Borse europee giù nella seduta del 19 novembre. Piazza Affari affonda a -2,1% trainata al ribasso dalle banche. Tra le altre Piazze, Parigi cede l’1,4%, Francoforte l’1,3%, Madrid l’1,6%. Sui listini pesano i timori di un’escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia. Lo spread tra Btp e Bund sale oltre 123 punti.
L’attenzione dei mercati continua a essere anche sugli Usa, con Donald Trump impegnato a riempire alcune caselle mancanti della sua futura amministrazione. Gli investitori guardano già alle prime scelte del nuovo presidente (e il balzo del 6,5% di Tesla sul possibile allentamento delle regole sulle guida autonoma lo dimostra) e si interrogano su quali saranno gli effetti di eventuali politiche protezionistiche che potrebbero toccare l’inflazione Usa e, quindi, rallentare il taglio dei tassi da parte della Fed. Secondo Cme FedWatch, i mercati hanno ridotto le probabilità di un taglio di un quarto di punto dei tassi di interesse nella prossima riunione della Fed a dicembre a meno del 59%, in calo rispetto al 62% circa del giorno precedente.
Riflettori poi sul comparto tech, soprattutto su Nvidia e Google. La prima domani sera presenterà i conti che forniranno indicazioni utili sull’andamento della corsa globale all’intelligenza artificiale. Nel frattempo, sempre mercoledì, secondo Bloomberg, il Dipartimento di Giustizia Usa potrebbe chiedere a un giudice federale di ordinare a Google la vendita del suo browser Chrome allo scopo di limitare la posizione dominante nel mercato delle ricerche online.
Tornando in Europa, un dato clou di giornata è quello sull’inflazione di ottobre, salita al 2% nell’Eurozona. A Piazza Affari banche anche tutte in rosso dopo i rialzi delle precedenti sedute.
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