Le Borse europee si apprestano a iniziare l’ultima seduta della settimana in territorio negativo, in scia al crollo che ieri ha visto protagonisti tutti i listini del Vecchio Continente. Così i future dell’Euro Stoxx cedono l’1%, Milano lo 0,9%, Parigi lo 0,7% e Francoforte lo 0,8%. Segno meno anche per Wall Street dove il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,21%, e il Nasdaq il 2,30% su cui pesano i timori di una recessione dell’economia americana.
Borsa 2 agosto: tassi in discesa, tremano le banche
Con una maggioranza molto risicata di 5 voti contro 4, la Banca d’Inghilterra ha deciso di abbassare il tasso d’interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 5%. Il fattore principale che ha portato a questa decisione è stato fornito probabilmente dalle nuove proiezioni sull’inflazione a medio termine. Di contro, con decisione unanime (12-0), la Banca centrale Usa ha mantenuto i tassi d’interesse invariati al 5,25%-5,50%. Nel comunicato del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, si legge che “non ci saranno tagli finché non ci sarà maggiore fiducia sul calo dell’inflazione verso l’obiettivo del 2%”.
Viene così confermata la visione colomba delle Banche centrali ma senza un impegno esplicito. Lasciandosi le mani libere sulle sue prossime mosse, il presidente Jerome Powell si garantisce la flessibilità necessaria per eventualmente posticipare, se necessario, l’attesa riduzione del costo del denaro a novembre, quando la riunione cade subito dopo le elezioni.
Borsa 2 agosto: pesano le trimestrali
Ma prosegue intanto la rotazione tra i temi più seguiti dal mercato dopo i picchi toccati dal tech. In realtà l’indice Bloomberg dei “Magnifici 7” ha messo a segno uno spettacolare +3,6% nell’ultima seduta. Tuttavia il bilancio complessivo è in rosso dello 0,6% nonostante la performance finale di Meta +7%. I numeri del trimestre hanno superato le attese di Wall Street, sia per quanto riguarda i ricavi (+22%) sia l’utile (+73%). La pubblicità è aumentata del 10%. “Abbiamo avuto un trimestre forte e Meta AI è sulla buona strada per diventare l’assistente AI più utilizzato al mondo entro la fine dell’anno”, ha dichiarato il Ceo Mark Zuckerberg nel comunicato stampa.
Ma luglio ha visto l’avvio della rotazione. I dati già sottolineati non sorprendono tanto per le dimensioni, quanto per il confronto con il Dow Jones +4,8% e soprattutto rispetto a quello dell’indice Russell 2000, +10%, il suo miglior bilancio del 2024. L’attesa di un taglio dei tassi dovrebbe favorire un ulteriore allargamento della forbice, almeno fino a quando non agirà la Fed. Che fare nel frattempo? Sarà bene – scrive Alessandro Fugnoli – “ridurre il profilo di rischio. Non si tratta di rifugiarsi nel cash. Non ha senso farlo quando lo scenario di base è ancora quello di una buona crescita e di un’inflazione quasi normalizzata”.
Le trimestrali hanno dimostrato che il moderato rallentamento dell’economia, la tenuta dei tassi e la bassa percentuale di sofferenze per ora costituiscono un mix vincente.
Borsa 2 agosto: tonfo di Tokyo, giù Intel
Ma la gelata in arrivo sull’economia degli Stati Uniti ha spinto all’ingiù ieri Wall Street. Stamattina in Asia Pacifico c’è solo ribasso. Nikkei di Tokyo -5%: per trovare una variazione negativa di questa portata si deve tornare ai tempi della pandemia. Lo yen è poco mosso a 149,5, sui massimi da marzo.
Cina. L’Hang Seng di Hong Kong perde il 2%.
Apple +0,5%, chiude il terzo trimestre fiscale con ricavi per 85,78 miliardi, +5% e sopra le attese. I ricavi da iPhone sono stati pari a 39,30 miliardi, oltre le previsioni. L’utile netto è salito a 21,44 miliardi, sopra le attese.
Amazon -7%. I ricavi del trimestre sono saliti del 10% a 148 miliardi e l’utile è più che raddoppiato a 13,5 miliardi. La società prevede per il trimestre in corso ricavi per 154-168,5 miliardi e un utile operativo fra gli 11,5 e i 15 miliardi, sotto le attese.
Intel -20% ha annunciato un piano di taglio costi da 10 miliardi, il 15% dei dipendenti sarà tagliato, il dividendo non sarà pagato.
Il pesante calo dell’indice Ism Manifattura, insieme al forte incremento delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, ha gelato il rialzo di inizio seduta. Nel finale, Dow Jones -1,2%, S&P500 (5.446) -1,4%, Nasdaq (17.194) -2,3%, Magnifici Sette (21.685) -2%, Indice Russell 2000 delle mid&small caps (2.186) -3%.
L’indice Eurostoxx 50 (4.765) ha chiuso in ribasso del 2.4%, sui minimi da febbraio. Primo supporto da monitorare verso 4.500 punti. La gelata ha coinvolto anche l’Italia. Il FtseMib (32.857 punti) ha perso il 2,80%, peggior seduta da un mese e mezzo, sotto il peso della caduta delle banche. L’allarme di SocGen sull’evoluzione del margine di interesse (una delle voci del conto economico più importanti delle banche) ha destato qualche preoccupazione.
L’oro riprende terreno grazie soprattutto alle forti tensioni geostrategiche. Oltre al Medio Oriente, ci sono i disordini in Venezuela.