere a una retorica più ‘specifica e pubblica’ per aiutare il Giappone a stabilizzare la moneta», secondo Jim O’Neill, ex capo economista di Goldman Sachs

SK Hynix ha detto oggi che la capacità produttiva del gruppo per i memory chip a banda elevata è vicina alla saturazione sia per il 2024 che per il 2025 grazie alla forte domanda di sistemi avanzati utilizzati per l’intelligenza artificiale. SK Hynix, gruppo sudcoreano, è il secondo più grande produttore al mondo di memory chip dopo Samsung Electronics ed è la sesta azienda più grande al mondo di semiconduttori. Nata come Hyundai Electronic Industrial, nel 1983, è nota col nome di Hyundai Electronics.

Le autorità finanziarie della Corea del Sud hanno notificato al Credit Suisse che potrebbe incorrere in multe per 50 miliardi di won (36,32 milioni di dollari) a causa delle accuse di violazione delle regole sulle vendite allo scoperto, secondo quanto riferisce il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo, citando fonti del settore.

Acquisti su oro e petrolio

Tra le materie prime, I prezzi del petrolio salgono (Wti +0,68% a 79,54 dollari al barile e Brent +0,70% a 84,02 dollari al barile) con la prospettiva che gli Stati Uniti possano iniziare ad acquistare greggio per la loro riserva petrolifera, dopo che i prezzi del greggio sono scesi sui minimi delle ultime sette settimane per le speranze di un cessate il fuoco tra Israele e Gaza, per i dubbi sui tagli ai tassi di interesse degli Stati Uniti e per l’aumento delle scorte di greggio.

Che cosa seguire oggi: Leonardo, Tenaris, Mfe

A Milano attenzione a Leonardo perché la controllata statunitense Drs ha registrato un fatturato di 688 milioni di dollari nel primo trimestre del 2024, con un aumento del 21% rispetto all’anno precedente, e l’utile netto è più che raddoppiato a 29 milioni.

Mfe, la holding di casa Berlusconi. L’assemblea dei soci di ProSiebenSat.1 ha respinto la proposta presentata dal suo principale azionista che chiedeva al management del gruppo tedesco di preparare la scissione delle attività digital da quelle televisive. La proposta è stata votata dal 71% del capitale sociale presente in assemblea, dunque sotto la soglia richiesta per il via libera fissata al 75%.

Tenaris ha terminato la seconda tranche del suo programma di riacquisto di azioni proprie, partito il 29 febbraio del 2024. Il programma si è chiuso con l’acquisto di 16,4 milioni di azioni ordinarie proprie, per un controvalore complessivo di 277,1 milioni di euro. A oggi, la società detiene 34,1 milioni di azioni proprie, pari al 2,9% del capitale sociale.

Safilo ha firmato un accordo di licenza perpetua con Authentic Brands Group (Authentic) per Eyewear by David Beckham, che sostituisce il precedente contratto in scadenza a fine 2030. Infine, è stato prorogato al 31 maggio dal 30 aprile il termine per l’avveramento delle condizioni sospensive per l’accordo di investimento di Tessellis in Go Internet.

In merito all’Opa volontaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di UnipolSai Assicurazioni, l’offerente Unipol Gruppo ha comunicato i risultati definitivi, con il raggiungimento del 94,916% del capitale sociale di UnipolSai Assicurazioni. I risultati definitivi confermano il raggiungimento di una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale, ma inferiore al 95% del capitale medesimo. Pertanto, si conferma la sussistenza dei presupposti richiesti per l’adempimento dell’obbligo di acquisto. La Procedura di Sell-Out sarà concordata con Borsa Italiana. Si è in attesa di ulteriori informazioni e dettagli sulle modalità di svolgimento e i termini della Procedura di Sell-Out nonché alle tempistiche del delisting.

Doxee, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nell’offerta di prodotti in ambito Customer Communications Management (CCM), Digital Customer Experience e Paperless, ha chiuso il 2023 con ricavi delle vendite pari a 25,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 23,8 milioni di euro del 2022, grazie all’apporto della neo acquisita Doxee AT, consolidata per l’intero periodo, che ha compensato alcuni ritardi di fatturazione occorsi sulla capogruppo a causa di un allungamento significativo della durata dei cicli di vendita. Il Margine di Contribuzione si attesta a 14,8 milioni di euro, rispetto a 15,1 milioni di eurodel 2022.

L’euro sale dello 0,47% a 1,071 dollari in attesa di alcuni dati macro. Il Pmi manifatturiero di aprile verrà comunicato relativamente a Europa (ore 10.00). Consensus: 45,6 (preliminare), Germania (ore 09.55), Consensus: 42,2. Francia (ore 09.50). Consensus: 44,9 (preliminare). Alle 10 i prezzi alla produzione a marzo dell’Italia (precedente: -1% mese su mese, -10,8% anno su anno)

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